Pontinia, il silenzio dopo il clamore della campagna elettorale http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b39fc5d90beec2/pag26sabaudia.pdf
Opere «fantasma»
Megastore e rotatorie, i progetti restano nel cassettoIL megastore scomparso e le rotonde che ancora non vedono la luce. Due temi fortemente presenti nella campagna elettorale di un anno fa ma che ora, di cui nessuno sembra voler parlare in maniera decisa. Infatti, il megastore
è stato l’oggetto che ha diviso Bilotta da Tombolillo, che ha creato un netta separazione
tra il programma del Pdl e quello dell’accoppiata Pd-Udc e, come se non bastasse, ha saputo dividere anche lo stesso schieramento del Pdl. Ora si resta in attesa di capire chi tirerà fuori i soldi, se li tirerà e quando.
Con la «scomparsa» del megastore se ne va via anche il progetto di rotatorio che sarebbe servito per incanalare il traffico e rendere sicuro l’incrocio presente sull’Appia. Oltre a questa rotatoria, fortemente legata al progetto del megastore, Pontinia aspetta da anni, neanche fossero posti di lavoro, altre due rotatorie fondamentali per migliorare la viabilità della città e la sua sicurezza. La prima opera, più volte annunciata e mai realizzata, è quella all’entrata di borgo Pasubio. Era il mese di novembre quando proprio questa opera fece scoppiare una polemica tra il consigliere comunale Giovanni Bottoni e l’assessore provinciale ai Lavori Publici, Salvatore De Monaco. Proprio in q u e l l’occasione l’a s s es s o r e provinciale rimproverò Bottoni per le previsioni troppo positive sulla tempistica dei lavori e dichiarò che, in termini molto più realistici, «i lavori sarebbero iniziati per l'inizio nel mese di marzo».
Mancano una decina di giorni alla data espressa da De Monaco, ma di cantieri, all’entrata di Pontinia, non se ne vedono. Stessa situazione sulla Pontina, all’altezza della Migliara 49. L’accordo tra Provincia e Regione era dato per pronto già nell’ap r il e scorso ma la rotatoria ancora non c’è, la strada e chiusa dai new costretti ad allungare di diversi chilometri per andare in direzione Terracina. Insomma una situazione che più che di «working in progress»
sembra rimanere in modalità «stand by».
Riccardo A. Colabattista
PONTINIA
Aumento indennità, scoppia il caso
AL comune di Pontinia la Corte dei Conti è di casa e ha lasciato il segno. Dopo il caso Trasco, adesso l'attenzione dei giudici contabili potrebbe spostarsi sulle indennità corrisposte agli amministratori in carica dal 2007 (sindaco e assessori) le quali, in base della finanziaria 2006, non potevano essere aumentate. Inoltre la stessa legge prevedeva la riduzione del 10% sulle indennità di funzione a sindaci e assessori, introdotta dalla Finanziaria e che i Comuni credevano terminata nel dicembre del 2008, mentre in realtà è ancora vigente. Peraltro, in tal senso si sono espresse le sezioni riunite della Corte dei Conti smentendo seccamente le pronunce di alcune sezioni regionali. La giunta Tombolillo, eletta nel giugno 2006, ha deciso invece di raddoppiare l'identità a sindaco e assessori, una decisione bocciata dall'opposizione dell'epoca, stante lo stato di dissesto in cui versava il Comune.
Adesso, le conseguenze del pronunciamento della Corte potrebbero essere molto pesanti per il Comune, come la richiesta ai propri amministratori (sindaco e assessori) di rimborsare il surplus di indennità erogato in eccesso nel corso del loro mandato. Si tratta di cifre consistenti, superiori ai 200 mila euro, a decorrere dal 2007 ad oggi. La questione sta provocando malumori all'interno della maggioranza Pd-Udc con più di un assessore pronto a rimborsare quanto percepito in più. Antonella Subiaco
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