Latina Oggi, Martedì 14 Febbraio 2012
Entro febbraio l’appalto per il dearsenizzatore
Arsenico nell’acqua, l’impegno del gestore
PROSEGUE secondo i piani il contrasto all’arsenico di Acqualatina spa. A ribadirlo è proprio il gestore del servizio idrico in una nota diramata per rettificare un articolo pubblicato su Latina Oggi venerdì 10 febbraio. «Il Piano - precisa il gestore - prevede investimenti per oltre 14 milioni di euro di cui oltre 4 già realizzati o in corso di realizzazione. A questo va aggiunto l’importo del finanziamento elargito dalla Regione Lazio di circa 2,3 milioni, per un totale di circa 17 milioni di euro. Così in pochi mesi il problema è stato risolto già nella frazione di Campoleone (Aprilia), nel Comune di Cori, nel Comune di Sermoneta e nell’80% del territorio comunale di Cisterna di Latina ». Ma il servizio di venerdì verteva sui disagi nei borghi. A tal riguardo Acqualatina spiega: «Per i borghi di Latina e i Comuni di Anzio e Nettuno si richiedono interventi tecnici più complessi e il completamento dei lavori è previsto, come definito nel piano d’interventi, entro il prossimo 31 dicembre. Per i Borghi di Latina e il Comune di Aprilia, nello specifico, entro il mese di febbraio verrà aggiudicata la gara d’appal - to per la fornitura dell’impianto di dearsenizzazione, per un investimento di circa 4 milioni di euro. Tra l’altro, non trovano fondamento le accuse secondo le quali il Gestore non “ha operato per risolvere la questione in tempi r a g i o n evo l i ”; già dal 16 Dicembre 2010, infatti, Acqualatina spa ha sopperito all’emergenza attivando un sistema di approvvigionamento sostitutivo tramite la consegna presso asili nido e scuole materne di distributori automatici di acqua potabile, nonché la predisposizione di autobotti posizionate presso i centri cittadini, poi sostituite con serbatoi fissi al fine di contenere maggiormente i costi di servizio, e la predisposizione dei primi interventi tecnici sulle centrali di produzione. Fermo restando l’impegno e l’obbli - go di risolvere quanto prima il problema, occorre chiarire che l’allarme sui valori di arsenico, che l’articolo definisce come “una condanna che pende sulle teste dei cittadini” è assolutamente fuori luogo e infondato. A tal proposito, va ricordato che i limiti di legge sono dettati da precisi dati scientifici emanati da organi di rilevanza nazionale e internazionale ».
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