Pontinia, l’Ente sarebbe pronto ad uscire dalla convenzione con Acqualatina
La delibera salva acqua Latina Oggi 8 gennaio 2012
Il documento approvato nel 2008 permette al Comune di gestire il servizio idrico
IL referendum sulla gestione pubblica dell’acqua sembra esser caduto nel dimenticatoio. Sembrano passati anni da quel 12-13 giugno del 2011 e invece sono appena sei mesi.
Sei mesi in cui le pubbliche amministrazioni hanno fatto ben poco per ritornare alla gestione pubblica dell’acqua senza passare per privati che, invece di attenersi alle leggi del mercato ed abbassare i prezzi di gestione, approfittano della loro posizione privilegiata per aumentare le bollette e far pagare come l’oro un bene comune e fondamentale come l’acqua pubblica.
In questo contesto il comune di Pontinia, apparentemente, parte avvantaggiato. E lo è per due motivi: il primo è da ritrovare in alcune delibere emesse dall’amministrazione comunale, mentre il secondo è da ricercare nelle intenzioni sempre professate del sindaco Tombolillo di passare al più presto alla gestione pubblica dell’acqua. Le intenzioni del comune di Pontinia, e del sindaco Tombolillo, sono tutte racchiuse in una delibera comunale datata 23 gennaio 2008 mai impugnata sia dalla Provincia di Latina sia dalla società Acqualatina. Nella delibera, votata da undici consiglieri comunali, si legge che il Comune di Pontinia respinge «le modifiche alla Convenzione di cooperazione ATO4 poiché non conformi alla convenzione di cooperazione tipo prevista dalla legge regionale 6/96 ed introdotte successivamente senza l’approvazione espressa dal consiglio comunale di Pontinia». Con questo atto ufficiale, quindi, il comune di Pontinia respinge anche l’approvazione dell’atto costitutivo e dello statuto della società mista Acqualatina S.p.a. E dei previsti patti parasociali e, contemporaneamente, richiede ad Acqualatina la gestione degli impianti di proprietà comunale.
Da sottolineare che, in occasione della delibera del 23 gennaio 2008 ci furono quattro voti contrari due dei quali firmati da Alfonso Donnarumma e Maurizio Ramati, allora esponenti dell’opposizione ed ora assessori nella squadra di Tombolillo. A questo punto ci chiediamo: le intenzioni del sindaco di uscire da Acqualatina sono appoggiate anche dagli amici dell’Udc che solo quattro anni fa votarono contro la proposta dello stesso primo cittadino? Riccardo A. Colabattista http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b39fc5da0befc2/pag25_sabaudia.pdf
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