Ricevo da Libera e pubblico
“Tutto il mondo è paese: la strada d’oro del riciclaggio, tre storie
da Sabaudia al Sud America passando per il terremoto dell’Aquila”.
E’ una domenica pomeriggio diversa, quella proposta dal presidio di
Libera “Giancarlo Siani” di Sabaudia, un invito rivolto a tutti per
parlare attraverso tre racconti, del territorio anche partendo da
esperienze che vengono da lontano e che poi riportano in Italia, nella
nostra regione, in provincia di Latina e a Sabaudia. “Tutto il mondo è
paese”, un detto ma anche una verità soprattutto se si affronta la
tematica del riciclaggio del denaro sporco e di come la mafie piazzino
i loro investimenti in una sorta di Risiko. All’incontro che si terrà
a partire dalle 16.30 presso il salone parrocchiale della Santissima
Annunziata a Sabaudia parteciperanno dei relatori d’eccezione. Si
comincerà con la testimonianza del coordinatore provinciale di
Legambiente Marco Omizzolo, in anticipazione del dossier di
Legambiente sui rifiuti ed in modo particolare sulla discarica di
Borgo Montello. Un impegno che va avanti da anni quello di Omizzolo
come pure del Circolo Larus, una lente di ingrandimento sugli
investimenti che vengono fatti a Sabaudia. Seguirà il racconto del
giornalista Angelo Venti autore di importanti inchieste sul terremoto
dell’Aquila nonché del dossier sugli investimenti da parte delle mafie
nel post ricostruzione. Conosciuto anche per la sua partecipazione nel
film Draquila di Sabina Guzzanti, Angelo Venti traccerà una linea che
dall’Aquila porterà anche a Sabaudia. L’incontro si concluderà con la
testimonianza di don Tonio Dell'Olio, membro dell'ufficio di
presidenza e responsabile del settore internazionale di Libera. È
direttore della rivista Caposud. In passato è stato coordinatore
nazionale (1993 - 2005) e membro del consiglio nazionale (1993 - 2009)
di Pax Christi - movimento cattolico internazionale per la pace.
Attualmente è membro dei direttivi del CIPAX (Centro
Interconfessionale per la pace) e della Tavola della pace. Racconti di
narcos e di storie geograficamente lontane quelle di don Tonio ma
anche di come le mafie, all’estero organizzino i traffici per
l’Italia. Una figura importante quella di don Tonio, una sorta di
ponte con altre culture. Ha coordinato, tra le altre, la mobilitazione
per la difesa della legge 185/90 per il controllo del commercio delle
armi, è stato portavoce della Campagna per la pace in Sudan, ha
promosso la Rete Disarmo e tra i promotori della Campagna Italiana
contro le Mine. Ha organizzato incontri e momenti di dialogo tra
rappresentanti di diverse tradizioni religiose come contributo delle
fedi alla costruzione della pace, fra cui il forum “Il cammino di
liberazione delle fedi del Mediterraneo” tenutosi a Bari nel dicembre
2005. Ha contribuito all'organizzazione di molte mobilitazioni in
difesa dei diritti umani, contro la guerra e per il disarmo. Come
membro della Tavola della Pace, ha contribuito a organizzare le
edizioni dell'Assemblea dell'ONU dei popoli. Inoltre, don Tonio è
stato cappellano del carcere di massima sicurezza di Trani e in quel
contesto ha approfondito sul campo le dinamiche legate alla cultura
delinquenziale e alle grandi famiglie criminali. Ha operato in
quartieri segnati da degrado e marginalità come i Quartieri Spagnoli
di Napoli, dedicandosi ai minori e al recupero dei tossicodipendenti,
anche attraverso la fondazione del Centro Giovanile Metropòlis a
Bisceglie. Il pomeriggio si concluderà con un aperitivo realizzato con
i prodotti di Libera Terra dalle terre confiscate alle mafie.
L’ingresso è libero e aperto a tutti.
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