Labaro, abitanti in rivolta
contro la "Casa Lazio" nella pineta
Via ai lavori per il palazzetto del volley di Lotito. Gli abitanti: "Difenderemo gli alberi". "Hanno segnato con la vernice rossa i pini che dovranno essere abbattuti: sono più di cento"
di PAOLO BOCCACCI
Manifesti, sit-in e striscioni tra gli alberi nella vecchia Pineta di Labaro. Iniziano i lavori per il nuovo centro sportivo della Lazio Volley, cemento per 50 mila metri quadrati, e il quartiere si ribella. "La mattina del 6 gennaio ci siamo accorti che erano stati istallati dei pali di recinzione per l'avvio del cantiere" raccontano "e il giorno seguente ci siamo recati dai vigili dell'Ufficio Tutela Ambientale e abbiamo fatto un esposto. Il progetto prevede la costruzione di un palazzetto dello sport con l'eliminazione di ben 103 alberi del parco e servizi molto invasivi come parcheggi e strade di accesso".
Subito scatta la rivolta. "All'inizio eravamo sbalorditi, meravigliati e confusi" scrivono in un blog "perché il Parco Labaro è un polmone verde caro a tutti noi ed è stato selezionato per questo progetto in quanto lo hanno considerato addirittura "area degradata". Ma come è possibile far passare questo scempio per una riqualificazione?".
E così è sorto spontaneamente un movimento di protesta guidato da un gruppo di cittadini, che, ribadiscono, "hanno a cuore il destino della pineta". Subito è stata aperta una pagina su Facebook dal titolo "Salviamo il parco dei Colli d'Oro, con un indirizzo mail per raccogliere notizie, ed è stato deciso di organizzare un presidio con il quale hanno bloccato i lavori per un giorno. "Solo il 21 gennaio gli operai hanno messo in sicurezza l'area. La campanella d'allarme è suonata però quando sugli alberi sono comparsi dei segni rossi che ne indicano chiaramente la destinazione ad essere abbattuti".
Le parole d'ordine della protesta sono dure: evitare il taglio anche di un solo pino, bloccare tutti i lavori all'interno del parco, chiedere che i cittadini siano consultati per l'utilizzo del territorio pubblico ed infine cambiare in modo definitivo la destinazione d'uso del Parco di Labaro da "area verde attrezzata" a "parco pubblico". E la battaglia è continuata con una raccolta di firme e con l'iniziativa "adotta un albero". Prossimi appuntamenti domani e sabato 4 febbraio, sempre nella Pineta.
A denunciare la vicenda del centro sportivo della Lazio Volley, ora in costruzione dopo la vittoria di un bando il 20 settembre del 2006, con la giunta Veltroni, è Legambiente Lazio. Afferma Mauro Veronesi, responsabile del Territorio dell'associazione: "É battezzato Centro Comunale, pur essendo realizzato da privati, e la durata della concessione dell'area è di 45 anni. Dov'è l'interesse pubblico nell'operazione lanciata dall'ex giunta e riconfermata da Alemanno?".
E Lorenzo Parlati, presidente regionale degli ambientalisti: "No alla colata di cemento nel verde, che tra l'altro potrebbe servire al patron Lotito per togliere metri cubi dall'"operazione nuovo stadio" sulla Tiberina e farsela così approvare".
(27 gennaio 2012)
http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/01/27/news/labaro_abitanti_in_rivolta_contro_la_casa_lazio_nella_pineta-28867337/
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