23.12.2011:
Cs - 2011, un anno difficile ed entusiasmante: l’Ente Parco chiude con la storica approvazione del Piano del Parco
Il 2011 per il Parco Nazionale del Circeo è stato certamente un anno intenso, difficile, ricco di attività svolte tra mille difficoltà affrontate però sempre con decisione e convinzione.
Il 2011 per l’Ente Parco si chiude, secondo le previsioni, con l’approvazione del Piano del Parco e delle norme attuative e con l’adozione del Regolamento, atti assunti ieri dal Consiglio Direttivo che a seguito di questi ha anche deliberato procedure di semplificazione immediatamente applicabili sui processi autorizzativi per gli interventi edilizi di ordinaria e straordinaria manutenzione in ambito urbano e per le potature delle piante sempre in ambito urbano. Ieri il Consiglio Direttivo ha anche approvato il bilancio di previsione per il 2012 e la proroga della Convenzione con il Corpo Forestale dello Stato.
Il 2011
Un anno che verrà ricordato per l’approvazione del Piano, ma anche per la stagione degli incendi che dalla fine di agosto per tutto il mese di settembre ha messo a rischio il patrimonio forestale del Parco. Soprattutto l’incendio sul promontorio e l’attentato incendiario nell’area didattica del sentiero foresta presso la sede dell’Ente hanno rappresentato gli aspetti più eclatanti di un fenomeno che necessita della massima attenzione e che ha riscontrato la giusta e doverosa attenzione di tutte le Istituzioni.
Ma il 2011 è stato anche caratterizzato da molti atti positivi che, nel loro insieme, attestano l’approccio che l’Ente Parco ha inteso dare alla tutela del territorio che andava sempre contestualizzata in una prospettiva di sviluppo sostenibile: l’accordo con il Comune di Ponza per la promozione dell’isola di Zannone, l’intesa col Comune di San Felice Circeo per il recupero della Cava del Brecciaro e la realizzazione di un campo pratica per il golf, il riconoscimento di un contributo economico (fatto di enorme significato stante le condizioni economiche dell’Ente) per la realizzazione dei blocchi di partenza per il canotaggio sul Lago di Paola, la ripresa degli interventi sulla Villa di Domiziano fatti in pieno accordo con la Soprintendenza Archeologica e con la collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma con cui il Parco ha rinnovato una convenzione, il ripristino e finalmente il riutilizzo del battello spazzamare che ha garantito un sensibile miglioramento della qualità delle acque di balneazione, la collaborazione con Confindustria Turismo e Federalberghi per la promozione di ben 9 week end tutti dedicati alla scoperta della foresta e delle dune e chiamati “L’incanto del Parco Nazionale del Circeo, la manifestazione “Vivere il Mare” organizzata col Ministero dell’Ambiente e numerose scuole di tutt’Italia, gli eventi teatrali estivi meritoriamente organizzati dalla Pro Loco di Sabaudia presso la sede del Parco, il Convegno Nazionale organizzato col Ministero dell’Ambiente e Federparchi per celebrare il 2011 quale “Anno Internazionale delle Foreste”, la collaborazione con le Associazioni del territorio e in particolare con l’Istituto Pangea che hanno permesso a moltissime persone di scoprire gli ambienti del Parco.
Insomma, pur nelle note difficoltà di bilancio, l’Ente ha saputo mantenere alto il profilo della propria presenza grazie soprattutto alla sensibilità e disponibilità dei propri interlocutori che nel Parco riconoscono un valore promosso ed affermato nell’interesse di tutti.
Il Piano del Parco
Con l’approvazione del Piano, delle norme attuative e del Regolamento l’Ente ieri ha adempiuto al principale compito affidatogli dalla legge.
Il Piano del Parco si compone da una relazione generale di 304 pagine, da 24 tavole tematiche tecniche, da 5 carte di piano tra cui quella della zonizzazione. Il Piano ha tenuto conto di tutte le osservazioni e commenti a diverso titolo espressi, da quelli delle Comunità del Parco a quelli del Corpo Forestale dello Stato, da Associazioni e categorie, è stato il frutto di incontri e verifiche, di confronti settoriali e difficili soluzioni tecniche quale la scelta di una zonizzazione su 13 livelli differenziati al fine di “cucire” e “tarare” in modo più preciso sul territorio vincoli ed opportunità.
Il Piano è stato redatto tenendo conto anche di due strumenti di analisi che sono serviti per verificare le scelte sotto il profilo della coerenza ambientale e della sostenibilità economica. Questi strumenti sono:
lo studio socioeconomico dell’Università LUISS che potrà costituire, se gli Enti competenti lo riterranno, la nuova premessa per l’aggiornamento del Piano di Sviluppo Socio Economico che dovrà essere fatto della Comunità del Parco;
lo studio ambientale concretizzatosi in un Rapporto Preliminare di Valutazione Ambientale Strategica trasferito per competenza alla Regione che dovrà svolgere questa procedura prima dell’adozione del Piano; il Parco ha espresso alla formalmente alla Regione la totale disponibilità alla collaborazione per garantire questo percorso valutativo.
Elementi essenziali e caratterizzanti del Piano sono:
Chiaro, ampio e motivato inquadramento naturalistico e di rete ecologica, incardinato sui valori internazionali dell’area protetta, che prevede una serie di interventi strategici di gestione, recupero e ripristino di ampio respiro ed elevato profilo scientifico;
Inserimento del Piano in un contesto di marketing territoriale, indirizzato a sostenere l’economia locale in una ottica di sostenibilità, creando occasioni di occupazione, soprattutto attraverso la destagionalizzazione;
Identificazione di obiettivi per il comparto primario (agricoltura) indirizzati a riqualificarla ambientalmente, lasciando spazi di sviluppo, come nel caso della previsione di nuove serre sostenibili nell’area di Molella, con specifiche e determinate regole;
Identificazione di un’area di speciale interesse per il turismo balneare nell’area del “Lungomare di Sabaudia” nella quale sviluppare con il Comune – nel massimo rispetto per i valori naturalistici della duna – un progetto di riqualificazione ambientale e sviluppo sostenibile delle strutture;
Prospettiva di sviluppo delle strutture della nautica o della loro riqualificazione urbanistica a fini turistici nelle aree di Porto del Bufalo, dell’Area Artigianale di Sabaudia e del Polo Nautico di Rio Martino;
Sviluppo del turismo destagionalizzato “365 giorni”: turismo naturalistico e birdwatching, escursionismo, cicloturismo e piste ciclabili (anche in un’ottica di mobilità sostenibile), canoa e canottaggio, sub e diving, congressistica, golf, attività sportive varie.
Sviluppo della sostenibilità energetica ed ambientale su tutto il territorio del Parco, per farne un modello di sostenibilità;
Proposta di ampliamento del territorio del Parco verso l’area marina lungo la costa e il Promontorio del Circeo, utilizzando le preesistenti aree di tutela europee “ZPS” e “SIC” e le fasce di rispetto già esistenti del PTP n. 13 (proposta che ha già ottenuto l’apprezzamento favorevole degli Enti Locali).
Il Consiglio Direttivo di ieri ha espresso viva soddisfazione ed apprezzamento per il lavoro svolto e rimarcato come questo abbia seguito gli indirizzi del Consiglio stesso e si sia potuto realizzare grazie allo straordinario impegno dagli uffici dell’Ente che hanno utilizzato come base il prezioso lavoro svolto dall’Università di Latina, dal Corpo Forestale dallo Stato, del Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università la Sapienza di Roma. Particolari ringraziamenti sono stati espressi dal Consiglio al Direttore Giuliano Tallone (Coordinatore del Piano), e tramite lui a tutto l’Ufficio dell’Ente Parco, che ha curato la redazione finale del Piano; al Prof. Carlo Blasi in particolare, che delegato dal Consiglio ha avuto il ruolo di Supervisione scientifica del Piano; al Corpo Forestale dello Stato per gli studi effettuati sugli ambiti demaniali e per il confronto tecnico di merito garantito; al dott. Riccardo Copiz, che ha curato in particolare la cartografia; all’Arch. Roberto Sinibaldi che, distaccato dalla Regione Lazio, ha seguito la parte urbanistica e regolamentare; all’Arch. Sonia Occhi che ha curato gli aspetti della Valutazione Ambientale Strategica; al Prof. Alberto Budoni, e tramite lui al gruppo di lavoro dell’Università di Latina, per l’elaborazione degli studi tecnici ed analitici preliminari; all’Arch. Annamaria Maggiore, per l’impostazione preliminare del Piano; al Prof. Matteo Caroli, e tramite lui al gruppo di lavoro dell’Università LUISS, per l’analisi degli aspetti socio economici; alla dott.ssa Avv. Valentina Stefutti, che fin dall'inizio ha seguito gli aspetti giuridici del Piano e del Regolamento.
L’approvazione del Piano da parte del Consiglio Direttivo ai sensi dell’art. 12 della L. 394/91 non costituisce un atto definitivo. Dopo un iter complesso, aperto e partecipato, l’approvazione definitiva è di competenza della Regione Lazio. Le prossime tappe saranno:
la trasmissione formale del Piano alla Comunità del Parco che (entro 45 giorni) dovrà esprimere un parere;
le controdeduzioni del Consiglio Direttivo sul parere della Comunità del Parco;
la trasmissione del Piano alla Regione Lazio corredato del parere della Comunità e delle controdeduzioni del Consiglio;
l’adozione del Piano da parte della Regione che dovrà avvenire entro 90 giorni dall’invio;
pubblicazione del Piano a seguito dell’adozione e deposito per 40 giorni presso le sedi di tutti gli Enti territoriali interessati al fine di consentire a chiunque di prenderne visione;
possibilità per chiunque di ripresentare osservazioni scritte al Piano entro i successivi 40 giorni dalla scadenza delle pubblicazione;
entro 30 giorni dal trasferimento delle osservazioni scritte all’Ente Parco, parere di questo con delibera del Consiglio Direttivo;
entro 120 giorni dalla trasmissione del parere Consiglio alla Regione questa si pronuncia ed approva definitivamente il Piano, d’intesa con l’Ente Parco, e d’intesa con i Comuni interessati per quanto riguarda la zone D), cioè quelle individuate come urbanizzate;
emanazione del provvedimento di approvazione e pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e sul Bollettino Regionale
Il Regolamento
Il Regolamento ai sensi di legge è stato adottato “contestualmente all’approvazione del Piano”. Si compone di 80 articoli e 4 allegati che riprendono e unificano i regolamenti stralcio già approvati dal Consiglio Direttivo. Si tratta dei regolamenti sui laghi costieri, raccolta funghi, protezione e raccolta flora, elenco delle specie di flora tutelate.
Il Regolamento, riprendendo la zonizzazione del territorio proposta dal Piano, norma invia generale i 4 livelli di tutela e in via specifica le sottozone di questi. Sono previsti due diversi livelli per le zone A), cioè quelle di massima tutela mantenendo una possibilità di fruizione per il livello A2, 5 livelli per le zone B) anche al fine di consentire in alcune di queste sia interventi di riqualificazione sia attività turistiche in un ambito di tutela dei valori naturali che consenta però l’utilizzo delle cubature e delle strutture esistenti, 2 livelli per le zone C) per distinguere le zone agricole dalle aree destinate all’acquacoltura, ed infine 4 livelli di zone D) per meglio distinguere i centri storici dalle aree residenziali e da destinare al verde attrezzato o mantenute o individuate con finalità produttive.
Il regolamento per le aree D) introduce una fortissima semplificazione sulle autorizzazioni (integrativa di quella già approvata dal Consiglio Direttivo nella giornata di ieri) prevedendo la non necessità della richiesta del nulla osta del Parco per tutti gli interventi edilizi di ordinaria e straordinaria manutenzione.
L’iter di approvazione del Regolamento è diverso da quello del Piano ed è in capo al Ministero dell’Ambiente. Le prossime tappe sono:
trasmissione del Regolamento ed acquisizione del parere entro 45 giorni della Comunità del Parco;
controdeduzioni del Consiglio Direttivo e trasmissione del Regolamento al Ministero dell’Ambiente;
nuova richiesta di parere a ciascun Ente locale inoltrata dal Ministero dell’Ambiente,
parere degli enti locali entro 40 giorni dalla richiesta;
intesa sul Regolamento tra Ministero e Regione;
approvazione definitiva del Ministero e pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Le semplificazioni procedurali immediatamente attuative per i cittadini
Grazie all’approvazione del Piano e all’adozione del Regolamento, il Consiglio Direttivo ha potuto deliberare due atti per rendere immediatamente esecutive (dalla pubblicazione delle relative deliberazioni) alcune delle disposizioni previste.
In particolare:
per le potature di piante in ambito urbano è previsto che per le specie non autoctone (individuate in un apposito elenco) si possa procedere senza alcuna comunicazione ed autorizzazione, mentre per quelle autoctone dev’essere fatta solo una comunicazione preventiva: il nulla osta dell’Ente rimane dunque obbligatorio solo per i tagli piante e per le potature fuori dagli ambiti urbani;
per gli interventi edilizi di manutenzione ordinaria e straordinaria e fino alla ristrutturazione (che quindi non comportino cambi di destinazione d’uso, modifiche di volume o delle configurazioni o prospetti esterni), nelle more di approvazione del Regolamento, il nulla osta dell’Ente si intende acquisito se detti interventi rientrano negli ambiti urbani ricadenti per Sabaudia all’interno del PPE e per San Felice Circeo dal perimetro individuato dal piano paesaggistico per zone L/b.
Per ogni dettaglio si rimanda al testo che verrà pubblicato sull’albo pretorio ondine oltre che sul sito internet dell’Ente Parco.
Il Bilancio 2012
Il Bilancio di Previsione 2012 è stato approvato dal Consiglio Direttivo con il parere favorevole del Collegio dei Revisori dei Conti, e peggiora ancora nelle entrate le previsioni già limitate riferite all’anno 2011, anno che già aveva visto i “tagli lineari” delle diverse leggi finanziarie.
Conseguentemente l’Ente è sempre più nelle condizioni di dover garantire le sole funzioni ordinarie, ed anche queste con notevoli difficoltà. Le spese correnti, ad esempio, scendono da 1 milione e 400 euro circa a 1 milione (il 29% in meno!), limitando sempre di più gli spazi di manovra dell’Ente.
Per il 2012 il Bilancio non prevede quindi quasi nessuna attività di carattere istituzionale, permettendo di coprire le sole spese relative al personale e alle spese obbligatorie (canoni e bollette).
In questo quadro va rilevato che è stata definitivamente verificato il taglio totale delle indennità degli Organi dell’Ente (Presidente, Consiglio e Collegio dei Revisori dei Conti), che quindi già dal primo giugno 2010 operano a titolo del tutto gratuito (la legge lo definisce elegantemente “onorifico”).
La Convenzione col Corpo Forestale dello Stato
Il Consiglio Direttivo nella seduta di ieri 22 dicembre ha anche approvato la proposta di rinnovo della Convezione con il CFS (UTB di Fogliano) per l’anno 2012. Poiché le risorse economiche relative per l’anno 2012 sostanzialmente non saranno disponibili sul nuovo Bilancio di Previsione (in base a quanto sopra detto), il Consiglio ha deliberato di reperirle, ove possibile, nelle economie relative alla gestione 2011.
Il supporto dell’UTB di Fogliano è sostanziale per il funzionamento dell’Ente Parco, in quanto garantisce le funzioni di segreteria (con tre unità di personale OTI del CFS) e di apertura dei centri informazione del Museo presso il Centro Visitatori di Sabaudia e della Porta del Parco di Sabaudia. Inoltre tramite la convenzione vengono assicurati una serie di servizi di divulgazione ed informazione, gestione delle strutture in uso all’Ente Parco, e la stessa disponibilità di tali strutture (Sede, Museo, Podere Cicerchia, ecc…) che sono di proprietà demaniale, ma in capo al CFS.
Tramite la convenzione con il CFS sono in corso di realizzazione, tra l’altro, nuove strutture informative per il pubblico come un acquario presso il Borgo di Fogliano, e strutture di servizio ai beni demaniali (impianti, ecc…), oltre che la loro ordinaria gestione e manutenzione.
http://www.parcocirceo.it/ita_301_178_news.html
Sabaudia, 23 dicembre 2011
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