domenica 11 dicembre 2011

Idv vuole cancellare Equitalia dopo il 1. episodio di eccesso di legittima difesa

Il giorno dopo l’esplosione nella sede Equitalia dell’Ardeatino, a Roma, l’Idv presenta al Senato una proposta di legge per abolire l’agenzia. «Bisogna colpire gli evasori veri, quello che lo fanno di mestiere, quelli che attraverso condoni hanno sempre scavalcato la legalità. Si deve tornare nelle piazze per raccogliere le firme contro un sistema che strozza i cittadini, le piccole e medie imprese, gli artigiani. Un sistema che aiuta le grandi Imprese, adottando un sistema illegale». L’attacco arriva dal senatore dipietrista Stefano Pedica, che oggi ha annunciato un progetto di legge per «rivedere il sistema di riscossione dei crediti eliminando Equitalia.» Pedica spiega che il suo progetto di legge punta a «salvaguardare i diritti dei contribuenti, sempre più vessati da una società, Equitalia, che in questi anni ha fatto finire sul lastrico migliaia di famiglie e imprenditori». In pratica, «Equitalia dovrà chiudere. La riscossione dei crediti dovrà tornare all’Agenzia delle Entrate e non potrà mai più essere affidata ad altri soggetti. Così facendo, avremo un sistema efficace ma allo stesso rispettoso dei diritti del cittadino». Il senatore dipietrista presenterà il suo testo il 18 dicembre, «in occasione di una manifestazione sul lavoro e sulla manovra» e prevede di accompagnare la proposta di legge «con una raccolta di firme per sostenerla con più forza in Parlamento».
http://www.online-news.it/2011/12/10/ora-lidv-vuole-cancellare-equitalia/

I CRA contro Equitalia
http://www.youtube.com/watch?v=SEZ8AqjUzIA&feature=share

http://roma.repubblica.it/cronaca/2011/12/10/news/pacco_bomba_massima_allerta_del_questore_plichi_blindati_negli_uffici_della_capitale-26373965/?ref=HREC1-6
L'ALLARME PACCHI BOMBA
Pacco bomba, massima allerta del questore
Plichi “blindati” negli uffici della capitale
Tagliente dopo l'attentato a Equitalia: "Non aprire la corrispondenza sospetta". Gli investigatori temono per gli obiettivi sensibili tra cui banche e ambasciate
di MARTINA DI BERARDINO
Il questore Tagliente
Sarà un Natale blindato per Roma. In allerta enti, ambasciate e uffici postali. Non sarà facile in questi posti, e in altri uffici, aprire con serenità un pacco, potrebbe contenere una terribile sorpresa, un ordigno potenzialmente mortale. Il plico esplosivo nella sede di Equitalia ha lasciato il segno e ha fatto scattare l'allarme generale: il questore, il sindaco, la procura e gli investigatori hanno alzato al massimo il livello di guardia. Si parla già di obiettivi sensibili, di un rischio oggettivo per ambasciate, consolati e tutto quello che a Roma ruota intorno ai Paesi nel mirino della Fai (federazione anarchica informale), come Cile, Germania e Indonesia.

Secondo gli inquirenti un terzo pacco bomba è ancora in giro e il questore di Roma Francesco Tagliente lancia un appello: "Ci vuole cautela nell'aprire ogni tipo di corrispondenza inviata da enti o persone non conosciuti o sospetti. Non bisogna esitare a chiamare la polizia o i carabinieri per consentire il tempestivo intervento e la verifica del contenuto". Il questore, dopo il ritrovamento del pacco bomba ieri in via Millevoi, ha sensibilizzato tutti gli uffici addetti allo smistamento. La polizia alza la vigilanza anche sulle banche, le sedi di istituzioni economiche italiane e straniere, gli uffici europei. Il dipartimento di pubblica sicurezza ha emesso una circolare spedita anche a società di credito, agenzie delle entrate, e ancora Equitalia.

Il sindaco Alemanno condanna naturalmente il gesto terroristico, esprime solidarietà al
direttore di Equitalia come i presidenti Zingaretti e Polverini, ma confessa anche grande preoccupazione: "E' difficile fare un'analisi esatta. C'è qualcuno che vuole sfruttare in chiave terroristica i sacrifici che l'Italia deve fare per uscire dalla crisi. E' un tentativo che va respinto perché rappresenterebbe un fatto assolutamente negativo. La chiave terroristica è di matrice nazionale, sono gruppi anarchici che si muovono su tutto il territorio. L'ipotesi che possa trattarsi di un gesto non isolato è un invito per tutti a non abbassare la guardia. Confido che l'attività investigativa assicuri i responsabili di questi gesti terroristici alla giustizia, così da permettere alla città di vivere le festività in un clima di serenità".

Per Roma non è il primo Natale di paura. Anche l'anno scorso due episodi analoghi hanno fatto tremare la città. Il 23 dicembre un pacco esplose nell'ufficio protocollo dell'ambasciata svizzera, ferendo un dipendente. Lo stesso giorno un plico esplosivo arrivò all'ambasciata del Cile. Il 27 dicembre toccò all'ambasciata greca: una busta di colore giallo nascondeva un ordigno esplosivo.

Una fonte investigativa conferma la linea del questore Tagliente: "E' difficile supervisionare tutti i pacchi in circolazione in questo periodo: non solo quelli in arrivo negli uffici postali, che comunque dovrebbero essere monitorati, ma anche quelli spediti direttamente ai destinatari. Per questo raccomandiamo a tutti la massima cautela e attenzione".
(10 dicembre 2011) ©

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