Ricette contro i tagli Latina Oggi 23 novembre 2011
Caso contributi, ecco le proposte delle associazioni
ADESSO sono le associazioni a scendere in campo. Infatti dopo le dichiarazioni dell’assessore Donnarumma, in cui si affermava di volere diminuire in maniera importante i finanziamenti, e le precisazioni della Sperlonga, in cui si manifesta l’intenzione di «dare contributi in cambio di servizi specializzati » sono state diverse le reazioni nel mondo dell’associazionismo di Pontinia. A queste posizioni hanno fatto seguito alcune prese di posizioni di alcune associazioni che da anni lavorano, in differenti modi, sul territorio di Pontinia. I primi ad intervenire sono stati Giorgio Libralato di Ecologia e Territorio e Giuseppe Anitori di Libera e Forti. «Come sempre, da parte di chi non conosce le attività e il volontariato si generalizza – afferma Libralato-. Basterebbe per esempio risparmiare sul campo di calcio e sulle relative squadre.
Oppure evitare che le risorse del comune siano utilizzate per le attività calcistiche. Poi perché nessuno ci spiega come mai il comune non vuole rendere noto se incassa l'Ici dovuto dai grandi contribuenti?». Per quanto riguarda Anitori, invece, il punto in cui si dovrebbe partire per risparmiare sarebbe il costo della politica. «Invece di tagliare i già pochi fondi delle associazioni – afferma Anitori – iniziassero a tagliarsi il proprio stipendio aumentato considerevolmente da qualche anno».
Ad avere una posizione più aperta e in netta condivisione con le dichiarazioni dell’assessore Sperlonga ci sono il Cantiere Creativo di Gianpaolo Danieli e il Pop di Matteo Lovato: «A Pontinia si dovrebbe creare un apposito registro specializzato e dettagliato su tutte le associazioni di Pontinia , divise per tema, genere, appartenenza a categorie, riconoscimenti vari, in modo tale da creare una graduatoria per corrispondere gli effettivi premi». Questa è la voce del mondo dell’associazionismo di Pontinia. Adesso sta alla politica coglierne l’importanza e la direzione da assumere per il futuro. Riccardo A. Colabattista
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