venerdì 18 novembre 2011

Pontinia, contratti di rete, gli spazi del Map e il bilancio di 6 mesi di amministrazione

C'è un limite a tutto. Questo il titolo del "Pensiero breve" del Direttore, PIETRO ANTONELLI

La storia mi ha insegnato che c'è un limite a tutto, anche nel tempo. Diciamo circa venti anni. E'logico che quando li vivi questi periodi puoi perdere la speranza, anche perché c'è sempre una prima volta. Ma, per fortuna, dopo M e C anche per il signor B pare che il ventennio sia una data limite.
Forse perché venti anni sono davvero tanti, una generazione intera. Ad esempio mio figlio che ha 24 anni non ha conosciuto altro. Forse perché venti anni sono anche la media di un pontificato. O forse perché, molto più semplicemente, c'è un limite a tutto, anche all'inimmaginabile.

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Nella pagina di Pontinia gli articoli:
- I contratti di rete giovedì 24 novembre presso il Fellini di Donatella Di Maria;
- delibera positiva sulla fruizione degli spazi al Map, durante la seduta del consiglio di Gianpaolo Danieli;
- primi sei mesi di amministrazione tra programmi e atti di Giorgio Libralato.

Da il settimanale della scorsa settimana:

Dopo il successo dello scorso anno, il 16 Dicembre al Teatro Fellini di
Pontinia torna “EquiLibri”, festival dedicato alla letteratura, e non solo.
Legalità, sociale, ambiente si intrecciano in questa manifestazione realizzata
dall’Associazione Culturale “Lo sguardo dell’altro” per valorizzare la
diversità culturale, creando fusioni e occasioni di incontro fra mondi e voci
diversi. Quest’anno il tema scelto è quello recente e scottante della
“primavera araba”, che sarà raccontata da chi ne è – direttamente o
indirettamente – protagonista: saranno presenti, infatti, numerosi autori DEL
NORD AFRICA E DEL MAGHREB che descriveranno la propria esperienza di uomini e
di scrittori in un momento di così denso valore storico. “I nostri ospiti
d'onore saranno lo scrittore algerino Tahar Lamri e Shady Hamady, un
giovanissimo autore italo-siriano” mi dice Silvia De Marchi, ideatrice di
“EquiLibri”. La Fiera ospiterà inoltre stand di piccole e medie case editrici,
tutte accomunate da precise scelte ideologiche oltreché culturali: ideologia
non nel senso di schieramento politico, ma come sinonimo di onestà
intellettuale, di scommessa su talenti veri e su testi che vogliono sottrarsi
alle leggi del mercato, portando avanti la propria autonomia di opera d’arte.
Non mancherà neppure il bookcrossing: ognuno sarà invitato a lasciare il
proprio libro, prendendone un altro, e attuando così un vero e proprio scambio
non regolato da alcuna norma se non dall’amore per la letteratura. Saranno
presenti, inoltre, stand della rete del Commercio Equo e Solidale, di Libera e
di Legambiente ed ogni giorno sarà possibile partecipare ad incontri con gli
autori, convegni e dibattiti sorseggiando tè arabo e scoprendo i sapori di
questo mondo che “Equilibri” vuole far conoscere, vincendo gli sterili
pregiudizi in cui troppo spesso si rimane imbrigliati. Tanti aspetti, tanti
modi di fare letteratura per diffondere una cultura dell’integrazione davvero
consapevole, primo passo necessario verso la civiltà. La Fiera è ad ingresso
gratuito è sarà aperta nei giorni 16-17-18-19 Dicembre dalle 11,00 alle 23,00.
Per info: fiera equilibri@gmail.com oppure http://fieraequilibri.blogspot.
com/2011/11/equilibri-qualche-informazione.html
Donatella di Maria

L’Estate di San Martino e la festa di ringraziamento.

Come ogni autunno a novembre si festeggia l’Estate di San Martino, una festa
antichissima che affonda le proprie radici nel mito divenuto religioso e che la
tradizione ha conservato fino ad oggi. In onore a Martino di Tours, soldato e
figlio d’ufficiale dell’Impero Romano, l’11 novembre, è il giorno dell’aneddoto
più narrato nella storia per estensione culturale, nonché la ricorrenza dei
suoi funerali a Tours nel 397. Il mito narra del cavaliere Martino, al ritorno
verso casa, si privò del suo mantello per soccorrere un viandante tremante per
il freddo. Il viandante lo ringraziò e fu a quel punto che il tempo migliorò
improvvisamente facendosi più mite. In questi “tre giorni e un pochino”, come
recita il proverbio, accadono condizioni climatiche di bel tempo. Infatti,
anche nel mondo contadino, della tregua dal freddo si approfitta per gli ultimi
lavori: dalla semina, alla potatura della vite, all’apertura delle botti,
annoverata dunque nel calendario enologico come una tappa fondamentale del
ciclo produttivo. Tradizione celebrata anche in una famosa poesia di Carducci
intitolata appunto San Martino. Un tempo però in questo stesso giorno aveva
termine, in molte zone del nord d’Italia, l’anno lavorativo dei contadini. Si
rinnovavano i contratti e in molti casi si andava a cercare un altro padrone e
un altro alloggio. Perciò “fare San Martino”, è diventato un modo per dire
“cambio casa”. Ancor più importante in questo giorno è il riunirsi per
ringraziare la raccolta andata bene nei campi. Così farà domani 13 novembre il
Circolo Culturale Nemesis Onlus di Pontinia. Dalle ore 9.30 è previsto il
raduno dei contadini con i loro mezzi, in occasione sarà allestito un corteo
con carri allegorici di prodotti tipici, dopo la sfilata per le vie della
città, alle ore 11 sarà celebrata la Messa animata dalla donazione di prodotti
agricoli. La giornata del ringraziamento terminerà con il pranzo sociale, dove
la bontà del vino e dei prodotti locali, animerà lo spirito di comunione con la
terra, nostra unica fonte di sopravvivenza. Per questo si dovrebbe considerare
questa giornata, contestualizzandola in un periodo, in cui le ingiustizie
ambientali sono rese note ogni giorno che passa. Nel suo comunicato, la Nemesis
ha voluto consolidare questa tradizione, “risalente al 1623 e ancora oggi
mantenuta viva in molti paesi del mondo”, esportando una festa di origine
cristiana osservata negli Stati Uniti, dimenticandosi della ancor più antica
Dea assunta alla mitologia romana, la Dea Feronia della fertilità, protettrice
delle sorgenti, dei boschi e delle messi celebrata nel calendario romano il 13
novembre.
Gianpaolo Danieli

Il Sindaco di Pontinia dottor Eligio Tombolillo difende a spada tratta
i campi da golf a Quartaccio, che, insieme al cambio d'uso dell'ex
fabbrica Mira Lanza a Mesa che diventa il più grande centro
commerciale della provincia di Latina e a quello di oltre 200 ha di
fertile terreno agricolo convertiti in distese fotovoltaiche. Così
come aveva difeso l'eliminazione di qualsiasi vincolo sui poderi e su
tutti gli edifici e le opere d'arte storiche in zona rurale dicendo
che questo vincolo era ridondante perchè compreso nei vincoli del PTPR
dove c'era un preciso elenco che sarebbe stato pubblicato. Questo
elenco non esisteva e quindi non è mai stato reso ufficiale. E la
Soprintendenza è intervenuta contro l'eliminazione di questi vincoli.
Afferma che tali progetti non sono frutto di progetti estemporanei ma
di una programmazione. Peccato che nel suo programma elettorale si
parla di comune virtuoso dal punto di vista ambientale. Allo stesso
modo assistiamo alle dichiarazioni mirabolanti di altri amministratori
che affermano dati sulla raccolta differenziata contrastanti che
cambiano come la borsa di Milano. Oppure che nello stesso giorno su
una testata lo stesso assessore dichiara che ci sono i mezzi per
arrivare ai traguardi imposti per legge su un'altra che questi mezzi
non ci sono. E la raccolta è ferma al 20% dopo 5 anni anziché arrivare
al 65%. in Italia i golfisti tesserati sono 56.000 per 262 campi con
una media di 214 giocatore per campo. Per cercare di smentire la
convinzione comune che lo considera per eccellenza lo sport d’élite,
e’ in corso uno sforzo da parte delle federazioni golfistiche e loro
fiancheggiatori. Probabilmente allo scopo di poter attingere ancora di
più soldi dai fondi pubblici, per ripianare gli alti costi di
realizzazione e gestione, si cerca di presentare il golf come
disciplina aperta e alla portata di tutti . Per il settimanale New
Scientist un campo da golf in Giappone su un campo si impiegano
mediamente una tonnellata e mezzo di prodotti chimici all’anno una
quantità superiore di 8 volte quella utilizzata per i campi da riso.
l’OIL (l’Organizzazione Mondiale del Lavoro), si esprime in maniera
molto critica: “La realizzazione di percorsi golfistici e’ stata un
disastro in molti paesi (Filippine, Indonesia, etc) accentuando la
penuria d’acqua, attraverso l’espropriazione di terre e la
deforestazione , al punto di suscitare la nascita di un movimento
internazionale di resistenza, il Global Antigolf Network”(n.39 giugno
2001, magazine OIL, dedicato al turismo socialmente responsabile).
Tornando al progetto di Pontinia dei campi da golf in zona agricola il
progetto prevede 3.920 mq di parcheggi e cubatura di 5185 mc. Per
esempio un ristorante della superficie lorda di 1.700 mq oppure oltre
20 appartamenti di 85 mq lordi. Il sindaco dice che è meglio un campo
da golf perchè consuma meno acqua di un campo di grano. Quanto
consuma, secondo l'associazione europea del golf un campo da 18 buche?
Circa 2000 mc di acqua al giorno cioè come un paese di 8.000 persone
(più o meno il centro di Pontinia).
Giorgio Libralato

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