Ici, patrimoniale e rilancio edilizia, inizia il confronto
Manca l’accordo sulla rimodulazione delle imposte su immobili e ricchezza, il nuovo Governo si misura con le proposte di rilancio
di Paola Mammarella
21/11/2011 - Ici, patrimoniale e rilancio dell’edilizia al centro delle prossime attività dell’Esecutivo. Dopo la fiducia in Senato e alla Camera, il nuovo Governo tecnico inizia il confronto su una serie di decisioni giudicate poco gradevoli. Come annunciato dal presidente Monti, partono oggi cicli di riunioni sulle misure di rientro.
Ici
Eliminata dal Governo Berlusconi per la prima casa, l’imposta comunale sugli immobili potrebbe ricomparire o essere rimodulata. Ipotesi che ha incontrato l’opposizione dell’ex premier e del mondo sindacale.
Per il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, l’Ici vuol dire innanzitutto mettere una tassazione sui lavoratori e sui pensionati che si sono costruiti la prima casa.
Auspica una considerazione attenta delle ripercussioni Fabrizio Cicchitto, che ha confermato l’appoggio del PdL a Monti.
Apertura da parte di Alfano. Il segretario del PdL ed ex Ministro della Giustizia ha affermato che non ci sarà nessuna opposizione sulla revisione dell’Ici.
Patrimoniale
Diversa la situazione sulla patrimoniale. La possibilità di rivedere l’imposta, che non grava sul reddito, ma sul patrimonio accumulato dal contribuente, non vede concordi gli esponenti politici.
Se da una parte la Cgil non ammette nessuna reintroduzione dell’Ici sulla prima casa senza prima aver rivisto la patrimoniale, sul versante opposto Alfano si è detto contrario a una misura giudicata centralista e repressiva.
Si mantiene cauto Cicchitto, che anche su questo argomento invita a valutare le conseguenze per evitare tensioni.
Disponibile al dialogo anche Giampaolo Galli, direttore generale di Confindustria, che propone di ridurre le tasse sulle imprese e aumentarle sui patrimoni. A suo avviso, una patrimoniale moderata sarebbe infatti la prima scelta rispetto alla reintroduzione dell’Ici sulla prima casa. Misura che, se ritenuta necessaria, rassicura, sarà comunque accettata.
Infrastrutture e edilizia
Confindustria ha salutato con favore l’accorpamento dei Ministeri delle Infrastrutture e dello Sviluppo Economico nella persona di Corrado Passera. Secondo il direttore generale Giampaolo Galli, si tratta della soluzione giusta per trasformare in cantieri le delibere del Cipe. Passaggio che darebbe respiro a molte imprese provate dalla crisi.
Al centro del programma del Ministro ci sarebbe infatti un piano di ammodernamento delle infrastrutture, con ricadute positive in termini di occupazione.
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