Mercoledì 23 Novembre 2011|Edizione: LATINA|Pagina 42
di ANDREA APRUZZESE
Il Messaggero
Al via anche a Latina il Piano casa. Dopo mesi di analisi in commissione Urbanistica, il Consiglio comunale ha ieri approvato a maggioranza la delibera per l’applicazione, che prevede la tutela del centro storico identificato dal Ptpr, integrato dagli edifici elencati nella delibera del 1997 (come palazzo M). L’atto stabilisce inoltre una riduzione del 30% degli oneri concessori per l’ampliamento della prima casa. «È una prima fase – ha affermato l’assessore al ramo, Giuseppe Di Rubbo – con cui intendiamo favorire l’economia e l’adeguamento del patrimonio edilizio. Una seconda fase sarà poi dedicata al recupero dei nuclei abusivi, all’Erp e alla riqualificazione urbana». Il Consiglio ha poi approvato a maggioranza il conto consuntivo 2010 (relativo quindi all’epoca del commissario), in cui è stato rispettato il Patto di stabilità: l’assessore alle Finanze, Pasquale Maietta, ha sottolineato come «è stato possibile mantenere i livelli qualitativi e quantitativi delle prestazioni e dei servizi, nonostante la contrazione della spesa corrente e i notevoli sacrifici in ordine a cospicui esborsi finanziari per obbligazioni e contenziosi, con un riconoscimento di debiti fuori bilancio per 3,5 milioni di euro». Relativamente al conto del bilancio, il risultato di amministrazione complessivo mostra un avanzo di 6.299.921 euro, mentre per il conto economico il risultato positivo è pari a 14.504.272 euro e per il conto patrimoniale la consistenza finale netta ammonta a 95.838.250 euro. Relativamente ai contenziosi (per un totale eventuale di circa 20 milioni di euro), polemica tra maggioranza ed opposizione sulla mozione presentata da Nicoletta Zuliani (Pd) per l’istituzione di un ufficio di conciliazione: il consigliere ha parlato di «copiatura» da parte della maggioranza per un ordine del giorno analogo. Il punto è stato poi ritirato per una condivisione nella prossima stesura della mozione. Via libera, inoltre, alla revisione del regolamento per la concessione in uso ad associazioni degli immobili comunali, proposta dal Pd. La seduta si chiude mentre sta per essere votato l’ordine del giorno di Città nuove per ribadire la scelta degli scrutatori tramite sorteggio, su cui era concorde tutta l’opposizione; il capogruppo di Progetto per Latina, Fabio Cirilli, ha però chiesto il numero legale (quasi tutto il Pdl era assente), facendo terminare il Consiglio. Tra i motivi spiegati da Cirilli, il fatto che «nel regolamento il sorteggio è già previsto», ma vi sarebbero state tensioni per una mancata illustrazione del documento alle altre forze.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Nessun commento:
Posta un commento