Ci mancava pure il campo da golf. Per anni abbiamo sentito tutti i politici di ogni ordine e grado. Amministratori dal livello comunale, provinciale, regionale, nazionale parlare dell'agricoltura pontina di qualità. Progetti di riconoscimento della qualità dei prodotti agricoli e della qualità. Sono state investite ingenti risorse per la famosa Colossella. La pianura pontina nota in Italia e in molte parti del mondo per la produttività e la qualità delle colture. Famosa per la “terra redenta” che era diventata sinonimo di ricchezza, di qualità dell'agricoltura, della fertilità. Poi è arrivata la sciagurata conversione del terreno più fertile in industriale. Uno dopo l'altro calati dall'alto progetti incompatibili, centrali di ogni tipo e di inquinamento diffuso. Progetti di inceneritori che sono un insulto all'intelligenza, alla salute, all'economia, ai posti di lavoro. Spesso affidati a ditte che hanno 10 o 20 mila euro di capitale che propongono, con chissà quale provenienza, investimenti di 50 milioni o più di euro. Poi l'ancor più sciagurata conversione di oltre 200 ettari di fertile terreno alla produzione energetico, sottraendo produttività agricola, trasformando il panorama verde e multicolore tipico della nostra pianura con i pannelli fotovoltaici. Adesso addirittura l'offesa più grande a chi ha dato intelligenza, forza, salute, vita alla fertile pianura pontina: un campo da golf di decine di ettari ancora sottratti alla produzione agricole per il divertimento di pochi. Con grande spreco di acqua. Come se l'abbassamento delle falde non avesse già provocato abbastanza danni e preoccupazioni. Nessuno si preoccupa dell'arsenico dell'acqua, dell'acqua utilizzata per irrigare definita “marrognola” dal Consorzio di Bonifica e inadatta ad arrivare sul litorale di Terracina. Chi ha fatto la bonifica si starà rivoltando nella tomba, dopo l'eliminazione del vincolo dei poderi...
E' proprio vero che al peggio non c'è fine. Forse il tutto è dovuto alla mancanza in consiglio comunale, oltre agli esteti, agli ambientalisti anche dei rappresentanti del mondo agricolo che difendono l'agricoltura di qualità. Giorgio Libralato
Pontinia, approda in Consiglio la variante al Prg Latina Oggi 18 ottobre 2011
Il golf a Quartaccio
Il progetto per realizzare un campo nella frazione
Siamo abituati a parlare del piccolo quartiere alla periferia di Pontinia per eventi legati alla Chiesa, la scuola o per la sicurezza stradale.
Vedere all’ord ine del giorno del consiglio comunale che si terrà giovedì, la richiesta di una variante al Prg per un progetto di
campo da golf nelle campagne di Quartaccio, accende quantomeno la curiosità di tutti.
L’idea di realizzare questa struttura sportiva gira negli uffici comunali da circa due anni e, come confermato anche dall’assessore ai Lavori Pubblici stesso Franco Pedretti, «la proposta fu accolta in maniera positiva da tutto il consiglio comunale, comprese alcune personalità presenti nei banchi dell’opposizione». Un progetto che interesserà una vasta zona di Quartaccio, lato sinistro dell’Appia (direzione Terracina) e compresa tra la migliara 50 e la 51. Un campo da golf, naturalmente, non è ne un campo da calcio né una palestra. Non bastano due o tre ettari, ne servono molti di più. Gli addetti ai lavori parlano dell’interessamento di circa 45 ettari di terreno che da agricolo si trasformerà magicamente in una distesa di terreno verde, con green e buche numerate. Previsto anche il recupero di tutte quelle strutture fatiscenti, come capannoni e vecchie case, per poterle utilizzare come edifici utili all’accoglienza degli sportivi. Un campo da golf vuol dire una maggiore opportunità turistica, una differente gestione del territorio ed un’opportunità in più per la città di Pontinia.
Dall’altra parte, però, si va a perdere altro terreno agricolo. Oltre ai tanti progetti di fotovoltaico realizzati nelle campagne di Pontinia questo altro piano di lavoro cancellerà circa 45 ettari che da coltivabili diventeranno ad esclusivo utilizzo di sportivi e amanti del golf.
Una decisione che rientra nella politica di un governo: decidere da che parte far pendere la bilancia dei pro e dei contro. Di sicuro avere una distesa di verde così immensa a Quartacci o , a d u s o e consumo di una ristretta élite di sportivi genera curiosità.
Se il tutto dovesse realmente realizzarsi in futuro si parlerà di Quartaccio per i grandi tornei nazionali ed internazionali.
Riccardo A. Colabattista
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