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mercoledì 12 ottobre 2011
Pontinia, poderi, Mira Lanza, sep e rifiuti, la gente ne parla
Incontro quotidianamente architetti e ingegneri, al di fuori del comune di Pontinia. Tutti mi fanno i complimenti per l'iniziativa in favore della tutela dei poderi. Rappresenta il solito sentire comune di cui in tanti non parlano per diversi motivi. Siamo tutti d'accordo. Anzi ci sono diverse iniziative in favore dell'edilizia e urbanistica razionalista di cui poco si parla. Per esempio c'è anche chi ha fatto un concorso sull'edilizia razionalista coinvolgendo importanti professionisti del settore di cui poco si parla. A livello comunale, invece, tutto tace. Forse si potrebbero rompere equilibri incerti? Da un mese si possono presentare le DIA per il piano casa in zona agricola (quindi che potrebbero coinvolgere i poderi) e nessuno ne parla. Nemmeno l'opposizione consiliare che spesso vota all'unisono sulle questioni degli interessi e dei progetti. La Soprintendenza aveva posto delle condizioni. Compreso il censimento dei poderi. Tutta è rimasto nell'ombra. Mi chiedono, in altri comuni, sopratutto chi si occupa di amministrazione, se a Pontinia mi diano retta, se mi tengono in considerazione. Se mi avessero dato retta nei lavori pubblici, sulla gestione dell'acqua e dei rifiuti, sul risparmio, sulla gestione sana e virtuosa Pontinia non riempirebbe inutilmente tante pagine di cronaca e aule di tribunale. Intanto scoppia per l'ennesima volta l'emergenza rifiuti. L'ho scritto tante volte se dopo oltre 20 anni, se dopo l'evidenza, le denunce, le “scoperte” di tanti enti parliamo ancora di emergenza ci possono essere 2 risposte: incapacità o intenzione precisa di creare l'emergenza per arrivare a finanziamenti e progetti incompatibili. Di quelli che una persona con buon senso non accetterebbe mai. Né un amministratore che lavori per il bene comune. Uno dei quotidiani locali non parla del problema rifiuti. Per non far sapere di un problema che potrebbe far solamente dubitare dell'assessore all'ambiente che insieme a quello ai lavori pubblici non si può mettere in cattiva luce per nessun motivo. E che questo quotidiano non parli dei rifiuti è un segnale eloquente che il problema esiste ed è grave. Come si fa in certi luoghi non se ne parla così la questione non esiste. Sul fronte ex Mira Lanza invece gli operatori commerciali che incontro si dichiarano tutti contrari al mega centro commerciale. Ne parlano, ancora una volta, quelli degli altri comuni che seguono attentamente la vicenda. Quelli locali sono pure tutti contro ma te lo dicono nel segreto. Una persona invece mi ha detto chiaramente “non importa se la ditta proponente ha un capitale sociale di 20 mila euro e propone l'investimento di decine di milioni di euro. Non importa da dove e come vengono i soldi. L'importante che circolano e che facciano lavorare le imprese e le ditte. Nemmeno mi importa nemmeno se il centro apre e chiude, ma di generare economia così lavoriamo tutti”. Non sono rimasto sorpreso più di tanto. Per la maggioranza di noi i soldi non hanno padrone né odore. Riguardo al “tutti” ho molti dubbi viste le esperienze simili e certi metodi adottati. Forse, come nella favola, avremmo bisogno di un bambino che dichiari a voce alta che il re è nudo.
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