domenica 25 settembre 2011

Sabaudia, moria dei pesci, colpa di scarichi e fertilizzanti

"Il personale dell’Azienda Vallicola del Lago di Paola ha continuato l’opera di bonifica delle sponde del bacino dalla presenza di pesce morto. Si calcola che la perdita di prodotto ittico sia di circa due/tre tonnellate. Quello che spaventa, tuttavia, non è solo l’ennesimo dazio pagato dall’Azienda ittica in termini di produzione, quanto piuttosto il desolante panorama ambientale che si presenta sulle sponde che costeggiano la città di Sabaudia".

Lo scrive l'amministrarore unico dell'azienda Vallicola Andrea Bazuro.
"Il fenomeno non riguarda solo ed esclusivamente la ciclica e limitata moria di pesce che si verifica puntualmente nei mesi estivi, per via del surriscaldamento dell’acqua e della movimentazione del fondale, meccanismo in grado di creare sacche nel quale il pesce soffoca per mancanza di ossigeno. È sufficiente respirare i miasmi che salgono dallo specchio d’acqua di fronte alla città per capire che la moria di questi giorni ha anche altre cause, che ne hanno ampliato la portata distruttiva.
L’anno scorso, lo scrivente ha presentato una denuncia alla Procura e alle Autorità competenti, segnalando la presenza di 35 scarichi abusivi nel Lago di Paola, con tanto di fotografie e punto nautico per facilitarne l’individuazione. A tale denuncia nessuno ha dato seguito. Inoltre, la vecchia condotta che porta gli scarichi della città di Sabaudia fuori dal centro urbano attraversa proprio il fondale del Lago per ricongiungersi con le tubazioni del depuratore a mare. Occorre quindi verificare che non ci siano state perdite causate dalla vetustà dell’impianto.
La moria ha, inoltre, un chiaro collegamento con la preparazione dei campi e delle serre per le coltivazioni, che determina un afflusso incontrollato nel bacino di fertilizzanti e anticrittogamici. L’Ente Parco e l’ARPA stanno effettuando prelievi e campionamenti per verificare la portata di tali agenti inquinanti. Dall’analisi dei primi dati vengono purtroppo confermate, seppur preliminarmente, le ipotesi prospettate.
Per le ragioni sopra descritte, si invita il Primo Cittadino a vigilare e fare quanto possibile per reprimere le condotte abusive che hanno contribuito a produrre lo scempio ambientale di questi giorni. In particolare, si auspica il rispetto dell’ordinanza comunale che obbliga l’allaccio di tutti gli immobili e le strutture turistiche alle fognature circumlacuali.
Allo stesso tempo, si offre massima collaborazione al Sindaco Lucci per implementare insieme interventi di risanamento del Lago di Paola, che consentano l’adeguato dragaggio dei canali di collegamento con il mare, la previsione di strutture finalizzate all’ossigenazione artificiale del lago, il ripristino dell’afflusso di acqua dolce all’interno del bacino: sono queste le soluzioni a portata di mano che sin dal prossimo autunno dovranno essere poste in essere nell’ambito di un nuovo rapporto di intesa tra la Comunione Eredi Scalfati e l’Ente Comunale". www.dimmidipiu.it

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