Piano Casa Lazio, l'opposizione denuncia l'illegittimità
Dal Consigliere regionale e capogruppo dei Verdi sollecitazioni ai Ministri Galan e Prestigiacomo per impugnare la legge regionale
di Paola Mammarella
26/09/2011 - In vigore da circa un mese, il nuovo Piano Casa Lazio (http://www.edilportale.com/normativa/legge-regionale/2011/10/regione-lazio-modifiche-alla-legge-regionale-11-agosto-2009-n.-21-%28misure-straordinarie-per-il-settore_11843.html)
è già sotto accusa per illegittimità costituzionale. Il Consigliere regionale e capogruppo dei Verdi Angelo Bonelli ha inviato due lettere ai ministri dei Beni Culturali e dell'Ambiente per sottolineare aspetti controversi ed eventualmente procedere all’impugnativa del testo.
Nella lettera (http://www.casaportale.com/public/uploads/24063-pdf1.pdf)
al Ministro per i Beni Culturali Galan, Bonelli sottolinea la possibilità di intervenire nelle aree di interesse archeologico non vincolate con un provvedimento dell’Amministrazione competente. Se dopo l’accertamento emerge l’inesistenza di beni da tutelare, la realizzazione degli interventi non necessita di autorizzazione paesaggistica.
Per il capogruppo dei Verdi le disposizioni rappresentano un’invadenza delle competenze statali sulla tutela ambientale. Le ripetute deroghe ai Piani territoriali paesistici e al Piano territoriale paesistico regionale violerebbe a suo parere l’articolo 9 della Costituzione.
Le stesse considerazioni sono state espresse sulla possibilità di intervenire in deroga nei territori costieri e nelle aree caratterizzate da fiumi, foreste e montagne. Ambiti che, afferma Bonelli, sono tutelati dalle norme statali.
Sulla stessa falsariga la lettera inviata al Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, nella quale il capogruppo dei Verdi pone l’accento sugli interventi consentiti nelle zone B in regime di salvaguardia delle aree naturali protette e sulla realizzazione di impianti sportivi nelle zone A di salvaguardia, individuate come aree di interesse naturalistico, paesaggistico e culturale, con limitato grado di antropizzazione.
A detta di Bonelli, i contenuti sarebbero in contrasto col principio della tutela minima, previsto dalla Legge 394/1991, e violerebbero l’articolo 117 della Costituzione, sconfinando nella competenza dello Stato, dal momento che l’ambiente costituisce un ambito di interesse pubblico.
Anche se, conclude Bonelli, la Regione ha una competenza concorrente con lo Stato in materia di governo del territorio, le norme locali non possono derogare alle disposizioni statali.
I Ministri sono stati quindi invitati a effettuare le valutazioni del caso per poi eventualmente procedere all’impugnativa del nuovo Piano Casa.
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