Fukushima, materiali radioattivi in mare tre volte stime Tepco
Lo dicono ricercatori giapponesi
09 settembre, 15:55
Fukushima, materiali radioattivi in mare tre volte stime Tepco
Il materiale radioattivo finito in mare a seguito dell'incidente nucleare avvenuto sei mesi fa alla centrale nucleare di Fukushima, sarebbe tre volte superiore alle stime della Tepco (Tokyo Elecrtic Power Co), la società che gestisce l'impianto, secondo quanto indicato da ricercatori giapponesi.
Secondo la Tepco, fra il 21 marzo e il 30 aprile scorsi, sarebbero finiti nell'Oceano Pacifico 4.720 trilioni di becquerel di cesium-137 e di iodio-131, mentre secondo ricercatori dell'Agenzia giapponese per l'energia atomica (Jaea) sarebbero stati 15.000 trilioni di becquerel. Il governo giapponese ha vietato il consumo di alimenti contenenti più di 500 bequerel di materiale radioattivo per chilogrammo. Secondo gli esperti, la differenza nelle stime potrebbe dipendere dal fatto che la Jaea, a differenza della Tepco, ha misurato anche il materiale radioattivo trasportato dall'aria finito in mare in aggiunta a quello dell'acqua contaminata proveniente dall'impianto.
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