DON GALLO: “Aveva ragione Veronica: sta male” Il Fatto 18 settembre 2011
Aveva ragione Veronica: è un uomo malato. E da uomo di Chiesa mi sento molto vicino a una persona con dei gravi problemi”.
Nessun sarcasmo. Tantomeno battuta. Ma una riflessione, basilare, da chi è abituato, come Don Gallo, ad avere rapporti con i bisognosi.
“Vede, se è vero quello che ha raccontato il Fatto – prosegue – sull’utilizzo del crocifisso come strumento erotico, allora siamo alla vera patologia. La sua è un’ossessione che andrebbe curata con uno psicologo. Mi offro di prenderlo nella mia comunità, stia un po’con noi. Eppoi mi rivolgo alla corte che lo circonda. Immobili. Zitti.
Nessuno parla davanti a un dramma umano, così come tace la stessa Chiesa, più preoccupata a parlare di fine vita e di embrioni”. Le stesse domande, poi, le abbiamo rivolte al direttore di Av v e n i re, Marco Tarquinio: era impegnato in un viaggio. Mentre da Radio Vaticana ci hanno risposto: “A noi non interessano queste cose. Cosa? No, no, non rispondiamo a tali domande. Siamo impegnati a seguire il viaggio del Papa in Germania, e ci interessa solo questo”.
Differente la reazione di Beppe Del Colle, storico editorialista di Famiglia Cristiana : “Se quello che Il Fatto ha scritto sull'uso del crocifisso da parte di Berlusconi è vero, mi vengono i brividi al solo pensarci. La vera tragedia italiana in questo momento, dal punto di vista politico, è che ogni giorno decine, centinaia di pagine dei quotidiani riportano indiscrezioni sui comportamenti intimi del Cavaliere, del tutto scandalosi, ma nella maggioranza governativa – come forse ancora in buona parte dell'opinione pubblica – l'inerzia etica è impressionante, anche, purtroppo, da parte di quanti, in essa, sono e si professano cattolici. La Chiesa in quanto tale, cioè in quanto Stato, non può farci nulla, come non possono farci nulla gli altri Stati, a cominciare dalla Germania, dove in altri secoli battute come quella attribuita a Berlusconi su Angela Merkel avrebbero provocato rappresaglie anche armate, addirittura una guerra. Meno male che oggi c'è l'Ue”.
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