Dalle notizie riportate sui giornali oggi nella cronaca di Pontinia, a proposito dei poderi e della commissione trasparenza, se possibile, aumenta la confusione. Veniamo ai fatti: le 2 delibere di consiglio comunale, la numero 5 e la numero 49, entrambe del 2011, cancellano i vincoli dell'articolo 26 (non 6 come riportato erroneamente sui giornali) sui poderi. La legge sul piano casa della regione Lazio (la numero 10 del 2011 che modifica la legge analoga n. 21 del 2009) non comprende la realizzazione dei poderi in quanto vincola solo i fabbricati costruiti prima del 1930 (tutti e non solo quelli non modificati come erroneamente riporta l'articolo). Per estendere il vincolo anche ai fabbricati costruiti dopo il 1930 occorre una delibera del consiglio comunale apposita che non esiste. Quindi, non è vero, come riporta male l'articolo, che i poderi sono stati non vincolati per un breve periodo (dalla delibera n. 49/2011 del consiglio comunale alla pubblicazione della legge regionale n. 10/2011). Anzi addirittura già da domani (15 settembre) è possibile presentare la DIA per la modifica degli stessi poderi. E il comune di Pontinia, fino all'adozione di tale delibera, non può sospendere i lavori. A meno di non invocare la nota in materia della Soprintendenza che, di fatto, sospende le errate delibere del consiglio comunale n. 5 e 49 del 2011. Oppure sperare nell'applicazione del Decreto Urbani (DECRETO LEGISLATIVO 22 gennaio 2004, n. 42 recante il "Codice dei beni culturali e del paesaggio" ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137 - (Gazzetta Ufficiale 24 febbraio 2004, n. 45). (che al 1. comma dell'articolo 12 prevede: Verifica dell’interesse culturale
1. Le cose immobili e mobili indicate all’articolo 10, comma 1, che siano opera di autore non più vivente e la cui esecuzione risalga ad oltre cinquanta anni, sono sottoposte alle disposizioni della presente Parte fino a quando non sia stata effettuata la verifica di cui al comma 2.
(comma così modificato dall'articolo 2 del d.lgs. n. 156 del 2006).
Un altro aspetto desta curiosità: il presidente della commissione alla trasparenza era presente (stando alle delibere stesse) ad entrambe le delibere che sono state approvate all'unanimità, quindi anche con il suo voto. Come mai oggi chiede informazioni e approfondimenti e non lo ha fatto in sede di approvazione delle delibere?
Da ultimo una domanda che sembra ignorata in qualche passaggio degli articoli:
la Soprintendenza, così come abbiamo fatto noi cittadini e associazioni con una apposita istanza presentata da qualche settimana e come avevamo chiesto su vari comunicati, ha richiesto il censimento dei poderi (così come prevede per esempio anche il PTPR della Regione Lazio), questo censimento non sarà più fatto? Allora vuol dire che questi vincoli (semmai il comune di Pontinia intende riproporli) non esistono, sono nulli. Forse se non riesce a fare “trasparenza” sarebbe almeno il caso di fare chiarezza. E se non ci riusciamo su un aspetto così semplice come quello dei poderi ….
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