Alessandro Bratti
COMMENTI. La Prestigiacomo, che disastro. E' giunta l’ora che si faccia da parte.
Il Ministro Prestigiacomo si avvia a conquistare il titolo di peggior Ministro dell’Ambiente. Unica attenuante è che l’attuale governo Berlusconi è stato forse il Governo meno attento al tema ambientale, non sapendone cogliere le opportunità anche rispetto alla crisi profonda che stiamo vivendo. Una società che tende a bruciare i tempi e che ci fa sembrare vecchie di anni situazioni capitate qualche settimana indietro, un mondo dei media che sempre di più si concentra sul fatto eclatante, non possono edulcorare i clamorosi insuccessi e le tante promesse mancate del Ministro dell’Ambiente.
Vorrei brevemente ricordarne alcune iniziando cronologicamente da uno dei primi capolavori.
Parlo dello smantellamento dell’Agenzia dell’Ambiente APAT. Con l’obiettivo di creare un Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale, senza soldi e gettando nel caos un sistema, quello delle Agenzie, sicuramente da migliorare ma non da distruggere. E invece il Ministro riesce a commissariare l’Agenzia nazionale, distribuire un pò di incarichi e infine disfare senza ricostruire.
Poi arriva la smania irresistibile di diventare il primo Ministro dell’Ambiente in Europa a proporre una vera rivoluzione energetica per il ventunesimo secolo. Non stiamo parlando delle rinnovabili, lasciate in un dimenticatoio, bensì del nucleare. In giro insieme ad Enel per dar gambe al protocollo con EDF in Francia, fino a cambiare idea nel giro di 24 ore dopo il disastro di Fukushima: noto “il fuori onda” in prossimità delle elezioni amministrative dove il Ministro in un’accesa discussione sosteneva di non voler perdere le elezioni per il nucleare e quindi che era il caso di abbandonare questa pericolosa idea.
Ma una grande battaglia si accingeva a combattere la Prestigiacomo: quella della legalità ambientale, contro le ecomafie. Dapprima inventandosi protocolli, con il Procuratore Grasso, del tutto inutili e propagandistici, poi “sponsorizzando” una pubblicazione sui reati ambientali in Italia coinvolgendo in maniera maldestra le forze dell’ordine che si occupano di illeciti ambientali, con dati assolutamente incomprensibili sbagliati e che spero sia stata divulgata il meno possibile per non alimentare il discredito nei confronti del Ministero.
E infine la realizzazione del piano della Tracciabilità dei rifiuti, progetto ideato da Pecoraro Scanio ma che Lei, concretamente, attraverso il fido capo di gabinetto Pelaggi avrebbe attivato, unico caso nel mondo. Finalmente le ecomafie sarebbero state annientate e le imprese sollevate da tenere complicati registri di carico e scarico: una chiavetta usb e via…
Il risultato è stato fantastico. Dopo sei, sette decreti, rinvii continui e deroghe a ripetizione, scatta un’indagine giudiziaria sulle modalità dell’assegnazione per le dotazioni informatiche e, per evitare altri guai, dopo che centinaia di imprese già si sono dotate della strumentazione necessaria e hanno abbandonato l’attuale sistema cartaceo, spendendo fior di quattrini, nella manovra finanziaria attuale il SISTRI, questo è l’acronimo del sistema di tracciabilità, viene cancellato. Un vero capolavoro di inettitudine!!
E che dire dei rifiuti in Campania. Qui insieme a Bertolaso per qualche mese ci hanno raccontato che tutto era risolto: piani su piani puntualmente disattesi, finanziamenti mai erogati, impianti mal costruiti, cifre snocciolate per dimostrare la grande efficienza del Governo. Addirittura in un recente question time sempre l’attento Ministro si sbilancia: in Campania oltre al 40% di raccolta differenziata. Poi la crisi si fa forte e il Ministro fa approvare un inutile Decreto al Consiglio dei Ministri, si presenta in aula alla Camera decisa di non arretrare di un passo e invece che fa? Lo ritira, perché la sua maggioranza e i suoi colleghi del Governo le fanno capire, durante le votazioni di una mozione sempre sui rifiuti campani, che avrebbero votato contro. Un vero pasticcio, uno dei tanti !!
Ma non è finita qui perché a questo punto il Ministro Prestigiacomo almeno una battaglia l’ha vinta: è riuscita a spuntare sui fondi FAS e, con accordi con le Regioni, i finanziamenti necessari per affrontare il dissesto idrogeologico: un miliardo di euro. Purtroppo diventano novecento milioni perché cento milioni vengono tolti per altro e poi la degna conclusione: centinaia di progetti partono in tutte le regioni e che succede? Con l’attuale manovra scompaiono anche questi finanziamenti. Una vera debacle.
A questo punto volendo anche seguire le preziose indicazioni del Capo dello Stato di un invito a collaborare con il Governo da parte delle opposizioni mi chiedo: con chi bisogna collaborare?
E dopo queste dimostrazioni continue di inaffidabilità e poca credibilità non sarebbe giunto il momento che il Ministro all’Ambiente si facesse da parte?
Capogruppo Pd in Commissione ecomafie
http://www.terranews.it/news/2011/08/%C2%AB-favore-cacciate-la-prestigiacomo%C2%BB
Nessun commento:
Posta un commento