Ecco il documento che mette nero su bianco la vera volontà del centrodestra rispetto ai rifiuti e che si aggiunge all’improvviso rallentamento sull’iter del Piano Rifiuti in Regione avvenuto qualche giorno fa in Commissione ambiente dove il Presidente Carlino e l'Assessore Di Paolo hanno comunicato che del Piano Rifiuti del Lazio se ne riparlerà, forse, a settembre. È ovvio che la recente dichiarazione di stato d'emergenza approvata dal Consiglio dei ministri e la prossima nomina del "Commissario per l'individuazione del sito per la collocazione dei rifiuti per l'area romana visto l'obbligo di chiusura della discarica di Malagrotta" ha, nonostante ciò che sostiene la Polverini, scaricato di fatto la responsabilità della Giunta sulla questione rifiuti che a questo punto può 'prendersela comoda', visto che non sarà più responsabile della questione.
Ma è altrettanto ovvio, dal documento che pubblichiamo che in questi mesi la Giunta non ha perseguito una soluzione virtuosa e moderna al problema rifiuti. Il documento di analisi preliminare di individuazione delle aree idonee ad ospitare discariche nella provincia di Roma è chiarissimo. I sette siti individuati, infatti, non sono delle minidiscariche come le ha definite la Presidente Polverini , ma dei mostri da 47 a 175 ettari . Delle vere e proprie Malagrotta 2.0 visto che l’originale ha un’estensione di 160 ettari . È chiaro quindi che nel Lazio il centrodestra sta cercando una “soluzione” al problema rifiuti per i prossimi 10/15 anni utilizzando le discariche in spregio alle direttive europee e senza interpellare i cittadini visto che non è stata nemmeno pianificata alcuna attività di Valutazione strategica ambientale.
Dalle pagine dell’analisi, inoltre emergono una serie di criticità che, guarda caso, sono le stesse identificate dai comitati dei cittadini nella loro azione d’opposizione al piano di trasformazione di Roma in “monnezza city” fondata sul tal quale e sull’indifferenziato. Oggi, noi Verdi, pubblichiamo questo documento, che riteniamo debba essere pubblico, affinché tutti i cittadini del Lazio possano analizzarlo, farlo proprio e usarlo nella lotta contro questa gestione dei rifiuti che ci porta all’emergenza, ci allontana dall’Europa e vuole consegnare la Capitale per i prossimi trenta anni ai monopolisti della spazzatura che vedono come il fumo negli occhi la raccolta differenziata, il riciclo e il riuso poiché sulle discariche e sugli inceneritori hanno fondato le loro fortune milionarie, a discapito della salute dei cittadini.
http://www.verdilazio.it/images/stories/discariche/Regione_Lazio_INDIVIDUAZIONE_AREE_NUOVE_DISCARICHE_parte1.pdf
http://www.verdilazio.it/images/stories/discariche/Regione_Lazio_INDIVIDUAZIONE_AREE_NUOVE_DISCARICHE_parte2.pdf
http://www.verdilazio.it/images/stories/discariche/Regione_Lazio_INDIVIDUAZIONE_AREE_NUOVE_DISCARICHE_parte3.pdf
http://www.verdilazio.it/images/stories/discariche/Regione_Lazio_INDIVIDUAZIONE_AREE_NUOVE_DISCARICHE_parte4.pdf
Nando Bonessio,
Presidente dei Verdi del Lazio
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