domenica 7 agosto 2011

dalla provincia di Latina se ne vanno pure le aziende fotovoltaiche

Fotovoltaico il tempo di rilascio delle autorizzazioni è troppo lento
Imprese pronte ad andarsene
Domenica 07 Agosto 2011|Edizione: LATINA|Pagina 39 Il Messaggero
di ANDREA APRUZZESE

Abbandono del territorio pontino da parte di aziende del nord Italia, chiusura di imprese locali, apertura di contenziosi nei confronti della Provincia di Latina, il tutto, a causa dei ritardi burocratici che potrebbero portare a non rispettare i termini di legge per il rilascio delle autorizzazioni per gli impianti fotovoltaici, competenza dell’ente di via Costa.
Sono i rischi delineati nel documento consegnato due giorni fa al presidente della Provincia, Armando Cusani, da parte di Federlazio Latina, in cui i vertici dell’associazione di categoria sottolineano come «la provincia rischia di perdere importanti investimenti da parte di aziende locali e provenienti dal settentrione, operanti nel settore del fotovoltaico e dell’energia». Un problema già evidenziato a giugno, quando in seno a Federlazio si formò la categoria delle aziende di un settore che, evidenziano da piazza del Mercato, «va in controtendenza e continua ad investire anche grandi cifre, e che in provincia trova clima e conformazione tali da far decidere a numerosi imprenditori di altre regioni di venire a investire sul nostro territorio, rivolgendosi ad aziende locali per la realizzazione degli impianti». Le stesse aziende che, arrivando in Federlazio, «avevano messo sul tavolo una serie di problematiche legate al rilascio delle autorizzazioni da parte della Provincia, legate in particolare al grande carico di lavoro che si trova a sostenere l’ufficio Ambiente che, da parte sua, lavora con un organico non sufficiente».
Per approfondire la questione, il 13 giugno in Federlazio si è tenuto il confronto tra trenta imprese, la dirigente del settore Ambiente della Provincia, Nicoletta Valle, e l’assessore alle Attività produttive, Silvio D’Arco. Da quella riunione è scaturito il documento consegnato a Cusani, in cui si sottolinea come «il problema emerso, legato alla carenza di organico, non consente all’ufficio di ottemperare, nei tempi previsti dalla legge (90 giorni) al rilascio delle necessarie autorizzazioni». Circostanza che, secondo il presidente e il direttore di Federlazio, Michele Fantasia e Saverio Motolese, «se non viene risolta nel più breve tempo possibile, potrebbe portare all’abbandono da parte delle aziende del nord, alla chiusura di quelle locali e ai ricorsi nei confronti della Provincia per non avere rispettato i termini di legge. Il presidente Cusani ha spiegato di essere a conoscenza del problema e di essere già al lavoro per trovare figure professionali adeguate, ma soprattutto per trovare il modo di inserirle nell’organico dell’amministrazione che, essendo un ente pubblico, deve seguire regole precise per le assunzioni».
«Siamo certi – osserva Fantasia – che la Provincia, nella persona del presidente, si adopererà per risolvere la questione». «Federlazio – conclude Motolese – veglierà sulla vicenda e richiederà un altro incontro a settembre con i vertici della Provincia per assicurarsi che il problema si stia risolvendo».
RIPRODUZIONE RISERVATA

Nessun commento:

Posta un commento