Sul lago di Paola nel centro di Sabaudia, all’interno del Parco Nazionale del Circeo c’è l’ultrasecolare contesa sulla proprietà se è pubblica o privata della Fondazione degli eredi Scalfati. Ma anche tra gli stessi eredi sulla gestione. Se è normale che tra i privati vi possa essere diversa opinione sulle opportunità di sfruttamento commerciale o produttivo di un bene questo non è comprensibile tra gli enti pubblici che dovrebbero sempre avere il bene comune come ispiratore. Invece, stranamente, la Provincia di Latina ha spinto nel recente passato affinché venissero ospitati i cantieri navali di una nota azienda entrata in crisi, che ha altri cantieri navali. Addirittura per la modifica del canale di accesso al mare per fare arrivare i mega yacht direttamente navigando. Nel passato si è assistito alla deturpazione delle sponde e delle rive del mare utilizzando imponenti strutture per il varo di queste barche di lusso. Anche il comune di Sabaudia ha tentato nel passato di rendere navigabile il mare di Paola. Contro questo tipo di sfruttamento si sono schierati la Regione Lazio, l’Ente Parco del Circeo e il Ministero dell’ambiente, tanto che il presidente della Provincia ha chiesto addirittura, per questo motivo, la sostituzione della Prestigiacomo. Il 1306/09 il comune di Sabaudia autorizzava la navigabilità a motore del Lago con un’ordinanza annullata dal Prefetto di Latina. Con la delibera di Giunta comunale n. 89 del 6 luglio scorso, avente ad oggetto, “Valorizzazione dell’offerta turistica – Sperimentazione transito sulle acque lacustri”, l’amministrazione di Sabaudia ha per la stagione estiva sino al 30.09.2011: consentirà il transito delle imbarcazioni all’interno delle acque lacustri. Da anni è in discussione il regolamento relativo alla gestione del Lago che non è ancora stato approvato. Il contenzioso è stato spesso sottoposto all’attenzione dei vari Tribunali. Il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche in data 5 maggio 2010 (pubblicata 8/3/2011) ha emesso la propria sentenza respingendo il ricorso del Comune e dando ragione all’Ente Parco in merito al divieto di navigazione.
Sul lago di Paola però è imposto il divieto della navigazione a motore è imposto dall’art. 28 del P.T.P. n. 13 emanato con D.G.R. del 30 luglio 1999, n. 4484. Lo stesso Parco è sottoposto all’osservanza del divieto di navigazione a motore. L’art. 11, comma 3 della legge quadro sulle aree protette n. 394/1991 non prevede il divieto della navigazione a motore nel lago di Paola, ma un più generale divieto per “le attività e le opere che possono compromettere la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali tutelati con particolare riguardo alla flora e alla fauna protette e ai rispettivi habitat”. Quindi il Parco può prevedere anche il divieto di navigazione a motore con il suo Regolamento del Parco, approvato dal Ministro dell’Ambiente, previo parere degli enti locali interessati, ma, visto che il divieto di navigazione a motore è stato già imposto dall’art. 28 del P.T.P. n. 13 emanato nell’anno 1999.
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