Pontinia (LT) dall'ambiente, alla difesa dei diritti civili e sociali, dalla politica alla tecnica. Si riportano stralciriportandone autori. Nota: qualora si ritenga la pubblicazione (o i commenti) siano lesivi o notizie superate si prega di comunicarlo con mail giorgio.libralato@gmail.com e saranno rimossi. Oppure allo stesso modo si può esercitare il diritto di replica. Qualora si ritenga che una pubblicazione o parte di essa ledano i diritti di copyright o di autore saranno rimossi
domenica 26 giugno 2011
Pontinia, la strage delle fasce frangivento
Chi conosce la pianura pontina sa riconoscere l'importanza e la valenza ambientale, idrogeologica della fascia frangivento, le file di alberi adiacenti alle strade quasi sempre di eucaliptus. Eppure l'azione devastante ha ridotto quantità e presenza di questa presenza fondamentale e caratteristica del nostro territorio. Questo aumento l'effetto grave degli eventi atmosferici estremi. I fatti devastanti contro le fasce frangivento riprendono particolarmente con la bella stagione, come tante malattie patologiche. Così per i piromani e gli inquinatori o gli speculatori. Il tutto sembra avvenire nell'indifferenza degli enti e degli amministratori che se amassero il proprio territorio, se ne volessero uno sviluppo corretto e armonico li dovrebbero tutelare. Eppure i roghi, come le malattie, avvengono sempre sugli stessi luoghi, fasce frangivento. La “stranezza” è che questi fuochi “spontanei” oltre ad avvenire puntualmente ogni anno sullo stesso posto non danneggiano le colture e i lotti limitrofi. Una specie di “miracolo”: le fiamme aggrediscono solo gli alberi (molti muoiono e, altra stranezza, nessuno provvede a sostituirli con nuove piante) e mai i lotti adiacenti. Il “fuoco intelligente”. Ne volete una prova? Guardate le immagini scattate oggi su alcune strade: Migliara 47, via della Striscia, via Lungobotte, via Migliara 51 http://pontiniaecologia.blogspot.com/2011/06/pontinia-le-fasce-frangivento-bruciate.html. E' chiaro che nessun amministratore abita o percorre queste strade, né gli enti che dovrebbero controllarle. Giorgio Libralato
Nessun commento:
Posta un commento