La centrale a biomasse di Bando d'Argenta, entrata in funzione nel 2003, veniva presa ad esempio tanto che qualche genio aveva pensato di riproporre questo impianto malsano anche a Pontinia. Difatti veniva chiusa tra il 5 dicembre 2006, questa la NOTIZIA BATTUTA DALL’ANSA ORE 11.07:
Chiusa centrale elettrica a Ferrara, Indagati vertici società di gestione
La centrale elettrica -ufficialmente funzionante a biomasse- di Bando d’Argenta, nel Ferrarese, è stata sequestrata dal Noe dei carabinieri di Bologna al termine di accertamenti che avrebbero evidenziato macroscopiche irregolarità nella gestione dell’impianto. Nel mirino, soprattutto, la natura delle biomasse utilizzate. Indagati i vertici della società di gestione dell’impianto e i responsabili tecnici della gestione della centrale.
Seguiranno il processo e la conferma delle posizioni irregolari e dei reati commessi.
Poi sarà la volta di altre inchieste, altri arresti, altre centrali a biomasse.
Qualche buontempone ne aveva fatto dei servizi come solo un addetto stampa ben pagato sa fare.
Ci penserà uno dei progettisti a svelare in un convegno della confindustria a svelare l'arcano. La filiera corta non esiste. Non c'è nessun vantaggio nè per gli agricoltori locali nè per l'azienda a utilizzare biomasse del posto. Conviene prenderle dal Sud America.
Seguiranno altre indagini, altri arresti come per il pellet radioattivo proveniente da Chernobyl. Chissà come mai era così conveniente e costava così poco.
Poi la deforestazione (dall'Africa e dall'Asia, oltre che dal Sud America svelato dagli stessi progettisti) illegale.
Illegale che alla luce del sole, senza che nessuno avesse alcunchè da dire, una delle centrali a biomasse proposta a Pontinia prevedeva addirittura l'uso dell'olio di palma (sempre proveniente dalla deforestazione illegale).
Oggi nuovo arresto il patron di Riso Scotti, come si legge nella nota che segue.
Che strano nessuno avrebbe mai pensato che al posto delle biomasse bruciavano vari tipi di rifiuti....
Quei geni della provincia di Latina vogliono promuovere altre centrali a biomasse, dopo le 4 già approvate ben oltre la capacità dichiarata compatibile nel loro piano energetico provinciale.
E per 3 di queste centrali non è previsto nessun posto di lavoro.
Ma vengono pagati per queste genialità o gli vengono gratis?
Pontinia Ecologia e Territorio 7 giugno 2011 Giorgio Libralato
http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/articoli/ContentItem-29141be9-68f6-4a35-8798-02a12ca8e117.html
TRAFFICO ILLECITO RIFIUTI, ARRESTATO IL PATRON DI RISO SCOTTI
L'inchiesta riguarda l'inceneritore di Pavia. Angelo Dario Scotti, presidente e ad del gruppo Riso Scotti è agli arresti domiciliari. In manette anche tre funzionari pubblici del Gse (Gestore servizi energetici).
Angelo Dario Scotti
MILANO - Angelo Dario Scotti, presidente e amministratore delegato del gruppo industriale Riso Scotti è da questa mattina agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta su un traffico illecito di rifiuti.. La Guardia forestale e la Dia, su ordine della procura di Milano, hanno dato il via questa mattina a un blitz che ha fatto scattare le manette ai polsi anche a tre funzionari del Gse (Gestore servizi energetici), la società pubblica che ha il compito di gestire gli incentivi per la produzione di elettricità da fonti rinnovabili.
Al centro dello scandalo, la centrale elettrica della Scotti a Pavia, dove secondo l'accusa al posto delle biomasse venivano bruciati rifiuti di vario tipo, alcuni dei quali classificati come pericolosi. L'operazione di oggi è la seconda tranche di un'indagine partita nell'autunno scorso, che già aveva coinvolto dirigenti e amministratori della Scotti e titolari dei laboratori di analisi a Pavia.
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