lunedì 27 giugno 2011

carta costitutiva dei beni comuni

CARTA COSTITUTIVA DEI BENI COMUNI

Prefazione

L'istituzione di beni comuni, l'uso collettivo in base a regole condivise è stato uno dei motivi della lunga vita delle società contadine che per millenni, in tutto il Mondo, hanno utilizzato le risorse del territorio con equilibrio, con modalità che oggi definiremmo sostenibili. L'identificazione di spazi comuni ( le comunaglie), dove poter pascolare gli animali e raccogliere la legna, le regole per un uso plurimo delle acque e per mettere a disposizione dei meno abbienti gli avanzi dei raccolti ( la spigolatura), il lavoro collettivo per sistemare i sentieri, pulire i boschi, produrre il formaggio sono state scelte fondamentali per un un equilibrato e duraturo governo del territorio.

Oggi è divitale importanza per l'intera umanità riappropiarci, in chiave moderna di quelle regole.



CARTA DEI BENI COMUNI PER ATTRAVERSARE INDENNI IL TERZO MILLENNIO



1) Sono dichiarati beni comuni: l'aria, l'acqua, i mari, le coste, le foreste, il Sole, la salute.

2) E' un diritto inalienabile di tutti i cittadini avere libero accesso al Sole e poterlo utilizzare per i prorpi usi energetici.

3) Beni a disposizione di tutta l'umanità sono tutti i materiali avanzati al loro uso primario: leggi, norme, usanze devono garantirene il riuso e il riciclo

4) Regole, norme, comportamenti individuali e collettivi sono predisposti per garantire nel tempo la disponibilità la qualità e l'uso a tutti i viventi dei beni comuni nella quantità necessaria a soddisfare in modo equo tutti i bisogni

5) Sono dichiarati beni comuni, anche i monumenti, i paesaggi agrari ed urbani, i parchi, tutto il patrimonio culturale prodotto dalle generazioni passate, la memoria storica.

6) Sarà cura delle generazioni presenti, conoscerli, riconoscerli, rispettarli, conservarli al meglio, affinche anche le generazioni future possano conoscerle, riconoscerle, rispettarle, preservarle.

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