Secondo alcune anticipazioni di stampa la destra a Pontinia metterà nel suo programma elettorale la realizzazione delle centrali a biomasse (15 posti di lavoro, diossina, benzene, inquinanti vari, tanti cancerogeni tra cui benzo(a)pirene) e a turbogas (altri 15 posti di lavoro in cambio di nanoparticelle, emissioni malattie cardiache). Il centro sinistra invece proporrà l'energia naturale e rinnovabile: impianti fotovoltaici sulla copertura dei fabbricati che produrrà più corrente della centrale a biomasse, darà tanta corrente quanta ne serve all'intero comune e sopratutto un centinaio di posti di lavoro contro i 30. Poi i benefici (incentivi, finanziamenti) delle centrali a turbogas (azienda multinazionale) e a biomasse (azienda di Milano) andranno molto lontano da Pontinia. Quelli dell'energia rinnovabile ai cittadini e alle famiglie di Pontinia. I cittadini elettori cosa sceglieranno? che soldi e finanziamenti vadano alle aziende forestiere o ai cittadini di Pontinia? Sceglieranno l'energia naturale e rinnovabile, quindi il progresso, oppure l'inquinamento e le malattie e tecnologie superate? Intanto alla centrale di Termoli simile a quella progettata a Mazzocchio, viene negato il rinnovo dell'autorizzazione sulla base di accertamenti ambientali condotti dall'Arpa Molise sugli scarichi del Cosib con la centrale termoelettrica non in esercizio.''La centrale termoelettrica - ha detto il presidente della provincia, Nicola D'Ascanio - rilascia nella rete fognante consortile reflui contenenti quantita' significative di cloruri e solfati che, se non opportunamente trattati dall'impianto di depurazione consortile e, quindi, ricondotti ai limiti previsti per lo scarico dei reflui in acque superficiali, non garantiscono appieno la salvaguardia e la tutela del corpo idrico recettore e delle specie ittiche e faunistiche viventi nello stesso e sulle sue sponde''.
Giorgio Libralato
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Negato rinnovo Turbogas Termoli
Non garantita tutela specie ittiche e faunistiche
23 marzo, 19:28
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Centrale Turbogas
ROMA - Il rinnovo dell'autorizzazione alla Turbogas di Termoli di produrre energia per i prossimi 3 anni e' stata decisa sulla base di accertamenti ambientali condotti dall'Arpa Molise sugli scarichi del Cosib con la centrale termoelettrica non in esercizio. Lo afferma la Provincia di Campobasso ribadendo il proprio ''no'' al prosieguo dell'attivita', come aveva annunciato in sede di conferenza di servizi a Roma.
''La centrale termoelettrica - ha detto il presidente della provincia, Nicola D'Ascanio - rilascia nella rete fognante consortile reflui contenenti quantita' significative di cloruri e solfati che, se non opportunamente trattati dall'impianto di depurazione consortile e, quindi, ricondotti ai limiti previsti per lo scarico dei reflui in acque superficiali, non garantiscono appieno la salvaguardia e la tutela del corpo idrico recettore e delle specie ittiche e faunistiche viventi nello stesso e sulle sue sponde''.
La Provincia sottolinea di aver gia' richiesto piu' volte i risultati delle analisi ambientali svolte dall'Arpa Molise sugli scarichi del Cosib di Termoli con la centrale in funzione ed e' in attesa degli esiti, non ancora pervenuti al fine di poter esercitare concretamente le funzioni di tutela ambientale ad essa demandate dalla legge.
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