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giovedì 10 marzo 2011
Pontinia, turbogas avanti nel merito al TAR
sempre più lontano il traguardo degli impianti incompatibili con la pianura pontina (centrali a turbogas e a biomasse progettate nel nucleo industriale di Mazzocchio – Pontinia). Mentre non si hanno più notizie del progetto della centrale a biomasse (dopo il parere negativo dal punto di vista sanitario del sindaco e dopo che il progetto è stato trasmesso dalla Provincia alla segreteria della presidenza del consiglio dei ministri e da questa alla Regione Lazio) bocciato pure dal TAR di Latina, anche il progetto della turbogas è fermo da 2 anni. Non si sblocca in alcun modo la questione del rischio di incidenti rilevanti. Né è stata mai data alcuna spiegazione o rassicurazione in merito agli indubbi problemi del gasdotto (ammesso che non si vogliano procurare incidenti in materia accaduti un po' ovunque negli ultimi anni con decine di morti). Quella, invece, sull'elettrodotto ha fatto arrossire i geologi per la mancanza di risposte sostenibili. Dopo la bocciatura del RIR del comune di Pontinia (la delibera di programmazione territoriale e urbanistica per prevenire il rischio di incidente rilevante, RIR appunto) da parte del TAR e del Consiglio di Stato la stessa è stata riapprovata venerdì dal consiglio comunale di Pontinia recependo tutti i suggerimenti (di metodo, perchè sul merito il TAR prima e il consiglio di stato poi, avevano già dato ragione al comune di Pontinia) delle stesse sentenze. Resta da vedere se la società proponente la centrale a turbogas ha ancora interesse a riproporre lo stesso progetto oppure se, come vorrebbe la logica, si adeguerà al desiderio e alla programmazione territoriale, urbanistica locale. In altre parole se deciderà di essere dalla parte dei cittadini anziché contro. Magari proponendo, come ha fatto in tante altre realtà nel Lazio e in Italia (e non si capisce il perchè invece finora aveva pensato di punire i cittadini della provincia di Latina e Pontinia in particolare) con impianti fotovoltaici. Magari proprio sulle coperture dei fabbricati di proprietà del comune, le scuole, l'impianto di illuminazione pubblico. Una volta gli imprenditori illuminati erano per il progresso e il benessere.
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