venerdì sera il consiglio comunale di Pontinia ha approvato tutti i punti all'odg, quindi anche la questione RIR, la programmazione territoriale e urbanistica prevista dal D.Lgs. 334/1999 (la direttiva Seveso per gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante R.I.R.) e dal relativo decreto del 2001 di attuazione della stessa Direttiva. In pratica nei comuni, come quello di Pontinia dove insistono, nello stesso nucleo industriale di Mazzocchio 2 insediamenti a rischio di incidente rilevante, la Sud Gas spa e la Nuova Oter srl, gli stessi comuni devono approvare la variante urbanistica al fine di ridurre la possibilità di accadimento degli incidenti rilevanti, eventuale effetto domino tra gli stessi. La variante in pratica vieta solo gli impianti nucleari e l'uso dell'energia nucleare a qualsiasi titolo. E forse il comune di Pontinia è uno dei pochi in Italia ad avere un regolamento ed una programmazione urbanistica che vietino le centrale nucleari. Sono ammesse, quindi, tutte le altri aziende e attività, comprese, quindi, tutti i tipi di centrali elettriche, turbogas e biomasse comprese. Per gli stabilimenti non soggetti al controllo antincendio non cambia nulla. Per le attività soggette al controllo
antincendio queste si devono attenere alle prescrizioni della normativa antincendio e al parere dei Vigili del Fuoco. Tutte le aziende e gli impianti compresi nell'elenco della Direttiva Seveso (quindi anche le centrali a biomasse e a turbogas) dovranno dimostrare con una valutazione del rischio e con il rapporto di sicurezza che queste non creino aggravio di rischio rispetto alle aziende esistenti.
In particolare per la Sud Gas e la Nuova Oter. La regolamentazione vale per un raggio di 2 km dall'azienda Sud Gas (in pratica viene regolamentato l'intera area industriale di Mazzocchio perchè la probabilità di nuove aziende soggette a RIR è quasi esclusivamente l'area industriale). Questa nuova delibera si è resa necessaria per rispondere agli obblighi di legge, da parte del comune, e disciplina anche l'informazione alla popolazione che per qualsiasi motivo (residente o lavoratore) starà all'interno del raggio di 2 km dall'azienda Sud Gas (per la Nuova Oter ancora si deve concludere l'iter di valutazione del rischio). La delibera è stata approvata per colmare il vuoto normativo, in seguito alla bocciatura e annullamento della precedente del 9 luglio 2009 in seguito al ricorso dell'Acea Electrabel Produzione spa (la società proponente la centrale a turbogas nel nucleo industriale di Mazzocchio) e alle sentenze del TAR e del Consiglio di Stato. Queste sentenze avevano eccepito sulla forma della delibera RIR, dando ragione nel merito al comune di Pontinia.
Quindi, contrariamente a quanto affermato dalla società proponente la ccentrale a turbogas, è stato stabilito che la stessa azienda è soggetta alla Direttiva Seveso. Bastava, per questo, leggere l'elenco delle attività soggette. Era stata anche respinta la richiesta di risarcimento danni della società proponente la centrale a turbogas (per altro avevano pure sbagliato la somma degli importi che non avevano nè dimostrato nè giustificato con documenti). Le 2 sentenze del TAR e del Consiglio di Stato chiedevano che la delibera fosse:
autosufficiente, spiegasse le motivazioni per il raggio analizzato di 2 km (la distanza dalla Sud gas alla fine del nucleo industriale) e che diventasse variante urbanistica, come è di fatto diventata. Da ieri scattano le norme di salvaguardia in attesa della conclusione dell'iter di variante. La delibera potrebbe essere fondamentale anche per l'udienza al TAR del 10 marzo in seguito al ricorso del comune di Pontinia avverso la lettera del Comitato Tecnico Regionale dei Vigili del Fuoco (CTR) in merito alla costruzione della turbogas. il CTR aveva affermato che, essendo la centrale situata all'esterno del raggio di azione del danno dalla Sud Gas era competente il comune. Che ha deliberato in proposito. Il ricorso del comune chiedeva di non considerare tale lettera interlocutoria un parere di compatibilità
ambientale e territoriale che invece dovrà essere emesso dal comune di Pontinia, previa presentazione della documentazione (da parte della società proponente la centrale a turbogas) mai finora presentata.
L'udienza si doveva tenere il 19 ottobre scorso ma era stata rinviata in attesa della sentenza (arrivata dopo l'udienza di novembre) dal Consiglio di Stato. Ma quella di giovedi potrebbe essere superata dalla variante del comune oppure anzichè decidere sulla sospensiva, chiesta dal comune, entrare nel merito. Intanto il progetto della
centrale a turbogas rimane fermo dal marzo 2009, data del parere contrario per richiesta dei documenti da parte del sindaco che la società ancora non presenta. E intanto è scaduta, il 5 dicembre scorso, pure la VIA (Valutazione di Impatto ambientale) che era stata emanata il 5 dicembre 2005. Insomma nulla è ancora perduto per difendere il comune di Pontinia.
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