Pontinia (LT) dall'ambiente, alla difesa dei diritti civili e sociali, dalla politica alla tecnica. Si riportano stralciriportandone autori. Nota: qualora si ritenga la pubblicazione (o i commenti) siano lesivi o notizie superate si prega di comunicarlo con mail giorgio.libralato@gmail.com e saranno rimossi. Oppure allo stesso modo si può esercitare il diritto di replica. Qualora si ritenga che una pubblicazione o parte di essa ledano i diritti di copyright o di autore saranno rimossi
domenica 6 febbraio 2011
mi candido a cittadino
La provincia di Latina al contrario è lo specchio dell'Italia in grave declino morale, politico, istituzionale, legislativo, giudiziario. Un paese bloccato in difesa di imprenditori, aziende che senza il finanziamento pubblico, senza la difesa politica, senza un sistema pubblico falsato sarebbero in chiusura, fallimento, oppure nelle aule dei tribunali o agli arresti. L'immagine della nostra provincia allo sbando, senza idea, programmazione, progetti sono la continua chiusura degli stabilimenti, il traffico stradale bloccato tra semafori, limiti di velocità a 50 km/orari, strade impraticabili per buche, voragini. Ma sono anche gli uffici pubblici con grossi problemi (il Tribunale, l'agenzia delle entrate, il catasto, molti uffici postali, con personale sotto dimensionato, solo per citarne qualcuno). Sull'arsenico c'è una colpevole ignoranza (se non è mistificazione colpevole) sulla norma, sugli adempimenti e sui ruoli. Emblematico il caso di Pontinia di cui non si parla per carità di patria (analisi effettuate solo il 1. dicembre dopo la mia richiesta, ripetute il 9 chissà per quale motivo). Emblematico che oltre all'arsenico cito i dati del depuratore (quelli ufficiali del gestore). Risponde il gestore con toni forti rispondendo che le analisi sono nella norma (ma nessuno aveva detto il contrario, forse c'è qualcosa che ci è sfuggito o che non sappiamo). Risponde il Sindaco che dice di stimarmi e che i miei dati sono sbagliati ma poi si contraddice e li conferma. In questi giorni ho segnalato un caso di inefficienza che, nell'insieme, nel degrado generale, è una piccolezza. 6 giorni perchè arrivi una lettera (1 km in linea d'aria). Certo ci sono le spiegazioni, la lettera va al centro di smistamento di Fiumicino (centinaia di km anche solo per fare pochi metri), poi il sabato e domenica non si lavora, poi …. Resta il fatto. Pubblicato (solo da Latina Oggi il caso, evidentemente gli altri quotidiani si sono rassegnati all'inefficienza pubblica) già alle 11 di mattina (dello stesso giorno) un funzionario delle poste italiane è venuto presso il mio domicilio per chiarimenti. Ringrazio le Poste Italiane per l'interessamento pronto e, spero, efficace. Ci sono tante cose gli organi di informazioni non raccontano o lo fanno saltuariamente. Nessuno parla del catasto, dell'agenzia delle entrate, del tempo perso dal pubblico nell'era che doveva essere di internet e dell'efficienza. Raramente si parla del tribunale. Nella provincia al contrario c'è chi resiste. Gli operai e i dipendenti della Nexans, della Gial, della Tacconi che presidiano lo stabilimento da giorni, settimane, mesi. Ma non ci sono le istituzioni, mancano questi politici della poltrona, incapaci di progetti e programmazione. Anch'io resisto ogni giorno. Contro l'inefficienza e lo sbando delle istituzioni e dei servizi pubblici. Contro progetti incompatibili con il territorio. Martedì c'è stato l'incontro pubblico sulla destinazione dell'ex stabilimento Hilme a Pontinia. Ho inviato la mia proposta. Chi c'era mi ha detto che non è stata illustrata. E che sarebbe stata l'unica, guarda caso, ad analizzare come finanziarla, i tempi e i posti di lavoro. Oggi il direttore de Il Territorio nel suo editoriale chiede se oltre ai candidati a sindaco (o aggiungo io a qualsiasi poltrona pubblica) c'è chi si candida a cittadino. Io cerco di farlo ogni giorno. Per questo spero che a Pontinia alle prossime elezioni per il rinnovo del consiglio comunale del 15 e 16 maggio, ci sia posto per chi parli, proponga e si impegni per il bene comune. Che si traduce per le esigenze delle persone, delle classi sociali più deboli, per i diritti civili e sociali, per i posti di lavoro veri, con una economia reale e non di assistenza. Cioè per rispondere ai cittadini e non alla speculazione selvaggia di quelli che travestiti da imprenditori propongono progetti inutili e devastanti. Giorgio Libralato
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