dal quotidiano Il Territorio si apprende, finalmente, di un'iniziativa interessante in merito all'agricoltura che si terrà, non a caso, nell'aula consiliare del comune di Pontinia, giovedì prossimo organizzato dal PD (Agricoltura, convegno del Pd a Pontinia -L’iniziativa di giovedì 28 è stata organizzata del gruppo consiliare della Provincia - Il gruppo consiliare del Partito Democratico della Provincia di Latina ha organizzato per giovedì 28 ottobre presso l’aula consiliare del Comune di Pontinia con inizio alle 18 il convegno "Agricoltura: Idee e Proposte per il rilancio produttivo" «per analizzare e discutere del settore agricolo, componente nevralgica dell'economia del nostro territorio, che necessita l'elaborazione di nuove idee e progetti per il rilancio e l'innovazione della produzione». Alla discussione interverranno, oltre alle organizzazioni di categoria, gli operatori del settore e le cooperative, Oliviero Nicodemo, Capogruppo Pd della Commissione agricoltura alla Camera dei Deputati; Claudio Moscardelli, consigliere regionale del Pd; Enrico Tiero, assessore provinciale all’agricoltura; Lelio Grassucci, consigliere del CNEL.)
Pontinia ha basato la sua economia sull'agricoltura di qualità e sulle industrie di trasformazione dei prodotti agro alimentari con riconoscimenti e certificazioni a livello regionale, nazionale e internazionale con aziende leader.
E' anche l'unica città di Fondazione (intesa come costruita durante il primo ventennio fascista) che ha mantenuto le sue caratteristiche rurali.
Alcune iniziative del nuovo millennio sono state sbagliate in modo clamoroso con errori grossolani che si pagano oggi e che si rischia di pagare per decenni proprio per aver dimenticato o trascurato la vocazione agricola.
Se con il dissesto rivelatosi inesistente abbiamo fatto parlare e ridere tutta l'Italia (oltre al blocco di fatto dell'attività ed autonomia amministrativa dal 2004 al 2009) le scelte dell'autostrada inutile e devastante, delle centrali elettriche incompatibili e dell'inceneritore che con emissioni ed inquinamento hanno tentato di distruggere il meglio della qualità agricola.
Già la scelta, anche questa sbagliata, dell'attuale piano regolatore ha raddoppiato la popolazione o la raddoppierà, si è sommata all'errore rimpianto ancora oggi di aver perso 445 ha del migliore terreno con un'area industriale che è servita agli speculatori della Cassa per il mezzogiorno che ha lasciato cattedrali nel deserto e inquinamenti.
Le cronache attuali ci riportano le continue iniziative del mondo agricolo (l'ennesima nel prossimo fine settimana) per riportare l'attenzione verso i prodotti della nostra terra, per valorizzarli, proteggerli, per dare un futuro alle aziende.
Un futuro che non può certo venire sottraendo ulteriore terreno alla migliore terra con inutili impianti fotovoltaici al posto di frutta, verdura e cereali.
Chissà cosa ne pensa chi soffre di fame, a chi non ha lavoro, oppure cosa ne penserebbero i nostri padri che hanno lavorato questo territorio.
Al contrario coprendo il 20% del terreno destinato alla costruzione dal PRG (escluso il consorzio industriale) avremmo il doppio di produzione dell'energia oggi consumata a Pontinia per le necessità residenziali e assimilabili.
Avremmo 40 posti di lavoro l'anno per il montaggio, cui aggiungere chi i pannelli li produrrà, commercializzerà, trasporterà, progetterà.
Il comune di Pontinia ha, finalmente, ripreso ciò che aveva regalato ad una industria (ex Ducati, ex Hilme) per dare lavoro a centinaia di persone.
Quel lotto, quel terreno potrebbe diventare un polo tecnologico – ambientale dove coniugare l'esposizione e la vendita dei prodotti agricoli locali, due classi (per ogni anno) di un liceo e un centro di studio e produzione proprio dell'energia naturale e rinnovabile.
I finanziamenti ci sono. Le idee anche. Facciamo un bando pubblico. Liberiamo Pontinia dai progetti incompatibili con l'agricoltura di qualità da difendere e rilanciare con quello che in Germania è già realtà con decine di migliaia di nuovi posti di lavoro l'anno.
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