il 19 ottobre udienza pubblica presso il Consiglio di Stato, sezione 4, per discutere il ricorso n. 4120 del 2010, depositato l'11/05, dopo l'udienza del 4 giugno nella quale si è deciso, vista la richiesta di sospensiva, di decidere nel merito.
Il ricorso è stato proposto dal comune di Pontinia avverso la sentenza del TAR di Latina n. 1350 del 2009, ex art. 23 bis legge 1034/1971.
Il comune di Pontinia è difeso dagli avvocati Carlo Bassoli e Luciano Falcone.
Si è costituita la società Acea Electrabel Produzion e spa difesa dagli avvocati Eugenio Picozza e Annalisa Di Giovanni, il Ministero dell'Interno dall'avvocatura generale dello Stato.
Altri appellati la società Agrob Italiana srl, la Direzione Regionale del Lazio del Comitato Tecnico e la Difesa Civile del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il Ministero dello Sviluppo economico.
Il Collegio giudicante è composto dal presidente Luigi Maruotti, componenti Pier Luigi Lodi, Anna Leoni, Salvatore Cacace.
E' continuato anche questa estate il lavoro del tavolo tecnico comunale che difende il comune di Pontinia, i cittadini, l'economia, l'ambiente, la salute della pianura pontina dall'ennesimo progetto dichiarato sgradito perchè incompatibile.
Progetto che non è previsto né dal piano energetico provinciale, né da quello regionale, né dal protocollo di Kyoto e dalla direttiva europea 20 – 20 – 20 sulla riduzione delle emissioni in atmosfera.
Ma non si tratta di programmazione territoriale, né di autonomia decisionale locale e delle istituzioni che dovrebbero gestire il territorio (comune, provincia, regione si sono espressi tutti in modo preciso e contrario), ma della confusione generata da leggi in contrasto con altre e con gli strumenti regolatori.
Questa situazione continua a generare tensioni che potevano e dovevano essere evitate.
Le istituzioni continuano a perdere tempo, spendere denaro importante dei contribuenti a causa di leggi sbagliate e della mancanza di logica, nonché dell'autonomia locale anche detto federalismo.
Ancora una volta non sarà la politica, i rappresentanti dei cittadini a decidere, ma la magistratura.
Ai tanti Davide di questa bistrattata Italia non rimane che difendersi con tenacia dai pochi Golia pigliatutto. Con coraggio, determinazione, conoscenze, competenze, professionalità. Come era scritto nello striscione durante l'incontro di sabato con il professor Bandashevsky “Pontinia resiste. No a turbogas e biomasse. Sì alle energie rinnovabili.
Pontinia 16 settembre 2010 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
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