Politica&Palazzo | Antonio Padellaro
Una figura ridicola
9 marzo 2010
Hanno fatto la fine dei "Soliti ignoti" che nel famoso film volevano svaligiare il monte dei pegni e si sono ritrovati in una cucina. Ai soliti noti del governo Berlusconi è toccato di peggio: il loro furto di legalità, il decreto golpe per truccare gli errori madornali del Pdl è stato respinto dal Tar del Lazio con ignominia.
Se Formigoni è riuscito a farla franca in Lombardia, sul ricorso della Polverini a Roma non c’è stata partita. Non solo il decreto non si applica alla legge regionale del Lazio ma la norma secondo cui la sola presenza in tribunale dei rappresentanti di lista vale come presentazione, dicono i giudici amministrativi, non sta in piedi.
Un’ulteriore dimostrazione di incapacità e cialtroneria da sommare all’arroganza del premier e della sua corte dei miracoli.
La cosa tragica è che la guida di un grande paese come l’Italia sia affidata a soggetti del genere. E che il loro caporione possa presentarsi indisturbato al Quirinale e minacciare il capo dello Stato: o fai come dico io o scateno la piazza.
Di tali inaudite minacce si parla da giorni sulla stampa. E tracce di questi "gravi contrasti e divisioni" si trovano nelle parole di Napolitano sul sito del Quirinale.
Forse le vere ragioni di quella contestatissima firma presidenziale sotto un testo oltre che scombiccherato palesemente incostituzionale, sono ancora tutte da scoprire.
da il Fatto Quotidiano del 9 marzo
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