domenica 28 febbraio 2010

Turbogas, incidenti e dissesto idrogeologico, prevenire non ci interessa

Abbiamo avuto nel mese di febbraio l’incidente nella centrale in costruzione a Middletown nel Connicticut in una centrale elettrica, in fase di prova, alimentata a gas naturale.( http://pontiniaecologia.blogspot.com/2010/02/la-sicurezza-delle-centrali-elettriche.html).
Dopo il terremoto annunciato de L’Aquila dello scorso anno, con richieste di intervento e di conseguenti rassicurazioni evidentemente tragicamente sbagliate, continua il dissesto idrogeologico dell’Italia dalla Calabria e dalla Sicilia gli ultimi recenti avvertimenti.
Purtroppo sembra che nessuno prenda sul serio questi segnali e avvertimenti.
Tant’è vero che continua l’iter burocratico del progetto della centrale a turbogas nonostante i pericoli segnalati, le richieste di informazioni avanzate dagli enti competenti (comune e provincia, Regione e Corpo Forestale dello Stato) rimasti inascoltati.
Nonostante il continuo previsto dissesto idrogeologico del terreno dove dovrebbero sorgere i piloni e i tralicci della rete elettrica alimentata dalla centrale a turbogas inibita a qualsiasi costruzione da parte del servizio geologico della Regione Lazio.
Nonostante non sia stata fornita nessuna certezza e spiegazione tecnica sull’eventuale probabile rottura del gasdotto nello stesso inconsistente terreno che potrebbe portare a incidenti come quelli di Viareggio dello scorso anno e di Middletown.
Ma, come dice qualcuno, aspettiamo l’ennesima emergenza ed incidente fa più notizia della prevenzione e, soprattutto, si possono spendere più soldi?
Pontinia 28 febbraio 2010 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
AMBIENTE: PIU' PREVENZIONE, SERVE GEOLOGO CONDOTTO /ANSA
(di Cristina Re) (ANSA) - GENOVA, 26 FEB - In Italia vi sono 27 geologi ogni 100.000 abitanti: in Olanda, sono quasi il doppio. Al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, lavorano 103 dipendenti: uno solo e' un geologo. In 30 anni sono stati spesi in Italia oltre 100 miliardi per le emergenze: ne bastavano 45 per mettere in sicurezza il territorio. I geologi italiani sono preoccupati, arrabbiati e denunciano:''Lo Stato sembra non aver bisogno di noi. Da 50 anni si preferisce rincorrere l'emergenza, chiamare i tecnici ma il giorno dopo: politicamente e' piu' conveniente''. Riuniti a Genova, i presidenti degli ordini regionali dei geologi sono scesi in campo per rivendicare un maggior coinvolgimento nella pubblica amministrazione per prevenire i disastri. ''Da Sarno, a Messina, a Maierato, in 10 anni nel nostro paese non e' cambiato nulla'' afferma il presidente dell'ordine della Liguria Giuliano Antonielli che ha fatto gli onori di casa. Provocatoriamente, al termine dei lavori, e' stato quindi approvato lo stesso documento presentato il 26 novembre scorso a Scaletta Zanclea, in Sicilia. La superficie nazionale interessata da rischi idrogeologici legati a frane e alluvioni e' pari al 7% del totale, si legge nel documento, ovvero oltre 21 mila chilometri. I comuni a rischio di alluvioni e frane sono ben oltre 5.500, il 70% del totale. Vi sono regioni come la Calabria, l'Umbria, la Valle d'Aosta, in cui il 100% dei comuni e' a rischio, ed altre come la Lombardia, la Toscana e le Marche, in cui i comuni a rischio sono compresi tra il 98 e il 99%. Domenico Calcaterra dell'Universita' di Napoli, snocciola dati: ''In Italia sono state censite 480 mila frane. E' un problema che affligge tutte le regioni: in pole position c'e' la Lombardia con 130 mila frane, segue l'Emilia Romagna con 70 mila, a seguire tutte le altre''. Un dato, fra i tanti emersi nel convegno: in 20 anni, dal 1989 al 2009, la Calabria ha avuto come dotazione ordinaria circa 320 milioni di euro. Per un'unica emergenza tra quelle ultime, dallo Stato ne sono stati erogati 420. ''La Calabria e' una regione giovane dal punto di vista geologico e dunque predisposta a tali problematiche ed e' tra le regioni d'Europa a maggiore rischio di dissesto e sismico. Il 100% dei comuni calabresi e' a rischio'' spiega il presidente dell'ordine calabrese Francesco Violo. ''Si continua nella politica dei tagli ai fondi destinati alla difesa del suolo - sottolinea il presidente della Campania Francesco Russo - senza attuare una politica di prevenzione ''. Dalla Sicilia, la richiesta di un'agenzia del territorio. ''Per i rifiuti e' stata creata una struttura di emergenza - afferma il presidente dell'ordine siciliano Graziano Gianvito - perche' non e' possibile avere una struttura per il territorio senza l'emergenza? In Sicilia, chi si occupa della difesa del suolo e' un gruppo di lavoratori precari''. Dal Sud al Nord, la situazione e' la stessa: ''Il dipartimento del suolo ha un solo dipendente di professione geologo e il servizio cave e' stato affidato ad un laureato in scienze politiche'' denuncia il presidente dell'ordine veneto Paolo Spagna. (ANSA). RC
26/02/2010 17:51
© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati

AMBIENTE: GEOLOGI, LO STATO SEMBRA NON AVER BISOGNO DI NOI
(ANSA) - GENOVA, 26 FEB - Piu' geologi nella pubblica amministrazione per prevenire i disastri. E' quanto chiedono i presidenti degli ordini regionali dei geologi, riuniti oggi in conferenza a Genova, che denunciano: ''Oltre 100 miliardi sono stati spesi in Italia negli ultimi 30 anni nelle emergenze quando ne bastavano 45 per mettere in sicurezza il territorio''. ''Lo Stato sembra non aver bisogno di noi. Da 50 anni si preferisce rincorrere l'emergenza, chiamare i tecnici ma solo il giorno dopo perche' politicamente e' piu' conveniente'' afferma il prof. Domenico Calcaterra dell'Universita' di Napoli -. In Italia sono state censite 480 mila frane. Soldi per bonificarle tutte non ci sono. A maggior ragione e' necessaria nella pubblica amministrazione la presenza dei geologi che affianchino i politici e gli amministratori nelle decisioni''. Un dato, fra i tanti emersi nel convegno: in 20 anni, dal 1989 al 2009, la Calabria ha avuto come dotazione ordinaria circa 320 milioni di euro. Per un'unica emergenza tra quelle ultime, dallo Stato ne sono stati erogati 420. E ancora: al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici lavorano 103 persone: ''Uno solo e' un geologo - denuncia Vittorio D'Oriano, presidente dell'ordine della Toscana -. Tutti gli altri appartengono a professioni che con la scienza della terra non hanno nulla a che fare''.(ANSA). RC
26/02/2010 15:44
© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati

13 commenti:

  1. LIBRALATO NEL VANGELO STA SCRITTO "AMA IL POSSIMO TUO COME TE STESSO". VALE ANCE PER BERLUSCONI?

    RispondiElimina
  2. Non giudico le persone dal punto di vista religioso, hanno la loro coscienza

    RispondiElimina
  3. AH FRESCA! PARLI DI CONDOTTA MORALE RIPROVEVOLE, DI CORRUZIONE...VEDI IL PROBLEMA TU LIBRALATO E' CHE NON SEI UN ARBITRO IMPARZIALE MA SEI PARTE IN CAUSA. SE BERLUSCONI VA CON UNA ESCORT E' UN A-MORALE SE MARRAZZO VA CON UN TRANS E' UNO CHE HA SBAGLIATO E LO DOBBIAMO CAPIRE ED AIUTARE. SE MOCHI SBAGLIA E' DA CONDANNARE SE SBAGLIA TOMBOLILLO LO DOBBIAMO AIUTARE A NON SBAGLIARE. SEI DI PARTE. MA QUESTO NON E' UN DIFETTO. BASTA DIRLO.
    IVAN

    RispondiElimina
  4. Ognuno ha la propria cultura. Oggi quella che impera è quella estremizzata dalla “politica” nazionale e dal suo massimo esponente. Che viene confusa come valore da un popolo in buona parte senza valore, etica e morale. Da non confondere con la religione, perlomeno Cristiana. Poi chi è abituato pure ad usare la religione per comandare e farsi gli affari propri non capirà mai. Perché mai dovrei essere parte in causa? E con chi? Con Marrazzo che sono stato il primo a criticare? idem per Tombolillo. Diverso è il discorso tra chi sbaglia da un punto di vista umano (o se preferite religioso) e chiede scusa e tra chi ordisce sistemi di affari e corruzione. Allo stesso modo, l’ho sempre scritto, non condanno personalmente o professionalmente chi ha dichiarato il dissesto (o è stato costretto a dichiararlo da altri per convenienza politica), però un partito che lo premia ricandidandolo a cariche più alte come si giudica? Un conto è sbagliare altro premiare chi sbaglia. Non dimentichiamo poi, questo l’ho già scritto che a Mochi, e alla sua amministrazione, avevo offerto aiuto ed appoggio, anche dopo la dichiarazione di dissesto, se avesse fatto le scelte che gli chiedevo. In difesa del bene comune, dell’ambiente.

    RispondiElimina
  5. grande IVAN!!!! ottima risposta!!!
    Purtroppo il webmaster di questo blog ha la fissazione del dissesto, non ha ancora compreso che è impossibile discernere buoni e cattivi tra centrodestra e centrosinistra perchè tutti uguali, appare assurdo ma è così, il caro Giorgio (non lo dico in senso ironico) continua imperterrito a cercare acqua limpida e potabile nella cloaca della politica.

    Anophele

    RispondiElimina
  6. appunto l'emergenza.... che cosa ha fatto l'amministrazione tombolillo con il PAI e il PTPR? ...aspettiamo un alluvione?

    Anophele

    p.s.
    sabato scorso dopo peripezie sono riuscita ad avere quelle documentazioni, con relative delibere, le sto studiando perchè molto intertessanti signor Giorgio, ho già letto la delibera di completa bocciatura delle osservazioni al PTP, la invito a leggerla per capire il menfreghismo e la mancanza di rispetto l'arroganza delle parole usate senza giustificazione ne motivazione tecnica-scientifica da questa amministrazione per bocciare le sacrosante osservazioni/precisazioni (di cittadini ed associazioni di diverse estrazioni sociali e culturali) sullo strumento di pianificazione e tutela del territorio, territorio ed ambiente fino ad oggi martoriato, distrutto, saccheggiato e posto in serio pericolo dalla mancanza di controllo e regole chiare.
    Adesso che abbiamo la possibilità di salvare il salvabile si rifiutano procrastinando a data da destinarsi l'applicazione di tali regole, per quali interessi? Vede signor Giorgio, se il dissesto è falso o fittizio, lo è altrettanto la motivazione pseudopolitica non tecnico-scientifica con la quale hanno bocciato quelle osservazioni "istanze" proposte da persone di coscienza come lei per tutelare dal DISSESTO AMBIENTALE la vita di noi tutti.

    RispondiElimina
  7. Altre volte la signora Anophele (commento 9.59) ha evidenziato coi suoi discorsi del tanto peggio tanto meglio, facendo pagare ai cittadini le colpe degli amministratori che hanno voluto un dissesto inesistente (secondo TAR, corte dei conti e ministero dell’interno). Mi dispiace che non abbia capito nulla. Stare dalla parte dei cittadini, significa solo nella sua mente deformata, stare da una o dall’altra parte. Ma è per merito di persone che badano solo all’interesse di parte come anophele, se l’Italia va sempre peggio, consegnandola alla peggior classe dirigente dall’unità d’Italia ad oggi. Complimenti. Nel commento delle 11.17 finge di dimenticare quanto da me proposto (era dal 2004) in merito di PAI e PTPR, oppure le mie considerazioni sull’attuale condizione amministrativa. Si metta d’accordo con sé stessa. Mi dà ragione nei fatti e nei contenuti e poi comunque mi contesta quando poi mi dà ragione. Trovi un bravo specialista

    RispondiElimina
  8. la mole di documenti ricevuti è notevole corposa, mi conceda qualche giorno di tempo per approfondire i principi del nuovo PTPR, la sua struttura redazionale, strategia del piano per l'evoluzione della pianificazione paesaggistica e molto altro e poi le saprò dire con certezza dell'ignobile ed infame ostracismo che centinaia di comuni fanno per non applicare questa LEGGE REGIONALE 24/98 scaturita ed OBBLIGATA da una LEGGE NAZIONALE D.Lvo 42/04.
    Le anticipo che se venisse applicata verrebbero a mancare i presupposti per le emergenze con le quali la politica sinistracentrodestra nazionale regionale provinciale e comunale specula sulle nostre vite.

    Anophele

    RispondiElimina
  9. Vede che la mia attività non è andata persa del tutto se perfino lei, dopo oltre 20 anni, mi dà ragione anche su questo argomento?

    RispondiElimina
  10. quale ragione? se il suo amato sindaco ha respinto tutto con delibera su PTPR!
    Su andiamo non rivolti la realtà, da quel che sto leggendo ora l'ultima parola sulle osservazioni spetta al Comitato scientifico della Regione Lazio.
    Se lei ha partecipato alla realizzazione di questo piano, perchè non ha osservato alcuni errori e dimenticanze? Seguendo le indicazioni e rimostranze dei 6 abitanti di la cotarda ho notato che ORRORI sono stati commessi da chi ha impostato le planimetrie ed i vincoli sul territorio.
    Se la regione ha chiesto la pubblicizzazione presso i comuni coinvolgendo le componenti sociali è perchè c'era necessità di completare lo strumento legislativo mediante un censimento sul territorio dei beni da tutelare, discutendone in ambito locale, tutto ciò la sua cara amministrazione presieduta da Tombolillo non l'ha fatto! come mai?
    Comprende perchè nascono fondati dubbi sull'operato politico locale e sulle sue mancate osservazioni? dice di conoscere il territorio, che per anni ha "denunciato" scritto, proposto, posto in evidenza contraddizioni ecc... e poi quando ne ha la possibilità concreta di intervenire influendo positivamente sulle scelte politiche non fa nulla?

    Anophele

    RispondiElimina
  11. Mi pare faccia confusione su 2 aspetti completamente diversi

    RispondiElimina
  12. ecco qui chi non sa rispondere e lei carissimo Giorgio, messo alle strette difronte ai fatti inoppugnabili è cascato come un castello di carte...carte planimetrie e norme tecnico-scientifiche da applicare per salvaguardare il patrimonio pubblico, si potrebbe dire che c'è stato un danno sociale culturale ed ambientale non censendo il patrimonio pubblico per capire la vera consistenza dell'INSIEME di COSE CHE COSTITUISCONO LA RICCHEZZA E PREROGATIVA DI UN PAESE per sottoporlo ad idonei vincoli? e se questa negligenza fosse un danno erariale? che ne pensa Giorgio?

    Anophele

    RispondiElimina
  13. Ma sta parlando di quali vincoli e di quali delibere? PTPR, PAI o turbogas? Mi pare abbia fatto un minestrone

    RispondiElimina