Danni da maltempo e incuria amministrativa

I danni del maltempo, la violenza sempre più forte di fenomeni che erano caratteristici dei tropici e che si sono spostati con frequenza e regolarità sulla nostra provincia confermano, ancora una volta, il cambiamento climatico in atto.
La mancanza di programmazione, tutela e salvaguardia del territorio, progetti sempre più incompatibili e devastanti, aumento delle emissioni insieme all’incuria amministrativa aggravano gli effetti.
Tutti sanno, per esempio, che mareggiate ed erosione amplificano i danni per colpa di opere dannose e inutili, oltre che incompatibili (costruzioni in luoghi inadatti, porti, pennelli rigidi).
Così come l’erosione e la cementificazione dei corsi d’acqua (fiumi e canali).
Basta girare per le strade in questi giorni con voragini che si aprono su un fondo stradale inadatto, voragini spesso nascoste da pozzanghere d’acqua che possono provocare danni alle macchine e incidenti gravi.
Occorre effettuare la manutenzione ripulendo gli scoli dell’acqua piovana in modo che defluisca dalla sede stradale al fossato adiacente, ma anche ripristinare l’asfalto non con interventi tampone che durano fino alla prossima grande precipitazione, ma con interventi risolutivi.
L’approssimazione nella gestione dei flussi di automezzi (vedere il caso della SR 156), la mancanza di un sistema pubblico di trasporto (pulman e treno) adeguato e degno del paese civile fanno il resto.
Anche la mancanza di manutenzione delle zone frangivento aggravano i danni, anzi li provocano con la caduta improvvisa di rami e alberi sulla sede stradale.
Tutto già previsto e detto.
Come i milioni di euro che rimangono in cassa alla provincia di Latina e che invece dovrebbero servire proprio a prevenire questi danni.
Tutto questo, però, non serve nemmeno ad allontanare progetti che aggraverebbero questa situazione già di emergenza, progetti di centrali elettriche inutile e dannose, oltre che incompatibili, così come l’inceneritore tutto andrebbe ad aumentare le emissioni.
Quindi frequenza e violenza di questi eventi.
Ma la “politica” ha altro da fare, decidere le candidature, coalizioni, quindi i posti in un paradiso in consigli, nomine e incarichi lontani dalla gente e dai problemi, ma superpagati.
Giorgio Libralato