Al contrario di quanto in modo errato e confuso, tanto per cambiare, era stato diffuso da qualcuno (che si dichiarava favorevole alla centrale e che non ci ha fatto una gran bella figura) l’iter della centrale a biomasse di Mazzocchio – Pontinia non è stato affatto approvato dalla conferenza unificata presso la segreteria della presidenza del consiglio dei ministri.
Anzi, come preannunciato correttamente dai rappresentanti del comune di Pontinia, la stessa conferenza unificata, dopo che nella seduta del 29 ottobre non è stato espresso alcun parere, esattamente per le motivazioni annunciate dal comune di Pontinia, ha trasmesso la complessa pratica alla Regione Lazio.
Difatti il dipartimento territorio, direzione regionale energia, rifiuti, porti e aeroporti, area produzione di energia e sistemi di rete, a firma del dirigente dell’area architetto Vincenzo Campone e del direttore generale Dottor Luca Fegatelli, con nota di prot. 266363 del 17 dicembre 2009 ha scritto al dipartimento istituzionale struttura di staff legale e contenzioso c.a. dottoressa Grazia Maria Iadarola e per conoscenza al Ministro dei rapporti con le regioni Raffaele Fitto, alla provincia di Latina, dottoressa Nicoletta Valle e al sindaco del comune di Pontinia dall’oggetto: decisione sostitutiva della determinazione della conferenza dei servizi indetta dalla provincia di Latina, riguardante il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale, ai sensi del D.Lgs. 59/2005 alla ditta Pontinia Rinnovabili srl per la realizzazione di una centrale termoelettrica alimentata a biomasse da realizzarsi in Pontinia loc. Mazzocchio. Dopo le premesse si chiede di valutare:
- se sia opportuna la decisione della giunta regionale di far riaprire la conferenza dei servizi consentendo alla Provincia di acquisire gli ulteriori pareri tecnici di “organismi specialistici in materia di salute pubblica”;
- di valutare in caso positivo se la giunta abbia i poteri per disporre la riapertura della conferenza dei servizi già chiusa dalla Provincia;
- di indicare eventuali altre soluzioni procedurali che consentano di concludere l’iter istruttorio.
Continua quindi la resistenza del comune di Pontinia anche per questo progetto sgradito e incompatibile con il territorio.
Pontinia 29 dicembre 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
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