Il 2009 è stato un anno intenso e importante per la difesa del territorio, della salute, dell’ambiente e dell’autonomia locale per Pontinia, la Provincia di Latina, l’intera pianura pontina e le colline limitrofe, caratterizzato dalla resistenza a progetti incompatibili con la realtà locale.
Resistenza in tante commissione, conferenze, riunioni e, purtroppo, nei vari tribunali.
A livello mondiale e nazionale si parla di dialogo, condivisione, si riduzione delle emissioni, di impegno globale per la salvaguardia ambientale di un pianeta con grossi rischi climatici causate da assurde scelte umane per assecondare poche industrie a danno di intere popolazioni, nazioni e continenti.
Non si capisce con quale logica a Pontinia si vorrebbe l’esatto contrario.
Tornando ai progetti tanto contestati il 2009 è stato l’anno della consapevolezza che pur avendo di fronte super potenze economiche, multinazionali, aziende milanesi, che sembrano avere importanti appoggi politici (si dice da AN oggi Pdl, Udc, Pd) nulla è ancora compromesso o perduto.
Vale quindi il diritto, la ragione, il rispetto delle regole, norme, programmazione territoriale.
Tutto, guardo caso, in contrasto ai suddetti progetti.
Da un altro lato il 2009 è stato anche l’anno del relativo abbassamento dell’interesse nell’opinione pubblica, di conseguenza le forze politiche e le associazioni che ne avevano fatto un cavallo per facile ribalta hanno ripiegato su altri argomenti.
Dall’altro lato questo ha permesso di lavorare con calma e serenità, abbandonando argomenti che facevano presa sull’opinione pubblica ma che valgono quasi niente nelle varie procedure.
Per ognuno dei progetti delle centrali elettriche rimane da superare lo scoglio dei vari ricorsi in attesa di sentenze e udienze che, qualunque ne sarà l’esito, potrebbero essere solo una tappa in vicende amministrative complesse.
Infatti il progetto della centrale a turbogas è comunque fermo alla conferenza unificata presso il Ministero per lo sviluppo economico dopo la riunione del 9 aprile si aspetta la decisione del TAR ma anche della commissione della revisione della VIA-VAS riunitasi il 3 settembre.
I tempi lunghi dovuti anche ai contenziosi sempre più eclatanti dei dipendenti fissi e precari dell’ISPRA (che dovrebbe aiutare il Ministero dell’ambiente nell’esame dei vari progetti nelle procedure VIA e VAS), le sentenze contrarie al Ministero (e favorevoli ai componenti estromessi in modo illegittimo) indicano che la questione sollevata non solo dal comune di Pontinia, ma anche dalla Provincia di Latina, dal parco Nazionale del Circeo e dalla Regione Lazio è particolarmente seria.
L’Italia, tanto per cambiare, rischia l’ennesima brutta figura a livello comunitario, oltre alle solite sanzioni che paga ciascun contribuente che sbaglia a scegliersi governanti e amministratori, proprio sulla VIA della turbogas come scrivono, appunto, Parco del Circeo e Regione Lazio, oltre a chi lo dice da anni, cioè comune di Pontinia e Provincia di Latina, per aver omesso una serie di controlli, verifiche, procedimenti e per aver emesso una valutazione che pare fare acqua su troppi punti.
Ma la stessa commissione di revisione VIA-VAS che si basa anche sull’autorizzazione integrata ambientale (AIA) impugnata davanti al Capo dello Stato da Provincia di Latina e comune di Pontinia per ulteriori omissioni ed errori, rischia di vedere vanificato il proprio lavoro da eventuale sentenza contraria all’AIA.
Quindi ammesso che la commissione di revisione della VIA-VAS si riunisca ed esprima parere favorevole alla centrale la stessa potrebbe essere annullata dal Capo dello Stato o dal TAR.
Solo dopo, come ci hanno spiegato i rappresentanti del ministero dello sviluppo economico il 3 settembre, potrebbe ripartire la conferenza unificata, qualora risolti le troppe incongruenze della VIA, per analizzare le ulteriori osservazioni che hanno bloccato anche questo procedimento.
Caso unico in Italia, ci hanno spiegato gli stessi componenti del ministero dello sviluppo economico.
Solo dopo anche questo eventuale parere favorevole si partirà con il procedimento per il permesso a costruire.
Per la centrale a biomasse la situazione sembrerebbe ancora più semplice (per il comune di Pontinia e quindi difficile per la società proponente) perché il progetto è stato seguito fin dall’inizio con maggior attenzione e avversato fin dall’inizio anche dall’amministrazione comunale dal 2006.
Difatti la partecipazione con osservazioni puntuali di un cittadino hanno da subito evidenziato carenze e incongruenze.
L’AIA non è stata emanata per il parere negativo del comune di Pontinia contro il quale ha fatto ricorso (perdendo) la società proponente che, in nome del “dialogo” dopo il ricorso al TAR propone quello al Consiglio di Stato.
Ammesso che il Consiglio di Stato, smentendo il TAR, dia ragione alla società proponente rimane sempre da ottenere l’AIA e poi i vari ulteriori pareri, nulla osta, fin qui omessi e non richiesti.
Da ultimo resterebbe la richiesta dell’autorizzazione a costruire.
Questa la storia del 2009 per la centrale a turbogas:
- il 9 aprile 2009 è stata convocata la conferenza decisoria unificata, poi trasformata in interlocutoria, presso il ministero dello sviluppo economico, assegnando 60 giorni di tempo alla Regione Lazio per esprimere un parere e in attesa che il Ministero all’ambiente chiarisca la sua posizione in merito alla revisione della VIA-VAS in seguito alle precise e attendibili osservazioni di cittadini, associazioni e amministrazioni comunali;
- il 30 maggio 2009 è stata pubblicata sulla gazzetta ufficiale l’autorizzazione integrata ambientale (AIA) dal ministero all’ambiente;
- il 2 settembre il Parco nazionale del Circeo scrive al Ministero per l’ambiente, di cui è espressione, segnalando una serie di errori contenuti nella VIA del 5/12/05 e indicando addirittura le infrazioni alle direttive europee;
- il 3 settembre è stata convocata la commissione VIA-VAS presso il ministero dell’ambiente per la revisione del decreto di VIA del 5/12/05. Durante i lavori della commissione il relatore dichiara che la commissione si deve esprimere entro 30 giorni dalla convocazione. La rappresentante del Ministero dello Sviluppo Economico dichiara che la commissione non è più stata convocata, dopo il 9 aprile, perché, per la prima volta in Italia, vista la qualità e la quantità di contestazioni sono bloccati, in attesa che il ministero dell’ambiente riesca a dipanare la complessa matassa.
- il comune di Pontinia, come richiesto dalla commissione di revisione della VIA –VAS invia 18 pagine di commenti, richiami legislativi, note critiche, elenchi di errori e imprecisioni con ulteriori 12 documenti allegati a dimostrazione degli errori ed imprecisioni lamentati;
- a fine settembre il comune di Pontinia e la provincia di Latina ricorrono in modo straordinario al Capo dello Stato per alcuni errori lamentati nella procedura AIA-IPPC e nel conseguente decreto di approvazione pubblicato il 30/05/2009;
- i primi di ottobre anche la Regione Lazio prende posizione contro alcune lacune e imprecisioni nel decreto di VIA del 5/12/05;
- il 3 ottobre, salvo proroghe, è scaduto il termine indicato dal relatore della commissione di revisione VIA-VAS, entro il quale la commissione stessa si doveva esprimere;
- il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, tra l’altro (per la risposta completa consultare http://pontiniaecologia.blogspot.com/2009/10/regione-lazio-e-ministero-ambiente.html), con prot. 25914 del 01/10/09 fa sapere che “..Le autorizzazioni di cui fa cenno codesto comune (di Pontinia) non risultano pervenute alla scrivente..”. Quindi nulla sulla relazione geologica che dimostrerebbe la possibilità di realizzare le opere connesse, nulla per richieste parere in materie di PAI e PTPR, nulla per la richiesta di realizzazione delle opere al Genio Civile;
- il 19 novembre si è svolta l’udienza al TAR di Latina del ricorso presentata dalla ditta proponente contro il parere del sindaco di Pontinia, emesso in base alla presenza di altri insediamenti industriali a rischio rilevante presenti nella zona. All’udienza seguirà la sentenza che tutti aspettano e che forse potrebbe essere imminente.
- il giorno 20 novembre AceaElectrabel ha notificato l'atto di opposizione per trasposizione al TAR Lazio del nostro ricorso al C.d.Stato avverso l'AIA. Il comune di Pontinia ha 60 giorni di tempo (a pena di decadenza) per proporre al TAR il correlativo ricorso giurisdizionale.
Dopo l’eventuale trasposizione rimane da fissare la data dell’udienza dei 2 ricorsi di Provincia di Latina e comune di Pontinia contro il decreto di approvazione dell’AIA.
Allo stesso modo si rimane in attesa di capire se e quando verranno riconvocate le varie commissioni, presso il ministero dell’ambiente per la revisione della VIA-VAS e presso il ministero dello sviluppo economico per l’autorizzazione a costruire, la conferenza unificata stato-regioni visto il parere negativo motivato di Provincia di Latina e comune di Pontinia.
Per la centrale a biomasse il 2009:
- nella riunione conclusiva della commissione AIA – IPPC del 27 gennaio 2009 il Sindaco del comune di Pontinia con riferimento agli artt. 216 e 217 TULS del R.D. 27 luglio 1934 n. 1265 esprime parere negativo al progetto della centrale a biomasse;
- la provincia di Latina con nota prot. n. 7843 del 5 febbraio 2009 di trasmissione, alla Segreteria della Conferenza permanente per i Rapporti Stato - Regione per le determinazioni di competenza,
- il 7 maggio conferenza unificata presso la segreteria della presidenza del consiglio dei ministri dove il comune di Pontinia conferma il parere negativo espresso il 27 gennaio 2009, la Provincia di Latina conferma la validità della procedura e così il presidente della commissione che informa di aver chiesto e ricevuto 2 pareri del Consiglio di Stato che confermano la validità del parere del Comune di Pontinia e della procedura della Provincia di Latina. Assenti Regione Lazio e Ministero per la salute la decisione viene rinviata alla conferenza unificata che viene convocata senza esito il 21 maggio, l’11 giugno, il 29 luglio, 29 ottobre;
- sentenza del TAR di Latina del 14 settembre 2009 n. 200900819 che respinge il ricorso della ditta proponente. (http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Latina/Sezione%201/2009/200900260/Provvedimenti/200900819_01.XML);
- a metà novembre la società proponente notifica il ricorso contro la sentenza del TAR di Latina del 14 settembre 2009 n. 200900819, al Consiglio di Stato.
- A dicembre si diffonde, da parte di persone vicine alla società proponente, la notizia del via libera del progetto della centrale da parte della conferenza unificata e della Regione Lazio. Notizia che non viene confermata dai dati ufficiali che, tanto per cambiare, sono completamente diversi.
- Il verbale della riunione del 29 ottobre, della conferenza unificata, conferma che il progetto non viene esaminato ma inviato alla Regione Lazio. Guarda caso, come ci avevano detto nella prima riunione della conferenza del 7 maggio e, sempre per coincidenza, affermato dai rappresentanti del comune di Pontinia.
Pontinia 26 dicembre 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
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