sabato 7 novembre 2009

acqua pubblica, la proposta di Bilotta

Dalla Puglia a molti altri Comuni d’Italia si torna all’acqua pubblica.
L’Unità, pagina 4 – 7.
http://edicola.unita.it/
Unione di Comuni, non Ente di diritto pubblico!!!
Il Manifesto
http://www.ilmanifesto.it/il-manifesto/in-edicola/
Ernesto Bilotta assessore al comune di Pontinia, espressione del partito socialista, mi ha informato che intende proporre una mozione in consiglio comunale per il ritorno all’acqua pubblica, magari da concordare con quanto più comuni della provincia di Latina, esasperati dall’attuale gestione.
Difatti dopo l’approvazione in senato dell'articolo 15 del decreto legge numero 135 la via della privatizzazione è spianata. Nelle prossime settimane il testo passerà alla Camera, poi arriveranno i decreti attuativi, promessi dal governo entro il 31 dicembre 2009: allora l'acqua sarà davvero una merce.
Il voto di Palazzo Madama, nel pomeriggio di mercoledì 4 novembre, ha portato a un'inedita attenzione dei grandi media al tema delle mercificazione delle risorse idriche.
Secondo il proposito di Bilotta queste delibere comunali dovrebbero arrivare in massa alla Camera per bloccare questa proposta di legge che rischia di cancellare un diritto inalienabile dell’uomo, cioè il diritto all’acqua potabile e quindi alla vita.
Giorgio Libralato
Acqua, tra privatizzazione e cattiva informazione
di Luca Martinelli

Il Senato ha dato una spallata all'acqua pubblica. Con l'approvazione Tra i commi dell'articolo 15, che inserisce lprivatizzazione dei servizi pubblici locali nell'ambito di un provvedimento “recante disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee”, è facile perdersi.
Proviamo, perciò, a ricostruire i principali cambiamenti rispetto alla legislazione attuale.

9 commenti:

  1. LIBERI E FORTI,
    Acqua, depuratore e torre idrica, e la gestione ai ragazzi diversamente abili.
    Sicuramente i cittadini avranno acqua buonissima a costo inferiore.

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  2. Libralato adesso, dopo averlo tanto criticato, sei ritornato amico di Billotta?

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  3. Perchè non si possono criticare gli amici? Poi le proposte e le iniziative quando sono giuste va bene da qualunque parte vengono, come quella di Liberi e Forti.

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  4. pare che il Senato non spallato nulla, se ho capito bene la proposta lasceranno al privato le reti idriche + acquedotti e le acque renderanno pubbliche!

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  5. liberi e Forti,
    Speriamo che non massacrano l'acquedotto:
    1) Se noi andiamo a Roma e vediamo il museo, se andiamo a Pompei e vidiamo gli scavi è perchè l'hanno conservati.
    Se ci fossero stati i tecnici che stanno restaurando l'acquedotto, sicuramente oggi a Roma non ci sarebbe il Colosseo, a Pompei gli scavi a Pisa la Torre.
    2)Im montagna i comuni restaurano i vecchi mulina ad acqua, i vecchi frantoi a pietre, questi perche lo fanno? per macinare kg 200 al giorno? No questi lo restaurano lasciandoli alla loro funzione per far vedere ai futuri il modo che era di vita, a Pontinia invece il migliore monumento dell'agro pontino viene "MASSACRATO" a dispetto.Adesso sicuramente diranno: Ma era pericolante, abbiamo dovuto ecc ecc, ma perchè il colosseo non è pericolante? la torre di Pisa non è o era pericolante? Sono i tecnici che sono " PERICO..lanti.
    3) Il futuro delle acque, per noi è ognuno la sua, le spese per avere un acquedotto in comunione di comuni, saraà talmente alto che è meglio lavarsi con la Ferrarelle, allora ripristinare l'acquedotto con la sua imponenza , bellezza, e opera monumentale, installare un depuratore alimentato con impianto solare, e fornire ai cittadini acqua depurata del proprio suolo a costo sicuramente inferiore, quasi a costo zero.
    Se il sindaco Tombolillo farebbe questo, sicuramente verrebbe per questo ricordato al pari di chi lo ha costruito quell'acquedotto, altrimenti penso verrà riso come ridono la gente per il Museo ( Brobbio) o pa palestra di Quartaccio ( struttura di stalla)
    Grazie.

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  6. Sono tre giorni che leggo sui giornali articoli che mi hanno lasciata perplessa e poi a dir poco innervosita, alcuni molto vicino all'amministrazione mi avevano raccontato bugie e dipinto il progetto del museo nella torre come una soluzione perfetta, invece secondo la descrizione inconfutabile di Luigi non lo è affatto, ha svelato ragionevolmente l'assurdità del progetto, un museo al posto dell'acqua? Ieri ho chiesto per avere certezza di alcune affermazioni a chi di dovere se utilizziamo l'acqua potabile per irrigare i giardini pubblici e fontane, mi ha risposto di si e non solo anche per il lavaggio dei mezzi pubblici! Ma sono diventati tutti matti in questo paese?
    Giorgio io non ci capisco più niente! è realtà o un brutto incubo? L'acqua H2o elemento naturale qualunque amministrazione dovrebbe preservarla dallo spreco e dalla speculazione, noi a Pontinia la buttiamo via? Sono veramente allibita arrabbiata, e poi non capisco perchè di tante associazioni a Pontinia (tranne la rete) dagli statuti traboccanti di cultura altisonanti principi etici di radicamento sul territorio della propria storia di valori sbandierati al vento dell'ambientalismo nessuna s'interessi ad un problema collettivo e di coscienza civile come l'acqua nella torre idrica comunale? Nemmeno fosse di un privato!
    Ma che fine ha fatto la sensibilità degli esseri umani su temi così importanti?
    Mi rivolgo esplicitamente a quegli amministratori che ho votato ma che mi hanno raccontato bugie in questo caso, sono arrabbiata e delusa.
    Giorgio ci sono paesi in tutta Italia specialmente al sud che soffrono quasi l'inferno per carenze idriche o per ricatti delle mafie e noi di Pontinia che facciamo? chiudiamo una fonte di vita? Follia follia questa non è una nazione civile perchè per una azione DEGENERE "negare l'acqua" dovrebbero come minimo dimettersi.

    Marina

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  7. grazie Marina per la considerazione, purtroppo siamo difronte all'ennesimo spreco di denaro pubblco, depauperazione di una risorsa naturale e scempio del patrimonio storico ed architettonico.
    Pensavo che la "nuova" generazione di politici-amministrtori e tecnici professionisti al seguito fosse più sensibile attenta e sopratutto lontana dalle logiche bizzarre sugli investimenti pubblici, cambiano i politici i tecnici ma i problemi non si risolvono anzi si incancreniscono; giustamente Giorgio poneva una domanda: chi dovrebbe controllare le scelte della Pubblica Amministrazione? Secondo me i cittadini in primis! Dovrebbero verificare l'operato, come previsto dalla legislazione nazionale e statuto comunale per la partecipazione democratica alle scelte amministrative d'interesse pubblico, sembra semplice, invece non accade, pare che siano sempre meno le persone in grado di verificare analizzare criticare eventualmente giudicare l'operato e le idee progettuali pensate da chi abbiamo eletto, perchè succede questo? perchè alcuni sono compromessi? sono disinteressati? perchè hanno di meglio da fare? oppure difettano in coscienza civica? non saprei dare una risposta, però c'è una una stranezza, anzi un incredibile comune denominatore, quei diritti e doveri che un cittadino si assume dal 18esimo anno d'età in poi è come se terminassero con l'esercitare il proprio consenso elettorale depositando nelle urne un foglietto, dopo di chè avviene l'inspiegabile, il disinteresse alla gestione della propria città del proprio denaro del proprio patrimonio, per poi lamentarsi tutti o quasi quando le cose non funzionano.
    Forse intervenire prima che si compia l'errore conviene a tutti, curare il danno dopo diventa costoso e spesso impossibile porvi rimedio.

    Luigi

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  8. mi preoccupa il silenzio, sembra che le coscienze dei cittadini sono assopite(che la politica sia riuscita nel suo intento?), nemmeno il caos procurato dal dissesto ha svegliato gli animi di vive in questa città, non vedo un futuro roseo, se poi a tutto ciò aggiungo che i tuoi amici prendono le distanze da una giusta e sacrosanta causa non so proprio che pensare, non sono pessimista ma a pontinia ti ci fanno diventare!

    Marina

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  9. Non bisogna certo perdere la speranza che le cose migliorino o che succeda qualcosa di risvegliare le coscienze.

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