Dopo oltre 2 ore di discussione la seduta della commissione VIA-VAS della centrale a turbogas di Pontinia ha concesso 7 giorni di tempo all’amministrazione comunale (rappresentata dal sindaco dottor Eligio Tombolillo, dal geologogo dottor Alessandro Carlomagno e da Giorgio Libralato) di formalizzare tutte le obiezioni, pareri, informazioni espresse oggi verbalmente.
Analogo tempo concesso all’amministrazione provinciale di Latina (dottoressa Nicoletta Valle, Ingegnere Antonio Nardoni) per chiarire la loro conoscenza e posizione in merito ai progetti delle centrali a turbogas e a biomasse.
Il tutto per arrivare entro 30 giorni al parere definitivo, che potrebbe essere positivo, positivo con ulteriori prescrizioni alle tante già emesse, negativo.
Il Ministero dello sviluppo economico (MISE) affermando che è la prima volta che si trovano in una situazione del genere per via delle opposizioni tecniche, ambientali, procedurali, legali, precise e circostanziate, attende l’esito di tale valutazione per riprendere la conferenza unificata che, dopo la riunione del 9 aprile, non è più stata riconvocata, proprio per l’incertezza ambientale.
La Regione Lazio ancora una volta assente.
La ditta proponente ha ribadito la propria posizione e le approvazioni di VIA e AIA del progetto.
La posizione del comune di Pontinia è uscita notevolmente rafforzata dall’intervento opportuno e preciso del presidente del Parco nazionale del Circeo, dottor Gaetano Benedetto che ha evidenziato gli errori, le mancanze, le infrazioni alle procedure commesse nella redazione di VIA a proposito dello stesso parco nazionale del Circeo, a cominciare proprio dalla distanza del Parco dalla centrale.
Le obiezioni dell’amministrazione comunale hanno ribadito:
- le stesse imprecisioni, lacune, errori relative al Parco si ripropongono per gli altri siti SIC e ZPS (laghi del Vescovo o Gricilli, Bosco del Polverino, Parco degli Aurunci), nonché per la soprintendenza;
- lo stesso parere negativo espresso in sede di AIA per la centrale a biomasse per la salute pubblica (articoli 216 e 217 RD) valgono anche per la turbogas;
- gli errori e le inosservanze in materia idrogeologica per le opere connesse.
La ditta proponente ha cercato di far valere un parere improbabile e senza protocollo, superato dalla normativa e dalle successive prescrizioni, in materia di PAI come se autorizzazione o parer positivo in materia geologica ma è stato vivacemente contestato dal comune di Pontinia.
Proprio in materia geologica hanno fatto sensazione le relazioni, gli studi e le ricerche del dottor Alessandro Carlomagno.
Uno di questi studi, dell’università Roma 3, riporta le immagini fotografiche dell’apertura del terreno di circa 50 cm di larghezza per una lunghezza di qualche centinaio di metri che attraversa proprio il terreno circostante i Gricilli, cioè dove dovrebbero essere ubicati elettrodotto e metanodotto.
Lo stesso tipo di frattura terrestre, per esempio, ha originato il disastro di aprile con il terremoto de L’Aquila.
Il relatore della commissione VIA, si è reso conto della probabilità che un’eventuale frattura in corrispondenza delle fondazioni potrebbe far inclinare e crollare fondazioni e pali dell’elettrodotto.
Del metanodotto nonostante le ripetute e colorate richieste del comune di Pontinia circa le osservazioni nessuna risposta.
Come se il problema è stato sottovalutato o addirittura non studiato.
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