Che fine ha fatto la Biomassa?Questo è quanto ci si chiede a Tuscania nel caldo agosto. A due mesi dalle elezioni e dalla chiusura della campagna elettorale della questione sulla quale si è tanto discusso e si sono scontrate le opinioni dei Tuscanesi non c’è più ombra. La nuova amministrazione non si è ancora espressa a proposito e i tanti vari opinionisti che appunto nel mese di maggio e giugno non hanno avuto paura a dire la loro in proposito sono tornati nell’ombra.
Come interpretare l’inconsueto silenzio? Forse una prossima mattina i Tuscanesi al loro risveglio si ritroveranno con una biomassa nuova di zecca? E proprio loro i Tuscanesi, la vogliono o non la vogliono questa Biomassa? Forse no, a giudicare dagli applausi che hanno elargito copiosi all’affollato spettacolo tenuto il mese scorso a Tuscania da Ulderico Pesce, “Storie di Scorie”, quando sono stati messi in guardia su alcune scelte politiche che indorando la pillola propongono soluzioni energetiche non proprio ideali per la salute della popolazione tra le quali le stesse biomasse, o forse si , chissà?
Sembra che l’opinione dei cittadini, tanto spesso interpellati con petizioni popolari e raccolta firme su questioni ben più banali di ristrutturazioni o costruzione di centri commerciali che non cambiano certo la vita, non interessi a nessuno.
Eppure questa della Biomassa è una vicenda seria che più volte ha sollevato polemiche, dubbi e contraddizioni, che ha visto un contenzioso tra comune e privati, risoltosi a favore di quest’ultimi, che ha fatto scendere in campo sostenitori e contrari. Sulla vicenda non c’è mai staro un vero confronto: tempo fa qualcuno in paese chiese che fosse fatta una conferenza dove avrebbero potuto trovare spazio tutte le voci in capitolo, una sorta di incontro scontro ma soprattutto un occasione di informazione dei cittadini che sulle Biomasse ad oggi sanno poco o niente.
Nulla è stato fatto, tranne il solito chiasso in campagna elettorale che ha trasformato la questione in una faccenda politica quando principalmente è da interpretarsi invece come una vicenda sociale visto l’impatto per la cittadina. Se vicenda politica deve essere, allora che lo sia, che i nostri politici gettino la maschera e dichiarino il loro pensiero.
L’oggi sindaco, Massimo Natali, in un intervista di qualche mese fa, rilasciò una dichiarazione dove asseriva di preferire una posizione neutrale sulla vicenda fino a quando non ci fosse stato un confronto chiaro tra tutte le parti, sui pro e contro, tacendo la propria personale opinione, una dichiarazione diplomatica che lasciò trasparire la volontà di imparzialità e correttezza, doti che speriamo guidino la conclusione, nel bene o nel male, del progetto Biomassa.
Valeria Sebastiani
Nuovo Viterbo Oggi
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