non abbiamo dimenticato le biomasse
Il tavolo tecnico comunale contrario ai progetti incompatibili con il territorio e perciò particolarmente sgraditi all’amministrazione di Pontinia e ai suoi cittadini nell’ultimo mese si è occupato spesso e a lungo della centrale a turbogas.
Ma non ha dimenticato la mannaia che incombe del progetto delle biomasse che ha perso quasi tutti i suoi pochi sostenitori.
Difatti ai guai giudiziari abbastanza importanti della centrale di Bando d’Argenta quella che, secondo i fans delle biomasse, era un modello, sono tutt’altro che terminati e sono seri.
Altrettanto dicasi del legno radioattivo proveniente dalle zone contaminate da Chernobyl che alimenta biomasse e camini.
Si è scoperto nemmeno con troppa difficoltà che l’Italia non produce la legna necessaria a far funzionare gli impianti a biomasse esistenti, figuriamoci per quelli di progetto.
Idem per l’intero Lazio che produce circa il 30% del legno di cui avrebbe bisogno la centrale di Pontinia, senza dimenticare che a Cisterna già ne è in funzione una che brucia il doppio delle biomasse disponibili in provincia e non c’è spazio per altre centrali.
Ma solo in provincia di Frosinone ci sono oltre 20 progetti di centrali a biomasse.
E’ evidente, come la storia, soprattutto penale italiana, che se le biomasse da incenerire non ci sono o si alimentano gli inceneritori con rifiuti di ogni genere o con legna radioattiva, in barba anche al protocollo di Kyoto e alla direttiva europea.
Ma mentre non si hanno notizie della conferenza unificata presso la segreteria della Presidenza del consiglio dei ministri che pare per 2 volte abbia inserito l’argomento all’ordine del giorno e che sia sempre mancato il numero legale, il 23 luglio c’è l’ennesima udienza al TAR.
Il tavolo tecnico quindi ha fornito ulteriori elementi per contrastare il ricorso della ditta proponente che, stando a quanto affermato nella stessa conferenza dei servizi, è in contrasto anche con appositi pareri del consiglio di stato.
Ovviamente le motivazioni tecniche e legali in difesa del comune di Pontinia, rappresentato dagli avvocati Carlo Bassoli e Luciano Falcone saranno resi noti dopo l’udienza.
Intanto sarà interessante anche la posizione di un’azienda confinante che si è costituita in favore del comune di Pontinia ricordando precedenti sentenze che rimettono in discussione la proprietà dell’area.
Pontinia 11 luglio 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
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