La corazzata della turbogas incombe su Pontinia
La ditta che propone la centrale a turbogas nella zona industriale di Mazzocchio nel comune di Pontinia, fa parte di un gruppo sociale multinazionale che si occupa, tra l’altro, della gestione dell’acqua sia in Italia che nel mondo, così come di energia.
Le notizie finanziare indicano grossi e impressionanti guadagni per l’anno scorso con un incremento notevole nel fatturato che non conosce crisi, nonostante alcune notizie di contestazioni che arrivano da alcune province del Lazio così come, per esempio, dalla Bolivia.
Ma anche dall’antitrust, come da accertamenti finanziari, almeno stando alle notizie di giornali.
Sempre le notizie dei giornali finanziari indicano notevoli progetti finanziari di espansione con acquisizione o partecipazione in società sia italiane che internazionali.
In sostanza sembrerebbe una corazzata economica e finanziaria.
Sempre in base alle notizie che arrivano dagli organi di informazione pare che il nuovo AD sia anche tesoriere di ItalianiEuropei, la fondazione politica e non solo riconducibile a Massimo D’Alema, come noto, ex presidente del consiglio, ex ministro, Ds oggi PD.
Pare che uno degli azionisti del gruppo sia il suocero (attuale, stando sempre alle notizie degli organi di informazione) dell’ex presidente della camera dei deputati nonché segretario dell’Udc, Pierferdinando Casini.
Quello che è certo è che all’interno di questa azienda è sicuramente influente, politicamente e amministrativamente, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, già ministro, ex An oggi Pdl.
Quindi, se fossero vere tali informazioni, la corazzata turbogas potrebbe contare se non sull’appoggio politico di 3 dei 5 maggiori partiti (PD, Udc, Pdl), sicuramente sul favore di alcuni dei politici italiani più noti e, forse, importanti.
Detto questo una ditta che ha tale forza economica e imprenditoriale farebbe impensierire chiunque si opponga ai suoi progetti di ulteriore espansione, guadagno, nuovi impianti e ulteriori introiti che non sembrano, dai dati diffusi, certo la crisi che invece, ci dicono, coinvolge tutto il mondo occidentale.
Ma l’amministrazione comunale di Pontinia, le associazioni, i cittadini, i consulenti che si oppongono al progetto più contrastato e contestato, insieme a quello della centrale a biomasse e dell’inceneritore, della breve storia dalla fondazione ad oggi.
Anzi lunedì e soprattutto ieri sono continuate le riunioni del tavolo tecnico che è giunto ad alcune decisioni e considerazioni importanti che saranno rese note al più presto ed oggetto di apposita riunione pubblica.
Anche l’ennesimo errore contabile, così come la duplicazione delle voci dolenti, senza le dovute pezze d’appoggio, nella richiesta di danni, hanno avuto una certa rilevanza pubblica.
Ma questo sembra un film già visto poi smentito da tanti e conseguenti fatti.
Quindi si continua nell’attività di opposizione a questo sgradito progetto senza alcun timore.
Pontinia 1 luglio 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
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