Ricevo e pubblico
l'inchiesta collaborativa di Fai notizia sui manifesti elettorali abusivi ha raccolto oltre 357 fotografie, e le immagini di oltre 1.500 manifesti illegali grazie ai video postati da decine di cittadini di diversi comuni.
Si tratta della prima grande denuncia di massa. Ogni giorno, le segnalazioni inviate vengono spedite a sindaco, prefetto e vigili urbani dei vari comuni coinvolti. Segnalazioni che si tradurranno in iniziative giudiziarie in ogni procura d'Italia.
Oggi in una conferenza stampa presenteremo la classifica provvisoria dei partiti più imbrattatori. Ti forniamo in anteprima i dati:
http://www.radioradicale.it/la-classifica-dei-partiti-e-dei-candidati-pi-abusivi-a-roma
Presenteremo ai giornalisti anche un video che documenta l'aggressione subita dal citizen journalist Gaetano Dentamaro, mentre riprende un attacchinatore abusivo in pieno giorno nel centro di Roma.
Ti chiediamo di aiutarci a raccogliere nuovi contributi all'inchiesta, e insieme a sputtanare i partiti e i candidati che ricorrono a questa forma illegale e incivile di propaganda. Abbiamo predisoposto uno slideshow in cui scorrono le fotografie dei manifesti abusivi.
Puoi inserirlo sul tuo blog?
Preleva il codice qui sotto (dimensioni banner: 233x243):
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http://www.fainotizia.it/inchiesta/manifesti-abusivi-fermali-con-una-foto
Dimensioni grandi (360x340): -->
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Infine, ecco il video che abbiamo realizzato con l'aggressione del citizen journalist Gaetano Dentamaro:
http://www.fainotizia.it/video/manifesti-abusivi-le-prove?reportage=5045944
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Diego Galli
__________________________
Responsabile del sito internet
Radio Radicale
Pontinia (LT) dall'ambiente, alla difesa dei diritti civili e sociali, dalla politica alla tecnica. Si riportano stralciriportandone autori. Nota: qualora si ritenga la pubblicazione (o i commenti) siano lesivi o notizie superate si prega di comunicarlo con mail giorgio.libralato@gmail.com e saranno rimossi. Oppure allo stesso modo si può esercitare il diritto di replica. Qualora si ritenga che una pubblicazione o parte di essa ledano i diritti di copyright o di autore saranno rimossi
sabato 30 maggio 2009
Acea si accorda con Suez-gdf
Ricevo e pubblico, come sempre saranno pubblicati aggiornamenti, modifiche, precisazioni e smentite.
La chiusura del dossier Acea e, in particolare, dell'accordo con i francesi di Suez-Gaz de France dovrebbe arrivare entro l'estate. E più precisamente entro la fine di agosto. Così ieri ha detto il presidente di Acea Giancarlo Cremonesi a margine di un convegno alla Luiss. Il primo passo potrebbe essere fatto oggi. «Nel cda di domani (oggi ndr) si faranno le prime scelte e individueremo uno degli scenari che ci ha proposto Mediobanca». Il clima attorno a quello che rischiava di tramutarsi in un tormentone dopo il cambio della giunta comunale che ha rimesso in discussione il progetto avallato dalla giunta Veltroni sembra l'ideale ora per una soluzione. Cremonesi ha, infatti, aggiunto di essere sicuro «di farcela per agosto, il clima è sereno per una soluzione condivisa». Che ora ci sarebbero. Anche il secondo advisor nominato dal Comune di Roma, la banca Rotschild, ha infatti consegnato la sua relazione al committente. Nell'attesa, oggi, il consiglio di amministrazione nominerà Giovanni Barberis nuovo direttore finanziario della società. Questo almeno quanto hanno riferito all'agenzia Radiocor fonti di mercato. La nomina di Barberis, che attualmente è direttore amministrativo di Hera e che assumerà il nuovo incarico a inizio luglio, è un tassello importante anche nell'ottica della ridefinizione dei rapporti Suez-gdf, in quanto il direttore finanziario ha competenza su fusioni e acquisizioni. Ad oggi, invece, non c'è ancora una decisione sulla nomina del nuovo direttore generale della società: in pole restano gli «interni» Francesco Sperandini e Andrea Bossola, ma si attendono anche le indicazioni dei «cacciatori di teste» della Spencer, ancora al lavoro. Il cda, infine, proseguirà l'esame del dossier Suez-Gdf: sul tavolo il rapporto di Mediobanca che, secondo le indiscrezioni circolate, prevede l'ingresso di Acea nella distribuzione di gas senza l'uscita dalla produzione di energia. Fil.Cal
La chiusura del dossier Acea e, in particolare, dell'accordo con i francesi di Suez-Gaz de France dovrebbe arrivare entro l'estate. E più precisamente entro la fine di agosto. Così ieri ha detto il presidente di Acea Giancarlo Cremonesi a margine di un convegno alla Luiss. Il primo passo potrebbe essere fatto oggi. «Nel cda di domani (oggi ndr) si faranno le prime scelte e individueremo uno degli scenari che ci ha proposto Mediobanca». Il clima attorno a quello che rischiava di tramutarsi in un tormentone dopo il cambio della giunta comunale che ha rimesso in discussione il progetto avallato dalla giunta Veltroni sembra l'ideale ora per una soluzione. Cremonesi ha, infatti, aggiunto di essere sicuro «di farcela per agosto, il clima è sereno per una soluzione condivisa». Che ora ci sarebbero. Anche il secondo advisor nominato dal Comune di Roma, la banca Rotschild, ha infatti consegnato la sua relazione al committente. Nell'attesa, oggi, il consiglio di amministrazione nominerà Giovanni Barberis nuovo direttore finanziario della società. Questo almeno quanto hanno riferito all'agenzia Radiocor fonti di mercato. La nomina di Barberis, che attualmente è direttore amministrativo di Hera e che assumerà il nuovo incarico a inizio luglio, è un tassello importante anche nell'ottica della ridefinizione dei rapporti Suez-gdf, in quanto il direttore finanziario ha competenza su fusioni e acquisizioni. Ad oggi, invece, non c'è ancora una decisione sulla nomina del nuovo direttore generale della società: in pole restano gli «interni» Francesco Sperandini e Andrea Bossola, ma si attendono anche le indicazioni dei «cacciatori di teste» della Spencer, ancora al lavoro. Il cda, infine, proseguirà l'esame del dossier Suez-Gdf: sul tavolo il rapporto di Mediobanca che, secondo le indiscrezioni circolate, prevede l'ingresso di Acea nella distribuzione di gas senza l'uscita dalla produzione di energia. Fil.Cal
giovedì 28 maggio 2009
l'arcano, il paese è piccolo e la gente.......
Antefatto (sono ipotesi da quanto letto dagli organi di informazione, chi vuole faccia pure le sue più che gradite precisazioni).
2 consiglieri vengono denunciati "nell'esercizio delle loro funzioni".
Inizia il processo penale. Uno dei 2 chiede il patrocinio legale del comune perchè nell'esercizio delle sue funzioni, l'altro no. Si celebra il processo, con assoluzione perchè il fatto non sussiste. Il primo consigliere (allora e oggi) reitera la richiesta di patrocinio che viene accolta dalla giunta comunale ritendola legittima.
Fino a qui, come detto, potrebbe essere fantasia o realtà.
Poi sul sito del comune di Pontinia, così come sull'albo pretorio del comune vengono pubblicate le delibere, compresa quella di cui sopra.
Trasmetterla, senza commenti, questa notizia, come altre, ad una mail list di persone che discutono di politica è un problema?
E se ad uno di questi commenti: "Vogliamo formare un gruppo di persone NUOVE in tutti sensi per far USCIRE Pontinia dall'impaludamento forzato?..." si risponde "C'è bisogno di un nuovo progetto per Pontinia, di persone che sappiano guardare al bene comune.La domanda determinante è:
- per amministrare?
- per fare opposizione?
- per servire?
- per costruire?"
e un successivo commento "Ringrazio Giorgio Libralato per l'utile contributo. Come lui penso che serva una nuova generazione di persone che si occupino dei problemi di Pontinia. Adesso cerco di rispondere alle domande giustamente poste da Giorgio."
questo cosa c'entra con l'antefatto e con la delibera?"
2 consiglieri vengono denunciati "nell'esercizio delle loro funzioni".
Inizia il processo penale. Uno dei 2 chiede il patrocinio legale del comune perchè nell'esercizio delle sue funzioni, l'altro no. Si celebra il processo, con assoluzione perchè il fatto non sussiste. Il primo consigliere (allora e oggi) reitera la richiesta di patrocinio che viene accolta dalla giunta comunale ritendola legittima.
Fino a qui, come detto, potrebbe essere fantasia o realtà.
Poi sul sito del comune di Pontinia, così come sull'albo pretorio del comune vengono pubblicate le delibere, compresa quella di cui sopra.
Trasmetterla, senza commenti, questa notizia, come altre, ad una mail list di persone che discutono di politica è un problema?
E se ad uno di questi commenti: "Vogliamo formare un gruppo di persone NUOVE in tutti sensi per far USCIRE Pontinia dall'impaludamento forzato?..." si risponde "C'è bisogno di un nuovo progetto per Pontinia, di persone che sappiano guardare al bene comune.La domanda determinante è:
- per amministrare?
- per fare opposizione?
- per servire?
- per costruire?"
e un successivo commento "Ringrazio Giorgio Libralato per l'utile contributo. Come lui penso che serva una nuova generazione di persone che si occupino dei problemi di Pontinia. Adesso cerco di rispondere alle domande giustamente poste da Giorgio."
questo cosa c'entra con l'antefatto e con la delibera?"
il dissesto a Pontinia non c'era nuove conferme
La deliberazione del 4 maggio scorso dei commissari nominati da Ministero, la dottoressa Filippa Costantino Presidente, del ragioniere Augusto Abbate, dell'avvocato Alessandro Izzi. I tre tecnici, in base agli atti contabili relativi agli anni 2003-2004, hanno accertato che la massa passiva del Comune ammontava a poco meno di un milione e 650 mila euro, una cifra ben diversi dai 10 milioni e passa di euro dichiarata dalla giunta guidata dall’ex sindaco Giuseppe Mochi
contenuta nella dichiarazione del 17 maggio 2004 del presunto dissesto.
Arriva un’altra conferma, l’ennesima dopo le 2 sentenze del TAR di Latina che, verificando tutti gli atti contabili, dimostrava l’inesistenza delle condizioni per dichiarare il dissesto. Così come si era espressa la Corte dei Conti confrontando i bilanci di Pontinia e Sabaudia. Poi il Consiglio di Stato prima confermava la
discrezionalità del comune di dichiarare il dissesto “la dichiarazione di dissesto finanziario, mentre la motivazione della sentenza impugnata, sostanzialmente poggiante sull’affermazione che il comune avrebbe potuto o dovuto eliminare o ridurre i servizi non indispensabili (quali sarebbero l’assistenza scolastica e l’assistenza e beneficienza), invade, come lamenta il comune appellante, la sfera
delle valutazioni e delle scelte riservate alla pubblica amministrazione”. Poi “che le valutazioni del Consiglio comunale di Pontinia del 2004 in ordine alla vicenda avrebbero potuto essere forse diverse ove si fosse usata un’altra metodologia per valutare le poste del bilancio. Un errore contabile, sempre (si ripete) a tutto
concedere”. Quindi sembrerebbe che i Commissari del Ministero confermino gli errori già riscontrati dal Tar, dalla Corte dei Conti e dal Consiglio di Stato sulla dichiarazione e sull’esistenza del dissesto. Esattamente come alcuni cittadini affermano e affermavano da oltre 5 anni persi nei tribunali, ricerche e soprattutto inutili e gravose tasse al massimo. Che quindi potevano e dovevano essere evitate. Così come alcune scelte rivelatesi sbagliate e lasciate in eredità dalla precedente amministrazione (gestione acqua pubblica, compostaggio, biomasse….).
Al di là delle colpe rimangono le conseguenze che i cittadini di Pontinia pagano già da 5 anni.
Ma forse avremo nuove puntate…
Giorgio Libralato
contenuta nella dichiarazione del 17 maggio 2004 del presunto dissesto.
Arriva un’altra conferma, l’ennesima dopo le 2 sentenze del TAR di Latina che, verificando tutti gli atti contabili, dimostrava l’inesistenza delle condizioni per dichiarare il dissesto. Così come si era espressa la Corte dei Conti confrontando i bilanci di Pontinia e Sabaudia. Poi il Consiglio di Stato prima confermava la
discrezionalità del comune di dichiarare il dissesto “la dichiarazione di dissesto finanziario, mentre la motivazione della sentenza impugnata, sostanzialmente poggiante sull’affermazione che il comune avrebbe potuto o dovuto eliminare o ridurre i servizi non indispensabili (quali sarebbero l’assistenza scolastica e l’assistenza e beneficienza), invade, come lamenta il comune appellante, la sfera
delle valutazioni e delle scelte riservate alla pubblica amministrazione”. Poi “che le valutazioni del Consiglio comunale di Pontinia del 2004 in ordine alla vicenda avrebbero potuto essere forse diverse ove si fosse usata un’altra metodologia per valutare le poste del bilancio. Un errore contabile, sempre (si ripete) a tutto
concedere”. Quindi sembrerebbe che i Commissari del Ministero confermino gli errori già riscontrati dal Tar, dalla Corte dei Conti e dal Consiglio di Stato sulla dichiarazione e sull’esistenza del dissesto. Esattamente come alcuni cittadini affermano e affermavano da oltre 5 anni persi nei tribunali, ricerche e soprattutto inutili e gravose tasse al massimo. Che quindi potevano e dovevano essere evitate. Così come alcune scelte rivelatesi sbagliate e lasciate in eredità dalla precedente amministrazione (gestione acqua pubblica, compostaggio, biomasse….).
Al di là delle colpe rimangono le conseguenze che i cittadini di Pontinia pagano già da 5 anni.
Ma forse avremo nuove puntate…
Giorgio Libralato
mercoledì 27 maggio 2009
Arrivano le condanne per la centrale a biomasse
Arrivano le condanne per la centrale a biomasse
Uno dei tanti regali della precedente giunta di destra (la cessione senza titolo delle reti pubbliche ad Acqualatina, il dissesto smentito ancora una volta dai dati contabili, il contestao impianto di compostaggio) è l’approvazione del progetto della centrale a biomasse.
I tifosi della centrale a biomasse fondavano il loro sostegno a questo progetto vantando quello analogo e dello stesso gruppo sociale (almeno all’epoca dei fatti) di Bando d’Argenta (Fe) chiuso nel novembre del 2006 per diversi motivi di carattere penale.
Un altro motivo, anche questo smentito dai fatti di Bando d’Argenta , possibilità di utilizzare la biomasse del posto, sia dalle dichiarazione del progettista dell’impianto che dal fatto che dopo 7 anni di funzionamento solo il 10% viene coperto dalle aziende del luogo.
Poi ci hanno detto, ancora una volta smentiti dai fatti, che la chiusura della centrale a biomasse di Bando d’Argenta era dovuta da un sabotaggio.
Invece il processo ha accertato ben altro: “Il gup Silvia Migliori ha accolto la richiesta della pm Mariaemanuela Guerra relativa alle posizioni dei responsabili della centrale di Bando di Argenta che fino al 2006 hanno lavorato per la San Marco e del responsabile di una delle ditte fornitrici da cui partivano i rifiuti contestati: Giovanni Aliboni, presidente del cda della centrale termoelettrica San Marco Bioenergie, Lanfranco Graziani, vicecapo della centrale, Massimo Costa, fuel manager, e Giacomo Gallusi, legale rappresentante della Enervision, azienda di Dosolo (provincia di Mantova) fornitrice di biomasse (legno vergine non trattato). “
“Secondo le risultanze investigative della Guerra, Aliboni, Pasti, Graziani, Costa e Gallusi sono accusati di aver smaltito abusivamente, tramite combustione, ingenti quantitativi di rifiuti. In particolare quantità pari a 720 tonnellate l’anno di “materiale nerastro” di origine organica contaminato da metalli pesanti quali cromo, rame, piombo, titanio e vanadio; e rifiuti che nel solo anno 2005 ammonterebbero a 4500 ton/a, costituiti da pezzi di plastica, pezzi di ferro, sabbia, terra, legno trattato, e tutto materiale indicato come “non idoneo”.”
Adesso da quale progetto o notizia non vera si dovrà difendere il comune di Pontinia con i suoi cittadini?
Pontinia 27 maggio 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Una condanna in patteggiamento e quattro rinvii a giudizio per la centrale di Bando di Argenta
Sarà processo per chi bruciava rifiuti non consentiti
Una condanna in patteggiamento e quattro rinvii a giudizio per quella centrale che doveva bruciare esclusivamente legna vergine e scarti di produzione alimentari e agricoli, mentre invece inceneriva anche altri rifiuti non consentiti. Il gup Silvia Migliori ha accolto la richiesta della pm Mariaemanuela Guerra relativa alle posizioni dei responsabili della centrale di Bando di Argenta che fino al 2006 hanno lavorato per la San Marco e del responsabile di una delle ditte fornitrici da cui partivano i rifiuti contestati: Giovanni Aliboni, presidente del cda della centrale termoelettrica San Marco Bioenergie, Lanfranco Graziani, vicecapo della centrale, Massimo Costa, fuel manager, e Giacomo Gallusi, legale rappresentante della Enervision, azienda di Dosolo (provincia di Mantova) fornitrice di biomasse (legno vergine non trattato).
Oltre a questi, ieri è stato condannato in patteggiamento a due anni con la condizionale Martino Pasti, procuratore speciale. Altri due ex dirigenti, Marcello Figueira e Anthony De Furia, rispettivamente presidente e amministratore delegato della San Marco Bioenergie, sono stati sanzionati con una pena pecuniaria per i mancati controlli delle emissioni.
Secondo le risultanze investigative della Guerra, Aliboni, Pasti, Graziani, Costa e Gallusi sono accusati di aver smaltito abusivamente, tramite combustione, ingenti quantitativi di rifiuti. In particolare quantità pari a 720 tonnellate l’anno di “materiale nerastro” di origine organica contaminato da metalli pesanti quali cromo, rame, piombo, titanio e vanadio; e rifiuti che nel solo anno 2005 ammonterebbero a 4500 ton/a, costituiti da pezzi di plastica, pezzi di ferro, sabbia, terra, legno trattato, e tutto materiale indicato come “non idoneo”. Il tutto – si legge nell’avviso di conclusione indagini – “al fine di conseguire un ingiusto profitto”. Che per la ditta fornitrice di Mantova consisteva nell’evitare i pesanti costi di smaltimento e nel ricevere il pagamento per i conferimenti dei rifiuti che, “miscelati con biomassa legnosa vergine costituita da cippato, ramaglia, tronchi e tronchetti, venivano venduti e consegnati alla San Marco come biomassa combustibile. La San Marco, da parte sua, ne ricavava un risparmio sull’acquisto del materiale combustibile costituito da biomassa legnosa miscelata con tali rifiuti non autorizzati.
Aliboni e Pasti, infine, erano chiamati in causa per non aver rispettato i parametri relativi a polveri, Co, Nox, azoto e micro polveri e per non aver esercitato i dovuti controlli e non essersi assicurati l’effettivo rispetto delle prescrizioni. Nelle pagine depositate in procura emerge inoltre che Pasti e Graziani sono indagati per falsità in registri e notificazioni. Secondo il pm agivano sul software che gestiva il sistema di rilevamento dei fumi falsificando così i dati relativi alle emissioni in atmosfera.
http://www.estense.com/?module=displaystory&story_id=51484&format=html
Uno dei tanti regali della precedente giunta di destra (la cessione senza titolo delle reti pubbliche ad Acqualatina, il dissesto smentito ancora una volta dai dati contabili, il contestao impianto di compostaggio) è l’approvazione del progetto della centrale a biomasse.
I tifosi della centrale a biomasse fondavano il loro sostegno a questo progetto vantando quello analogo e dello stesso gruppo sociale (almeno all’epoca dei fatti) di Bando d’Argenta (Fe) chiuso nel novembre del 2006 per diversi motivi di carattere penale.
Un altro motivo, anche questo smentito dai fatti di Bando d’Argenta , possibilità di utilizzare la biomasse del posto, sia dalle dichiarazione del progettista dell’impianto che dal fatto che dopo 7 anni di funzionamento solo il 10% viene coperto dalle aziende del luogo.
Poi ci hanno detto, ancora una volta smentiti dai fatti, che la chiusura della centrale a biomasse di Bando d’Argenta era dovuta da un sabotaggio.
Invece il processo ha accertato ben altro: “Il gup Silvia Migliori ha accolto la richiesta della pm Mariaemanuela Guerra relativa alle posizioni dei responsabili della centrale di Bando di Argenta che fino al 2006 hanno lavorato per la San Marco e del responsabile di una delle ditte fornitrici da cui partivano i rifiuti contestati: Giovanni Aliboni, presidente del cda della centrale termoelettrica San Marco Bioenergie, Lanfranco Graziani, vicecapo della centrale, Massimo Costa, fuel manager, e Giacomo Gallusi, legale rappresentante della Enervision, azienda di Dosolo (provincia di Mantova) fornitrice di biomasse (legno vergine non trattato). “
“Secondo le risultanze investigative della Guerra, Aliboni, Pasti, Graziani, Costa e Gallusi sono accusati di aver smaltito abusivamente, tramite combustione, ingenti quantitativi di rifiuti. In particolare quantità pari a 720 tonnellate l’anno di “materiale nerastro” di origine organica contaminato da metalli pesanti quali cromo, rame, piombo, titanio e vanadio; e rifiuti che nel solo anno 2005 ammonterebbero a 4500 ton/a, costituiti da pezzi di plastica, pezzi di ferro, sabbia, terra, legno trattato, e tutto materiale indicato come “non idoneo”.”
Adesso da quale progetto o notizia non vera si dovrà difendere il comune di Pontinia con i suoi cittadini?
Pontinia 27 maggio 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Una condanna in patteggiamento e quattro rinvii a giudizio per la centrale di Bando di Argenta
Sarà processo per chi bruciava rifiuti non consentiti
Una condanna in patteggiamento e quattro rinvii a giudizio per quella centrale che doveva bruciare esclusivamente legna vergine e scarti di produzione alimentari e agricoli, mentre invece inceneriva anche altri rifiuti non consentiti. Il gup Silvia Migliori ha accolto la richiesta della pm Mariaemanuela Guerra relativa alle posizioni dei responsabili della centrale di Bando di Argenta che fino al 2006 hanno lavorato per la San Marco e del responsabile di una delle ditte fornitrici da cui partivano i rifiuti contestati: Giovanni Aliboni, presidente del cda della centrale termoelettrica San Marco Bioenergie, Lanfranco Graziani, vicecapo della centrale, Massimo Costa, fuel manager, e Giacomo Gallusi, legale rappresentante della Enervision, azienda di Dosolo (provincia di Mantova) fornitrice di biomasse (legno vergine non trattato).
Oltre a questi, ieri è stato condannato in patteggiamento a due anni con la condizionale Martino Pasti, procuratore speciale. Altri due ex dirigenti, Marcello Figueira e Anthony De Furia, rispettivamente presidente e amministratore delegato della San Marco Bioenergie, sono stati sanzionati con una pena pecuniaria per i mancati controlli delle emissioni.
Secondo le risultanze investigative della Guerra, Aliboni, Pasti, Graziani, Costa e Gallusi sono accusati di aver smaltito abusivamente, tramite combustione, ingenti quantitativi di rifiuti. In particolare quantità pari a 720 tonnellate l’anno di “materiale nerastro” di origine organica contaminato da metalli pesanti quali cromo, rame, piombo, titanio e vanadio; e rifiuti che nel solo anno 2005 ammonterebbero a 4500 ton/a, costituiti da pezzi di plastica, pezzi di ferro, sabbia, terra, legno trattato, e tutto materiale indicato come “non idoneo”. Il tutto – si legge nell’avviso di conclusione indagini – “al fine di conseguire un ingiusto profitto”. Che per la ditta fornitrice di Mantova consisteva nell’evitare i pesanti costi di smaltimento e nel ricevere il pagamento per i conferimenti dei rifiuti che, “miscelati con biomassa legnosa vergine costituita da cippato, ramaglia, tronchi e tronchetti, venivano venduti e consegnati alla San Marco come biomassa combustibile. La San Marco, da parte sua, ne ricavava un risparmio sull’acquisto del materiale combustibile costituito da biomassa legnosa miscelata con tali rifiuti non autorizzati.
Aliboni e Pasti, infine, erano chiamati in causa per non aver rispettato i parametri relativi a polveri, Co, Nox, azoto e micro polveri e per non aver esercitato i dovuti controlli e non essersi assicurati l’effettivo rispetto delle prescrizioni. Nelle pagine depositate in procura emerge inoltre che Pasti e Graziani sono indagati per falsità in registri e notificazioni. Secondo il pm agivano sul software che gestiva il sistema di rilevamento dei fumi falsificando così i dati relativi alle emissioni in atmosfera.
http://www.estense.com/?module=displaystory&story_id=51484&format=html
martedì 26 maggio 2009
Provinciali a proposito di candidati e di inceneritori
Provinciali a proposito di candidati e di inceneritori
Le cronache locali attribuiscono al presidente provinciale uscente nonché candidato a presidente della coalizione di destra il programma di costruire un inceneritore.
Ci hanno spiegato che l’inceneritore non è conveniente e che nessuna azienda lo vuole costruire, a meno di non utilizzare i finanziamenti che dovrebbero essere utilizzati per l’energia naturale e rinnovabile e di subire l’ennesima sanzione della commissione europea.
Ci hanno spiegato che l’inceneritore produce il 30% dell’energia che consuma quindi non è conveniente sotto questo aspetto, che può bruciare il 30% dei rifiuti e che a sua volta il 30% dei rifiuti bruciati diventa rifiuto speciale con discariche speciali.
Gli esperti, a cominciare dagli Stati Uniti dove non si impiantano da 20 anni, anche per i motivi di cui sopra, spiegano che produce diossina, che l’aumento notevole di tumori e malattie nelle zone degli inceneritori è spaventoso.
Non solo non c’è guadagno economico, ma la raccolta differenziata, al contrario degli inceneritori, produce 20 volte il numero degli operatori, fa risparmiare energia, materie prime e migliorare la qualità della vita.
L’amministrazione provinciale di destra ha individuato alcuni siti idonei alla realizzazione dell’inceneritore, tra cui Mazzocchio nel comune di Pontinia che, grazie alla precedente giunta di destra di Pontinia, già ospita il centro, contestato, di compostaggio e potrebbe ospitare l’altro inceneritore della centrale a biomasse.
Sarà interessante verificare quanti cittadini di Pontinia voteranno per questo candidato che potrebbe regalare loro anche l’inceneritore oppure se sceglieranno chi gli inceneritori, le malattie, la diossina non la vuole né a Pontinia, né altrove.
Pontinia 26 maggio 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Le cronache locali attribuiscono al presidente provinciale uscente nonché candidato a presidente della coalizione di destra il programma di costruire un inceneritore.
Ci hanno spiegato che l’inceneritore non è conveniente e che nessuna azienda lo vuole costruire, a meno di non utilizzare i finanziamenti che dovrebbero essere utilizzati per l’energia naturale e rinnovabile e di subire l’ennesima sanzione della commissione europea.
Ci hanno spiegato che l’inceneritore produce il 30% dell’energia che consuma quindi non è conveniente sotto questo aspetto, che può bruciare il 30% dei rifiuti e che a sua volta il 30% dei rifiuti bruciati diventa rifiuto speciale con discariche speciali.
Gli esperti, a cominciare dagli Stati Uniti dove non si impiantano da 20 anni, anche per i motivi di cui sopra, spiegano che produce diossina, che l’aumento notevole di tumori e malattie nelle zone degli inceneritori è spaventoso.
Non solo non c’è guadagno economico, ma la raccolta differenziata, al contrario degli inceneritori, produce 20 volte il numero degli operatori, fa risparmiare energia, materie prime e migliorare la qualità della vita.
L’amministrazione provinciale di destra ha individuato alcuni siti idonei alla realizzazione dell’inceneritore, tra cui Mazzocchio nel comune di Pontinia che, grazie alla precedente giunta di destra di Pontinia, già ospita il centro, contestato, di compostaggio e potrebbe ospitare l’altro inceneritore della centrale a biomasse.
Sarà interessante verificare quanti cittadini di Pontinia voteranno per questo candidato che potrebbe regalare loro anche l’inceneritore oppure se sceglieranno chi gli inceneritori, le malattie, la diossina non la vuole né a Pontinia, né altrove.
Pontinia 26 maggio 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
domenica 24 maggio 2009
appello elezioni Guidi e Amici
Domenico Guidi appello agli elettori
http://dailymotion.virgilio.it/video/x9cu6z_domenico-guidi-candidato-alla-presi_news?from=rss
Sesa Amici appello agli elettori
http://dailymotion.virgilio.it/video/x9ctjt_sesa-amici-candidata-alla-presidenz_news?from=rss
http://dailymotion.virgilio.it/video/x9cu6z_domenico-guidi-candidato-alla-presi_news?from=rss
Sesa Amici appello agli elettori
http://dailymotion.virgilio.it/video/x9ctjt_sesa-amici-candidata-alla-presidenz_news?from=rss
venerdì 22 maggio 2009
centrali il tavolo tecnico riprende
E' ripreso il lavoro del tavolo tecnico che si oppone alla realizzazione delle centrali incompatibili con il territorio comunale e con l'intera pianura pontina.
L'allargamento del gruppo degli esperti ha consentito un salto di qualità dal momento politico (e spesso teatrale e ripetitivo senza un contributo pratico) e da quello emozionale. Anche la contemporaneità dei progetti ha consentito di utilizzare l'esperienza su una pratica per l'altra. Come sempre gli elementi tecnici, amministrativi, legali verranno resi noti al momento opportuno nelle competenti sedi. Idee ce ne sono diverse, nuove e interessanti.
L'allargamento del gruppo degli esperti ha consentito un salto di qualità dal momento politico (e spesso teatrale e ripetitivo senza un contributo pratico) e da quello emozionale. Anche la contemporaneità dei progetti ha consentito di utilizzare l'esperienza su una pratica per l'altra. Come sempre gli elementi tecnici, amministrativi, legali verranno resi noti al momento opportuno nelle competenti sedi. Idee ce ne sono diverse, nuove e interessanti.
giovedì 21 maggio 2009
conferenza biomasse
E' inserita all'ordine del giorno di oggi la centrale a biomasse di Pontinia.
La prossima tappa probabile è la Regione Lazio.
La prossima tappa probabile è la Regione Lazio.
mercoledì 20 maggio 2009
biomasse, ahiahai, che strano un'altra centrale....
con grossi problemi e, ancora più strano, anche questa con i soliti annunciati rifiuti al posto delle biomasse che forse, come dice l'Enea oppure l'Università Romana, non ci sono o semplicemente come affermava uno dei progettisti della centrale di Pontinia.
Strano davvero?
Giorgio Libralato
Ambiente
Sequestro dell'impianto di Bevagna, Vinti: "Necessario immediato
intervento della politica e delle istituzioni umbre"
I fatti portati alla luce questa mattina, con le denunce spiccate dal
Noe nei riguardi otto persone per lo smaltimento illecito di rifiuti,
fanno risaltare ancora di più una serie di problematiche che da tempo
Rifondazione ha portato all’attenzione di tutti. In particolare quelle
attinenti allo smaltimento dei reflui zootecnici della zona di
Bettona. Una situazione che ormai è insostenibile e che mette a
repentaglio in maniera evidente la qualità della vita dei cittadini
bettonesi. Gli impianti a biomasse, compreso quello sequestrato a
Bevagna, dovrebbero garantire uno sfruttamento corretto dei rifiuti,
nel pieno rispetto della legalità e della salute dei cittadini.
Perciò, dopo aver espresso il doveroso ringraziamento di Rifondazione
nei confronti del Noe per l’attenzione dimostrata nel caso odierno di
Bevagna, se le accuse dovessero venir provate si rende necessario un
immediato intervento delle istituzioni e della politica umbra.
Stefano Vinti
Capogruppo in Consiglio regionale Prc-Se
http://www.umbrialeft.it/node/17978
Strano davvero?
Giorgio Libralato
Ambiente
Sequestro dell'impianto di Bevagna, Vinti: "Necessario immediato
intervento della politica e delle istituzioni umbre"
I fatti portati alla luce questa mattina, con le denunce spiccate dal
Noe nei riguardi otto persone per lo smaltimento illecito di rifiuti,
fanno risaltare ancora di più una serie di problematiche che da tempo
Rifondazione ha portato all’attenzione di tutti. In particolare quelle
attinenti allo smaltimento dei reflui zootecnici della zona di
Bettona. Una situazione che ormai è insostenibile e che mette a
repentaglio in maniera evidente la qualità della vita dei cittadini
bettonesi. Gli impianti a biomasse, compreso quello sequestrato a
Bevagna, dovrebbero garantire uno sfruttamento corretto dei rifiuti,
nel pieno rispetto della legalità e della salute dei cittadini.
Perciò, dopo aver espresso il doveroso ringraziamento di Rifondazione
nei confronti del Noe per l’attenzione dimostrata nel caso odierno di
Bevagna, se le accuse dovessero venir provate si rende necessario un
immediato intervento delle istituzioni e della politica umbra.
Stefano Vinti
Capogruppo in Consiglio regionale Prc-Se
http://www.umbrialeft.it/node/17978
un pò alla volta
Sono appena tornato dalle vacanze.
Un pò alla volta risponderò ai vari commenti.
Per fortuna non ho avuto notizie nè delle miserie italiane di di quelle della nostra provincia.
Senza fretta mi aggiornerò, con molto rimpianto dei servizi di altri paesi con il confronto davvero impietoso con il "Bel Paese".
Un pò alla volta risponderò ai vari commenti.
Per fortuna non ho avuto notizie nè delle miserie italiane di di quelle della nostra provincia.
Senza fretta mi aggiornerò, con molto rimpianto dei servizi di altri paesi con il confronto davvero impietoso con il "Bel Paese".
martedì 12 maggio 2009
udienza al TAR turbogas
N. 00205/2009 REG.ORD.SOSP.
N. 00267/2009 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
sezione staccata di Latina (Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
ORDINANZA
Sul ricorso numero di registro generale 267 del 2009, proposto da:
Aceaelectrabel Produzione S.p.A., rappresentato e difeso dagli avv. Annalisa Di Giovanni, Clotilde Lucchetti, Eugenio Picozza, con domicilio eletto presso Clotilde Avv. Lucchetti in Latina, via Duca del Mare, 24;
contro
Comune di Pontinia in Persona del Sindaco P.T., rappresentato e difeso dagli avv. Carlo Bassoli, Luciano Falcone, con domicilio eletto presso Carlo Avv. Bassoli in Latina, via Priverno N. 18; Ministero dell'Interno Dipartimenti dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, Ministero dell'Interno Corpo Nazionale Vigili del Fuoco Direzione Regionale del Lazio, Ministero dello Sviluppo Economico; Ministero dell'Interno, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Gen.Stato, domiciliata per legge in Roma, via dei Portoghesi,12;
e con l'intervento di
ad opponendum:
Agrob Italiana Srl, rappresentato e difeso dagli avv. Francesco Di Ciollo, Angelo Galli, con domicilio eletto presso Francesco Avv. Di Ciollo in Latina, via Carducci N.7;
per l'annullamento
previa sospensione dell'efficacia,
-del provvedimento del Sindaco del Comune di Pontinia prot. n. 3944 del 3 marzo 2009 con cui si emette parere di incompatibilità territoriale sull'istanza della AceaElectrabel Produzione spa per il progetto di una centrale elettrica a ciclo combinato da circa 400 MW in località "Mazzocchio"-area industriale;
-della comunicazione del Ministero dell'Interno (Dipartimento dei Vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile Direzione centrale per la prevenzione e la sicurezza) Area rischi Industriali avente ad oggetto: "autorizzazione, ai sensi della legge 9 aprile 2002, n. 55, all'installazione e all'esercizio di una centrale elettrica a ciclo combinato nel Comune di Pontinia (LT). Conferenza di servizi in data 04/02/2003;
-della comunicazione del Comune di Pontinia del 21 novembre 2008 prot. n. 19439;
-del parere negativo espresso dal Comune di Pontinia nella conferenza di servizi del 18 dicembre 2008;
-del parere non favorevole espresso dal Comune di Pontinia al rilascio dell'AIA prot. n. 21323 del 23 dicembre 2008...
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visti tutti gli atti della causa;
Vista la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Comune di Pontinia in Persona del Sindaco P.T.;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Ministero dell'Interno;
Visti gli artt. 19 e 21, u.c., della legge 6 dicembre 1971, n. 1034;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 12/05/2009 il dott. Santino Scudeller e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Considerato che al momento dell’adozione del provvedimento ab origine contestato, il sindaco deve ritenersi privo di competenza che, per il caso di mancata predisposizione dell’elaborato tecnico RIR deve ritenersi spettante al CTR di cui all’articolo 21 D. Lgs. 334/1999;
Considerato che allo stato non può pervenirsi a diverse conclusioni in ragione della sopravvenuta delibera d GM n. 92/2009 di adozione del predetto elaborato tecnico e ciò in quanto, detta delibera è espressamente sottoposta all’approvazione del consiglio comunale;
Considerato che allo non si ravvisa la sussistenza di ragioni di estrema gravità ed urgenza;
Visto l’articolo 1, comma 552, della legge 30 dicembre 2004, n. 311 che richiama l’applicazione dell’articolo 23 - bis della legge 6 dicembre 1971, n. 1034;
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio - Sezione Staccata di Latina - fissa, ai sensi delle disposizioni su indicate, per la trattazione del merito l’udienza pubblica del 23 luglio 2009.
La presente ordinanza sarà eseguita dall'Amministrazione ed è depositata presso la segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.
Così deciso in Latina nella camera di consiglio del giorno 12/05/2009 con l'intervento dei Magistrati:
Francesco Corsaro, Presidente
Santino Scudeller, Consigliere, Estensore
Roberto Maria Bucchi, Primo Referendario
L'ESTENSORE IL PRESIDENTE
DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 12/05/2009
IL SEGRETARIO
N. 00267/2009 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
sezione staccata di Latina (Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
ORDINANZA
Sul ricorso numero di registro generale 267 del 2009, proposto da:
Aceaelectrabel Produzione S.p.A., rappresentato e difeso dagli avv. Annalisa Di Giovanni, Clotilde Lucchetti, Eugenio Picozza, con domicilio eletto presso Clotilde Avv. Lucchetti in Latina, via Duca del Mare, 24;
contro
Comune di Pontinia in Persona del Sindaco P.T., rappresentato e difeso dagli avv. Carlo Bassoli, Luciano Falcone, con domicilio eletto presso Carlo Avv. Bassoli in Latina, via Priverno N. 18; Ministero dell'Interno Dipartimenti dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, Ministero dell'Interno Corpo Nazionale Vigili del Fuoco Direzione Regionale del Lazio, Ministero dello Sviluppo Economico; Ministero dell'Interno, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Gen.Stato, domiciliata per legge in Roma, via dei Portoghesi,12;
e con l'intervento di
ad opponendum:
Agrob Italiana Srl, rappresentato e difeso dagli avv. Francesco Di Ciollo, Angelo Galli, con domicilio eletto presso Francesco Avv. Di Ciollo in Latina, via Carducci N.7;
per l'annullamento
previa sospensione dell'efficacia,
-del provvedimento del Sindaco del Comune di Pontinia prot. n. 3944 del 3 marzo 2009 con cui si emette parere di incompatibilità territoriale sull'istanza della AceaElectrabel Produzione spa per il progetto di una centrale elettrica a ciclo combinato da circa 400 MW in località "Mazzocchio"-area industriale;
-della comunicazione del Ministero dell'Interno (Dipartimento dei Vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile Direzione centrale per la prevenzione e la sicurezza) Area rischi Industriali avente ad oggetto: "autorizzazione, ai sensi della legge 9 aprile 2002, n. 55, all'installazione e all'esercizio di una centrale elettrica a ciclo combinato nel Comune di Pontinia (LT). Conferenza di servizi in data 04/02/2003;
-della comunicazione del Comune di Pontinia del 21 novembre 2008 prot. n. 19439;
-del parere negativo espresso dal Comune di Pontinia nella conferenza di servizi del 18 dicembre 2008;
-del parere non favorevole espresso dal Comune di Pontinia al rilascio dell'AIA prot. n. 21323 del 23 dicembre 2008...
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visti tutti gli atti della causa;
Vista la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Comune di Pontinia in Persona del Sindaco P.T.;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Ministero dell'Interno;
Visti gli artt. 19 e 21, u.c., della legge 6 dicembre 1971, n. 1034;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 12/05/2009 il dott. Santino Scudeller e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Considerato che al momento dell’adozione del provvedimento ab origine contestato, il sindaco deve ritenersi privo di competenza che, per il caso di mancata predisposizione dell’elaborato tecnico RIR deve ritenersi spettante al CTR di cui all’articolo 21 D. Lgs. 334/1999;
Considerato che allo stato non può pervenirsi a diverse conclusioni in ragione della sopravvenuta delibera d GM n. 92/2009 di adozione del predetto elaborato tecnico e ciò in quanto, detta delibera è espressamente sottoposta all’approvazione del consiglio comunale;
Considerato che allo non si ravvisa la sussistenza di ragioni di estrema gravità ed urgenza;
Visto l’articolo 1, comma 552, della legge 30 dicembre 2004, n. 311 che richiama l’applicazione dell’articolo 23 - bis della legge 6 dicembre 1971, n. 1034;
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio - Sezione Staccata di Latina - fissa, ai sensi delle disposizioni su indicate, per la trattazione del merito l’udienza pubblica del 23 luglio 2009.
La presente ordinanza sarà eseguita dall'Amministrazione ed è depositata presso la segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.
Così deciso in Latina nella camera di consiglio del giorno 12/05/2009 con l'intervento dei Magistrati:
Francesco Corsaro, Presidente
Santino Scudeller, Consigliere, Estensore
Roberto Maria Bucchi, Primo Referendario
L'ESTENSORE IL PRESIDENTE
DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 12/05/2009
IL SEGRETARIO
domenica 10 maggio 2009
alla scoperta
Come avrete letto mi è stata fatta la proposta di partecipare alla rete italiana di blog tematici http://www.allascoperta.com/ e di aggiornare la sezione di ecologia e fonti rinnovabili http://ecologia.allascoperta.com.
Che Vi invito a seguire dando, come sempre, giudizi, critiche e suggerimenti.
Ho accettato la proposta perchè penso che l'informazione sia uno dei modi più importanti per dare un modesto contributo personale affinchè migliori la qualità della vita spesso con semplici scelte quotidiane.
Ma anche con indicazione agli amministratori, ai professionisti e alle aziende del settore.
Spesso capita che le persone che incontro o che mi contattano nei vari modi (telefonicamente, per e-mail) mi chiedano informazioni su quanto leggono, evidentemente, con interesse sulle varie iniziative.
Tra queste, come dicevo, anche amministratori di altri comuni o della provincia, ma anche professionisti ed aziende, oltre ai vari comitati e associazioni che cercano di opporsi a progetti incompatibili con l'ambiente, inceneritori, biomasse e turbogas, per esempio.
Che Vi invito a seguire dando, come sempre, giudizi, critiche e suggerimenti.
Ho accettato la proposta perchè penso che l'informazione sia uno dei modi più importanti per dare un modesto contributo personale affinchè migliori la qualità della vita spesso con semplici scelte quotidiane.
Ma anche con indicazione agli amministratori, ai professionisti e alle aziende del settore.
Spesso capita che le persone che incontro o che mi contattano nei vari modi (telefonicamente, per e-mail) mi chiedano informazioni su quanto leggono, evidentemente, con interesse sulle varie iniziative.
Tra queste, come dicevo, anche amministratori di altri comuni o della provincia, ma anche professionisti ed aziende, oltre ai vari comitati e associazioni che cercano di opporsi a progetti incompatibili con l'ambiente, inceneritori, biomasse e turbogas, per esempio.
sabato 9 maggio 2009
Roccagorga cambia
Ricevo e pubblico
In questa tornata elettorale, a Roccagorga, oltre alla lista di centro sinista con candidata a Sindaco Carla AMICI e alla lista di centro destra con candidato a Sindaco Eros CIOTTI si è presentata la Lista Civica "ROCCAGORGA CAMBIA" con candidata a Sindaco Eleonora PICCARO.
Una lista di giovani pronti ad impegnarsi per il proprio paese e che pensano che per amministrare bene occorra amministrare insieme coinvolgendo la cittadinanza in tutte le scelte.
I candidati in lista sono:
Mauro MACERA
Alessandro GIGLI
Paolo ROSSI detto "Jo Moro"
Salvatore RICCI detto "Zazzarono"
Marco CENTRA detto "La Banca"
Maura CENTRA
Marco SAPUTO detto "Marcolino"
Andrea MASSICCI
Maura FIORETTI detta "La Gemella"
Alessandro CAMMARONE
Giovanni DE NARDIS detto "Giovanni"
Domenico PALOMBI
Alessandro DE NARDIS detto "Poldo"
**************************************************************
La candidata a Sindaco
Eleonora Piccaro
Nata a Firenze il 31/03/1979 e residente a Roccagorga.
Da sempre attiva nel mondo del volontariato locale, dapprima in Arci (circoli La Ginestra e l’Albatro), impegnata con questa associazione in attività di animazione sociale e culturale (organizzazione di festival di musica rock, rassegne cinematografiche ed attività di solidarietà come l’esperienza di volontariato vissuta nel 1997 in Umbria a sostegno degli sfollati a seguito del terremoto), poi Presidente del Comitato “Il Futuro è di Antonio” – comitato cittadino per la salute e l’ambiente nato per contrastare la scelta scellerata di voler costruire una Centrale Turbogas a Roccagorga in località Prati, infine con la Legambiente, associazione presso la quale ha svolto 1 anno di servizio civile.
Diplomata presso il Liceo Scientifico Ettore Majorana di Latina con indirizzo linguistico.
Laureata in Sociologia presso l’Università “La Sapienza” di Roma con una tesi sperimentale in Storia contemporanea sull’eccidio del 6 gennaio 1913 a Roccagorga, tesi che ha permesso di rileggere l’intera vicenda alla luce della scoperta di nuovi documenti.
Oggi lavora presso il CESV Lazio – Centro Servizi per il Volontariato, nato in applicazione della legge quadro sul volontariato, a supporto delle associazioni del territorio.
Coltiva sempre la passione per la ricerca, tra l’altro sulla nascita del Sindacato nella Provincia di Latina, sull’immigrazione e sui movimenti di lotta contadina sui Monti Lepini, ha avuto modo di impegnarsi su problematiche inerenti i cittadini consumatori.
La lista
Una lista giovane età media 29 all’interno della quale troviamo tutte le tipologie di cittadini rocchigiani: studenti, precari, operai, liberi professionisti, edili, infermieri, laureandi, militari…..
Veri cittadini del paese che hanno scelto di continuare a vivere il loro paese senza fuggire via da esso, nonostante tutto, stanchi delle solite facce chiedono di poter amministrare il loro Paese nella massima trasparenza e forti di quelle idee ed esigenze oggi inascoltate dai politici di mestiere del Paese. Perché Roccagorga sia un paese da vivere, non da abitare.
per informazioni:
Stefano MOREA
stefano.morea@libero.it
339 17 95 072 - 346 39 65 445
In questa tornata elettorale, a Roccagorga, oltre alla lista di centro sinista con candidata a Sindaco Carla AMICI e alla lista di centro destra con candidato a Sindaco Eros CIOTTI si è presentata la Lista Civica "ROCCAGORGA CAMBIA" con candidata a Sindaco Eleonora PICCARO.
Una lista di giovani pronti ad impegnarsi per il proprio paese e che pensano che per amministrare bene occorra amministrare insieme coinvolgendo la cittadinanza in tutte le scelte.
I candidati in lista sono:
Mauro MACERA
Alessandro GIGLI
Paolo ROSSI detto "Jo Moro"
Salvatore RICCI detto "Zazzarono"
Marco CENTRA detto "La Banca"
Maura CENTRA
Marco SAPUTO detto "Marcolino"
Andrea MASSICCI
Maura FIORETTI detta "La Gemella"
Alessandro CAMMARONE
Giovanni DE NARDIS detto "Giovanni"
Domenico PALOMBI
Alessandro DE NARDIS detto "Poldo"
**************************************************************
La candidata a Sindaco
Eleonora Piccaro
Nata a Firenze il 31/03/1979 e residente a Roccagorga.
Da sempre attiva nel mondo del volontariato locale, dapprima in Arci (circoli La Ginestra e l’Albatro), impegnata con questa associazione in attività di animazione sociale e culturale (organizzazione di festival di musica rock, rassegne cinematografiche ed attività di solidarietà come l’esperienza di volontariato vissuta nel 1997 in Umbria a sostegno degli sfollati a seguito del terremoto), poi Presidente del Comitato “Il Futuro è di Antonio” – comitato cittadino per la salute e l’ambiente nato per contrastare la scelta scellerata di voler costruire una Centrale Turbogas a Roccagorga in località Prati, infine con la Legambiente, associazione presso la quale ha svolto 1 anno di servizio civile.
Diplomata presso il Liceo Scientifico Ettore Majorana di Latina con indirizzo linguistico.
Laureata in Sociologia presso l’Università “La Sapienza” di Roma con una tesi sperimentale in Storia contemporanea sull’eccidio del 6 gennaio 1913 a Roccagorga, tesi che ha permesso di rileggere l’intera vicenda alla luce della scoperta di nuovi documenti.
Oggi lavora presso il CESV Lazio – Centro Servizi per il Volontariato, nato in applicazione della legge quadro sul volontariato, a supporto delle associazioni del territorio.
Coltiva sempre la passione per la ricerca, tra l’altro sulla nascita del Sindacato nella Provincia di Latina, sull’immigrazione e sui movimenti di lotta contadina sui Monti Lepini, ha avuto modo di impegnarsi su problematiche inerenti i cittadini consumatori.
La lista
Una lista giovane età media 29 all’interno della quale troviamo tutte le tipologie di cittadini rocchigiani: studenti, precari, operai, liberi professionisti, edili, infermieri, laureandi, militari…..
Veri cittadini del paese che hanno scelto di continuare a vivere il loro paese senza fuggire via da esso, nonostante tutto, stanchi delle solite facce chiedono di poter amministrare il loro Paese nella massima trasparenza e forti di quelle idee ed esigenze oggi inascoltate dai politici di mestiere del Paese. Perché Roccagorga sia un paese da vivere, non da abitare.
per informazioni:
Stefano MOREA
stefano.morea@libero.it
339 17 95 072 - 346 39 65 445
giovedì 7 maggio 2009
Biomasse dopo la conferenza unificata
Biomasse dopo la conferenza unificata
Il comune di Pontinia, la sua amministrazione e i cittadini che si stanno impegnando in difesa dall’ambiente hanno ricevuto oggi ulteriori importanti conferme nella conferenza di oggi, unificata e decisoria, presso la segreteria della Presidenza del Consiglio dei Ministri in via della Stamperia 8.
Difatti, espressamente, la Segreteria della Presidenza (nonché presidente della conferenza) dottor Giovanni Scribano ha ritenuto legittimo il parere del Sindaco di Pontinia in materia di tutela e salvaguardia della salute locale nei tempi e nei modi espressi da Tombolillo il 27 gennaio.
Sono stati citati anche dei pareri del Consiglio di Stato che giustificano la legittimità della procedura della conferenza unificata.
Parere che invece la ditta proponente ha impugnato al TAR di Latina che, anziché concedere la sospensiva come richiesto nel ricorso, ha deciso di entrare nel merito il 23 luglio.
Ma la Conferenza unificata non si è scomposta, sia il Sindaco di Pontinia, accompagnato dal Capo Ufficio Tecnico e Sanitario, ing. Corrado Corradi, e da Giorgio Libralato, che l’amministrazione provinciale di Latina, rappresentata dalla dottoressa Nicoletta Valle (responsabile del settore ecologia e ambiente), l’ing. Antonio Nardone e l’avvocato dottoressa Di Troia, hanno illustrato il ricorso al TAR.
Il presidente della conferenza ha spiegato che l’iter continua e che l’argomento sarà posto all’ordine del giorno della prossima riunione dell’organo politico presso la segreteria della presidenza del consiglio dei ministri.
Anche la dottoressa Laura Albani dell’area ambiente dell’Anci (associazione nazionale comuni italiani) ha espresso il suo parere a sostegno delle realtà locali, delle loro scelte di programmazione, tutela e valorizzazione del territorio, quindi sostenendo il parere contrario espresso da Tombolillo al progetto della centrale a biomasse.
Parere emerso in consiglio comunale di Pontinia che ha dato mandato al Sindaco di intervenire con atti amministrativi e in rappresentanza dei cittadini e del consiglio comunale appunto per tutelare gli interessi di cittadini e aziende, della salute e dell’ambiente.
Anche l’opposizione di Pontinia ha riconosciuto pubblicamente la capacità del sindaco di aver saputo dare sostanza tecnica, amministrativa, sanitaria e ambientale al parere contrario al progetto dell’inceneritore che era stato voluto dall’amministrazione di destra caduta per queste e altre scelte.
La rappresentante delle autonomie locali nello stato, dottoressa Fiocca, non ha espresso alcun parere.
Il Sindaco di Pontinia ha messo agli atti ulteriore documentazione a sostegno e a conferma del suo parere, la relazione Dr. Federico Valerio - S.S. Chimica Ambientale - Istituto Nazionale Ricerca Cancro, Genova, già preannunciato nella comunicazione inviata alla stessa conferenza unificata.
Solo per citare qualche passaggio della prestigiosa relazione del Professor Federico Valerio, che allega 2 pagine di bibliografia a sostegno, con 27 citazioni: “Nostra conclusione pertanto è che l’inquinamento ambientale indotto dall’impianto a biomasse che si intende realizzare a Mazzocchio-Pontina, pur nel pieno rispetto delle norme vigenti, peggiora l’attuale qualità dell’aria con le emissioni da camino e con quelle del traffico veicolare indotto (ossidi di azoto, polveri fini (PM10) ed ultra fini (PM2,5) e peggiora anche la qualità del suolo, e dei prodotti agricoli di questi stessi suoli, con le ricadute di composti organici persistenti (diossine, furani, idrocarburi policiclici) e probabilmente di metalli pesanti.
I rischi sanitari indotti da questa contaminazione, per quanto piccoli possano essere stimati, non sono giustificati dai benefici collettivi indotti dalla realizzazione dell’impianto, il cui principale scopo è quello di massimizzare gli utili dei proponenti, in base agli attuali incentivi alla produzione di elettricità da biomasse.
Diversi indicatori dello stato di salute della popolazione laziale segnalano nel territorio del comune di Pontinia alcuni tra i più elevati fattori di rischio, in particolare per l’apparato respiratorio. In questo contesto, riteniamo inopportuno aggiungere, con la centrale a biomasse, nuovi fattori di rischio che si andrebbero inevitabilmente ad aggiungere ad altri, presumibilmente già presenti.
Riteniamo pertanto fondata e corretta, nonché pertinente ai suoi specifici compiti d’istituto, la scelta del Sindaco di Pontinia di opporsi alla realizzazione di quest’opera. Questa opposizione è ancor più giustificata dal fatto che la centrale a biomasse proposta non è assolutamente una scelta obbligata, né tantomeno una scelta strategica allo sviluppo del Paese. .” Prof. Federico Valerio.
L’incarico al Professor Federico Valerio, per le Sue indubbie capacità e autorevolezza in materia, era stato concordato con il gruppo di lavoro comunale che si è impegnato, producendo atti e considerazioni divenuti rilevanti nel contrasto a questo progetto indesiderato.
Con lo stesso Professore ci sono stati diversi confronti e scambi interessanti non solo sulla questione del progetto della centrale a biomasse, ma in generale sulla questione ambientale.
A margine della riunione i convenuti hanno ricordato l’importanza dei prodotti locali di qualità, agricoli e di lavorazione degli stessi, che giustamente il comune di Pontinia sta difendendo in maniera egregia.
Pontinia 7 maggio 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Il comune di Pontinia, la sua amministrazione e i cittadini che si stanno impegnando in difesa dall’ambiente hanno ricevuto oggi ulteriori importanti conferme nella conferenza di oggi, unificata e decisoria, presso la segreteria della Presidenza del Consiglio dei Ministri in via della Stamperia 8.
Difatti, espressamente, la Segreteria della Presidenza (nonché presidente della conferenza) dottor Giovanni Scribano ha ritenuto legittimo il parere del Sindaco di Pontinia in materia di tutela e salvaguardia della salute locale nei tempi e nei modi espressi da Tombolillo il 27 gennaio.
Sono stati citati anche dei pareri del Consiglio di Stato che giustificano la legittimità della procedura della conferenza unificata.
Parere che invece la ditta proponente ha impugnato al TAR di Latina che, anziché concedere la sospensiva come richiesto nel ricorso, ha deciso di entrare nel merito il 23 luglio.
Ma la Conferenza unificata non si è scomposta, sia il Sindaco di Pontinia, accompagnato dal Capo Ufficio Tecnico e Sanitario, ing. Corrado Corradi, e da Giorgio Libralato, che l’amministrazione provinciale di Latina, rappresentata dalla dottoressa Nicoletta Valle (responsabile del settore ecologia e ambiente), l’ing. Antonio Nardone e l’avvocato dottoressa Di Troia, hanno illustrato il ricorso al TAR.
Il presidente della conferenza ha spiegato che l’iter continua e che l’argomento sarà posto all’ordine del giorno della prossima riunione dell’organo politico presso la segreteria della presidenza del consiglio dei ministri.
Anche la dottoressa Laura Albani dell’area ambiente dell’Anci (associazione nazionale comuni italiani) ha espresso il suo parere a sostegno delle realtà locali, delle loro scelte di programmazione, tutela e valorizzazione del territorio, quindi sostenendo il parere contrario espresso da Tombolillo al progetto della centrale a biomasse.
Parere emerso in consiglio comunale di Pontinia che ha dato mandato al Sindaco di intervenire con atti amministrativi e in rappresentanza dei cittadini e del consiglio comunale appunto per tutelare gli interessi di cittadini e aziende, della salute e dell’ambiente.
Anche l’opposizione di Pontinia ha riconosciuto pubblicamente la capacità del sindaco di aver saputo dare sostanza tecnica, amministrativa, sanitaria e ambientale al parere contrario al progetto dell’inceneritore che era stato voluto dall’amministrazione di destra caduta per queste e altre scelte.
La rappresentante delle autonomie locali nello stato, dottoressa Fiocca, non ha espresso alcun parere.
Il Sindaco di Pontinia ha messo agli atti ulteriore documentazione a sostegno e a conferma del suo parere, la relazione Dr. Federico Valerio - S.S. Chimica Ambientale - Istituto Nazionale Ricerca Cancro, Genova, già preannunciato nella comunicazione inviata alla stessa conferenza unificata.
Solo per citare qualche passaggio della prestigiosa relazione del Professor Federico Valerio, che allega 2 pagine di bibliografia a sostegno, con 27 citazioni: “Nostra conclusione pertanto è che l’inquinamento ambientale indotto dall’impianto a biomasse che si intende realizzare a Mazzocchio-Pontina, pur nel pieno rispetto delle norme vigenti, peggiora l’attuale qualità dell’aria con le emissioni da camino e con quelle del traffico veicolare indotto (ossidi di azoto, polveri fini (PM10) ed ultra fini (PM2,5) e peggiora anche la qualità del suolo, e dei prodotti agricoli di questi stessi suoli, con le ricadute di composti organici persistenti (diossine, furani, idrocarburi policiclici) e probabilmente di metalli pesanti.
I rischi sanitari indotti da questa contaminazione, per quanto piccoli possano essere stimati, non sono giustificati dai benefici collettivi indotti dalla realizzazione dell’impianto, il cui principale scopo è quello di massimizzare gli utili dei proponenti, in base agli attuali incentivi alla produzione di elettricità da biomasse.
Diversi indicatori dello stato di salute della popolazione laziale segnalano nel territorio del comune di Pontinia alcuni tra i più elevati fattori di rischio, in particolare per l’apparato respiratorio. In questo contesto, riteniamo inopportuno aggiungere, con la centrale a biomasse, nuovi fattori di rischio che si andrebbero inevitabilmente ad aggiungere ad altri, presumibilmente già presenti.
Riteniamo pertanto fondata e corretta, nonché pertinente ai suoi specifici compiti d’istituto, la scelta del Sindaco di Pontinia di opporsi alla realizzazione di quest’opera. Questa opposizione è ancor più giustificata dal fatto che la centrale a biomasse proposta non è assolutamente una scelta obbligata, né tantomeno una scelta strategica allo sviluppo del Paese. .” Prof. Federico Valerio.
L’incarico al Professor Federico Valerio, per le Sue indubbie capacità e autorevolezza in materia, era stato concordato con il gruppo di lavoro comunale che si è impegnato, producendo atti e considerazioni divenuti rilevanti nel contrasto a questo progetto indesiderato.
Con lo stesso Professore ci sono stati diversi confronti e scambi interessanti non solo sulla questione del progetto della centrale a biomasse, ma in generale sulla questione ambientale.
A margine della riunione i convenuti hanno ricordato l’importanza dei prodotti locali di qualità, agricoli e di lavorazione degli stessi, che giustamente il comune di Pontinia sta difendendo in maniera egregia.
Pontinia 7 maggio 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
associazioni invitate sabato mattina per gli alpini
Dall'amministrazione comunale di Pontinia è arrivato l'invito a partecipare sabato mattina alla manifestazione in occasione della presenza degli alpini a Pontinia alle ore 10.00 in piazza Indipendenza.
associazioni invitate sabato mattina per gli alpini
Dall'amministrazione comunale di Pontinia è arrivato l'invito a partecipare sabato mattina alla manifestazione in occasione della presenza degli alpini a Pontinia alle ore 10.00 in piazza Indipendenza.
martedì 5 maggio 2009
Gli inceneritori continuano a funzionare. In regola?
La sera del 4 maggio verso le ore 21 (ieri) e la mattina di oggi (5 maggio alle ore 6) è tornato nell’aria di Pontinia l’odore o la puzza, come preferite dell’incenerimento di gomma, probabilmente ancora copertoni.
Dopo le segnalazioni di quanto già avvenuto il 17 e il 18 aprile (che riporto di seguito) le risposte (ufficiose, naturalmente) e le spiegazioni sono della presenza di impianti o di funzionamenti non regolari oppure di pratiche da condannare.
Come si può prevenire questo fenomeno?
E’ possibile intervenire e trovare i colpevoli?
Quali danni questa pratica (illegittima?) può portare nell’ambiente e nella salute pubblica?
A chi spetta intervenire?
Pontinia 5 maggio 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
I copertoni continuano a bruciare
Questa mattina alle ore 6 i copertoni continuavano a bruciare o almeno si è continuato a sentire l’odore molto forte.
Non essendo a conoscenza di inceneritori adatti a questa funzioni esistenti nella zona o queste puzze arrivano da un inceneritore posto in altre zone oppure l’incenerimento effettuato è fuori legge.
Ma se anche ci fosse un inceneritore autorizzato non credo sia normale e legittimo sentire questi odori acri che prendono alla gola.
Dovrebbero sicuramente avere dei filtri tali da impedirne la propagazione nell’atmosfera.
Oppure potrebbe essere la motivazione e la spiegazione all’alta percentuale di malattie dell’apparato respiratorio.
Per questi motivi questa mattina invierò una segnalazione agli Enti competenti alla tutela della salute pubblica.
Chissà magari questa volta si potranno poi avere notizie certe.
Pontinia 18 aprile 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
A proposito delle malattie dell’apparato respiratorio
Ha fatto molta sensazione l’illustrazione del Sindaco di Pontinia dottor Eligio Tombolillo nella conferenza dei servizi del 27 gennaio 2009 in provincia di Latina durante l’esame del progetto della centrale a biomasse dei dati ufficiali sulla percentuale di malattie dell’apparato respiratorio.
I dati pubblici erano stati fino ad allora ignorati da chi doveva esprimere il parere di tutela della salute pubblica eppure sono facilmente reperibili su internet ma anche negli uffici competenti.
L’agenzia regionale della sanità e il centro tumori diffondono questi dati che mostrano la più alta percentuale (regionale e provinciale) delle malattie dell’apparato respiratorio nel comune di Pontinia nella popolazione femminile.
Così come nel distretto per gli uomini che comprende anche Pontinia, oltre a Latina e Sermoneta.
Da dove vengono queste malattie?
Me lo hanno chiesto in tanti, rispondo che gli enti competenti se lo dovrebbero chiedere e fare prevenzione, soprattutto prima di dare pareri strampalati.
Io l’ho chiesto diverse volte agli enti competenti, specie quando la sera o la mattina si sentono nell’aria odori acri e caratteristici di plastica o gomma che brucia.
Mentre scrivo, per esempio, si sente l’ennesimo bruciante e fastidioso odore di pneumatici che stanno bruciando.
Come sempre avviene di notte con il favore delle tenebre e ignorati da chi dovrebbe vigilare sulla salute pubblica.
Pontinia 17 aprile 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Dopo le segnalazioni di quanto già avvenuto il 17 e il 18 aprile (che riporto di seguito) le risposte (ufficiose, naturalmente) e le spiegazioni sono della presenza di impianti o di funzionamenti non regolari oppure di pratiche da condannare.
Come si può prevenire questo fenomeno?
E’ possibile intervenire e trovare i colpevoli?
Quali danni questa pratica (illegittima?) può portare nell’ambiente e nella salute pubblica?
A chi spetta intervenire?
Pontinia 5 maggio 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
I copertoni continuano a bruciare
Questa mattina alle ore 6 i copertoni continuavano a bruciare o almeno si è continuato a sentire l’odore molto forte.
Non essendo a conoscenza di inceneritori adatti a questa funzioni esistenti nella zona o queste puzze arrivano da un inceneritore posto in altre zone oppure l’incenerimento effettuato è fuori legge.
Ma se anche ci fosse un inceneritore autorizzato non credo sia normale e legittimo sentire questi odori acri che prendono alla gola.
Dovrebbero sicuramente avere dei filtri tali da impedirne la propagazione nell’atmosfera.
Oppure potrebbe essere la motivazione e la spiegazione all’alta percentuale di malattie dell’apparato respiratorio.
Per questi motivi questa mattina invierò una segnalazione agli Enti competenti alla tutela della salute pubblica.
Chissà magari questa volta si potranno poi avere notizie certe.
Pontinia 18 aprile 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
A proposito delle malattie dell’apparato respiratorio
Ha fatto molta sensazione l’illustrazione del Sindaco di Pontinia dottor Eligio Tombolillo nella conferenza dei servizi del 27 gennaio 2009 in provincia di Latina durante l’esame del progetto della centrale a biomasse dei dati ufficiali sulla percentuale di malattie dell’apparato respiratorio.
I dati pubblici erano stati fino ad allora ignorati da chi doveva esprimere il parere di tutela della salute pubblica eppure sono facilmente reperibili su internet ma anche negli uffici competenti.
L’agenzia regionale della sanità e il centro tumori diffondono questi dati che mostrano la più alta percentuale (regionale e provinciale) delle malattie dell’apparato respiratorio nel comune di Pontinia nella popolazione femminile.
Così come nel distretto per gli uomini che comprende anche Pontinia, oltre a Latina e Sermoneta.
Da dove vengono queste malattie?
Me lo hanno chiesto in tanti, rispondo che gli enti competenti se lo dovrebbero chiedere e fare prevenzione, soprattutto prima di dare pareri strampalati.
Io l’ho chiesto diverse volte agli enti competenti, specie quando la sera o la mattina si sentono nell’aria odori acri e caratteristici di plastica o gomma che brucia.
Mentre scrivo, per esempio, si sente l’ennesimo bruciante e fastidioso odore di pneumatici che stanno bruciando.
Come sempre avviene di notte con il favore delle tenebre e ignorati da chi dovrebbe vigilare sulla salute pubblica.
Pontinia 17 aprile 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
lunedì 4 maggio 2009
biomasse e turbogas aggiornamento del 4 maggio
Continua senza soluzione di continuità anche nei giorni festivi il lavoro di approfondimento e studio dei progetti delle centrali a turbogas e a biomasse, evidenziandone ulteriori aspetti critici.
I dati saranno resi noti nelle varie sedi competenti al momento opportuno considerata la frequentazione di questo blog e, sopratutto, la fase molto critica dei vari iter che spesso si sommano, si incrociano e si intersecano anche in contrapposizione e contrasto tra loro.
Le notizie che arrivano dai vari enti sono alterne e complesse, ma si continua a fare un'azione importante e delicata nell'interesse dei cittadini, dell'ambiente e della salute pubblica oltre che della volontà popolare e dei suoi rappresentanti.
Stiamo anche pensando di divulgare la nostra preziosa esperienza per cittadini, comitati, associazioni e amministrazioni che, come per Pontinia, hanno deciso di opporsi a progetti ritenuti sbagliati e incompatibili con il territorio e quindi deleteri.
Nei prossimi giorni ci saranno "sorprese" (ovviamente per gli esterni, per chi non segue da vicino e con competenza l'evoluzione, ma non per noi) alcune positive, altre meno.
Ma si va avanti come sempre, con la solita convinzione e fermezza per difendere il futuro di Pontinia.
I dati saranno resi noti nelle varie sedi competenti al momento opportuno considerata la frequentazione di questo blog e, sopratutto, la fase molto critica dei vari iter che spesso si sommano, si incrociano e si intersecano anche in contrapposizione e contrasto tra loro.
Le notizie che arrivano dai vari enti sono alterne e complesse, ma si continua a fare un'azione importante e delicata nell'interesse dei cittadini, dell'ambiente e della salute pubblica oltre che della volontà popolare e dei suoi rappresentanti.
Stiamo anche pensando di divulgare la nostra preziosa esperienza per cittadini, comitati, associazioni e amministrazioni che, come per Pontinia, hanno deciso di opporsi a progetti ritenuti sbagliati e incompatibili con il territorio e quindi deleteri.
Nei prossimi giorni ci saranno "sorprese" (ovviamente per gli esterni, per chi non segue da vicino e con competenza l'evoluzione, ma non per noi) alcune positive, altre meno.
Ma si va avanti come sempre, con la solita convinzione e fermezza per difendere il futuro di Pontinia.
sabato 2 maggio 2009
domenica 3 maggio corsa ciclistica La Cotarda (Pontinia e Priverno)
Tra gli obblighi per chi organizza le corse ciclistiche su strada vi è
quello di dare la la massima sugli organi di informazione, per questo
motivo si chiede alle Vostre Redazioni di riportare la notizia che
domenica (domani) 3 maggio dalle ore 9.00 alle ore 11.30 si svolgerà
la corsa ciclistica che interessa i comuni di Pontinia e Priverno.
Difatti si parte dalla località La Cotarda (SP La Cotarda), si
transita sulla strada Lungo Ufente, la via Forestola, la SP San
Martino, bivio del Castello di San Martino, vialone San Martino
(adiacente all'omonimo Castello), SP Marittima (Migliara 53), località
Fossanova, bivio Sonnino Scalo, bivio stazione FS Fossanova, strada
adiacente il consorzio industriale di Mazzocchio, per poi rientrare
sulla SP La Cotarda, da ripetere 5 volte (come da planimetrie
allegate).
Secondo l'apposita disposizione della Prefettura di Latina (prot. 287
del 30 aprile 2009) vi è la sospensione temporanea della circolazione
stradale.
Ovviamente per dare il minor disagio possibile, per garantire la
sicurezza degli atleti, oltre alla regolarità agonistica della
manifestazione, si dividono i partecipanti in 3 gruppi che partono a
circa 3 minuti di distanza tra loro.
Ogni gruppo si può dividere tra attaccanti e inseguitori.
Quindi si cerca, nei limiti del possibile di convogliare il percorso
delle macchine nello stesso senso di percorrenza della corsa, inoltre
si farà ripartire il traffico, in senso contrario alla corsa, solo per
brevi tragitti che non hanno alternative e comunque per un tempo di
percorrenza che consente alle macchine di lasciare la sede stradale
fino all'arrivo degli altri atleti.
Grazie della cortesia.
venerdì 1 maggio 2009
turbogas e biomasse prossime scadenze
Lunedi 4 maggio, i partecipanti alla conferenza unificata del 9 aprile ad esaminare il progetto della centrale a turbogas, presso il ministero delle attività produttive dovranno inviare, la richiesta di modifica del verbale per quanto a loro attribuito.
Sempre il 4 maggio il comune di Pontinia dovrà consegnare la documentazione relativa ai rischi di incidente rilevante delle ditte presenti nel nucleo industriale di Mazzocchio, al TAR di Latina.
Il 7 maggio a Latina seconda udienza al TAR in merito al ricorso della ditta proponente la centrale a turbogas.
Il 7 maggio a Roma conferenza unificata decisoria presso la presidenza del consiglio dei ministri sul progetto della centrale a biomasse.
Sempre il 4 maggio il comune di Pontinia dovrà consegnare la documentazione relativa ai rischi di incidente rilevante delle ditte presenti nel nucleo industriale di Mazzocchio, al TAR di Latina.
Il 7 maggio a Latina seconda udienza al TAR in merito al ricorso della ditta proponente la centrale a turbogas.
Il 7 maggio a Roma conferenza unificata decisoria presso la presidenza del consiglio dei ministri sul progetto della centrale a biomasse.