A proposito delle centrali incompatibili
Questa mattina nuovo incontro a Pontinia sull’argomento delle centrali incompatibili con il territorio, come dimostrano, tra l’altro gli studi dell’Enea (per il piano energetico regionale) e dell’Università di Roma (per il piano energetico provinciale).
Ma anche per come si sono espressi i comuni di Pontinia, Priverno, Sonnino, Sezze, Terracina, Roccasecca, Bassiano, Sermoneta, Sabaudia.
Se fossimo in uno stato federale o in presenza di un governo che promuove il federalismo i progetti sarebbero già stati rispediti al mittente.
Invece arrivano richieste milionarie a chi esprime il proprio parere, richiesto per legge, o a chi questa legge la applica.
E’ stata espressa solidarietà a queste persone chiamate, in modo singolare, a rispondere in proprio.
Così come la stessa solidarietà è stata espressa alle istituzioni che rappresentano.
Si tratta di un ricorso più volte annunciato, anzi già espresso in conferenza dei servizi prima ancora che questa si chiudesse nella fase preliminare, più volte ribadito sugli organi di informazione.
Anziché programmare, verificare normative (per esempio in materia di sicurezza del lavoro), piani, delibere ignorate sbandierandolo sugli organi di informazione (per esempio in materia di rumore), dialogare con il territorio e i suoi rappresentanti si preferiscono le aule dei tribunali.
Il tutto, spesso, con il silenzio delle istituzioni deputate, dei partiti, dei politici, dei rappresentanti del territorio in una sorte di apatia e indifferenza.
Il ricorso nulla ha aggiunto o tolto alle critiche già espresse e saranno opportunamente ribadite.
In attesa che progresso, innovazione, rispetto del territorio, rinascita dell’ascolto, del dibattito, del rispetto civile e sociale, in 3 parole della libertà, della democrazia e della politica ritornino ad essere protagoniste.
Pontinia 26 marzo 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
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