Pontinia, le proposte dopo la protesta
Stiamo lavorando (cittadini, associazioni con l’aiuto di qualche amministratore) da tempo sulle proposte in tema energetico, soprattutto da fonti rinnovabili (quelle vere non quelle finte o per definizione di legge che non trova riscontra negli altri paesi) e naturali, ma anche per il risparmio energetico.
I tempi, purtroppo, si sono dilatati, come tutti sapevano, a causa delle decisioni della giunta di destra, le più contestate e controverse della storia amministrativa di Pontinia, che hanno raggiunto l’apice con il dissesto.
Da questo si uscirà, probabilmente, alla fine di quest’anno.
Oltre ai limiti e agli obblighi di legge, le energie amministrative e non solo, sono state convogliate proprio in quella direzione, oltre, per esempio, al contrasto con i progetti ad elevato impatto economico, sociale, sanitario e ambientale.
I pareri negativi, nell’ambito delle procedure amministrative, sono la conseguenza, come già ricordato, di 2 delibere del consiglio comunale del 2007.
In questi documenti successivi nei procedimenti, pur non comparendo, a volte, esperti del settore non vuol certo dire che non siano stati interpellati.
Né che a Pontinia, abituati da sempre a costruire, operare e migliorare (tranne qualche parentesi negativa sopra ricordata) impegnandosi per obiettivi concreti e reali, senza credere ai miracoli che il mago (o l’azienda) di turno vorrebbe mostrare, ci facciamo scoraggiare da chi arriva da fuori per imporre il proprio volere.
In merito sempre ai procedimenti in atto, dopo aver risposto alle richieste degli enti o delle aziende o istituzioni si sta pensando di passare ad un’altra fase invertendo le posizioni, ma su questo si sta lavorando, proprio con il consiglio degli esperti.
Se alcune tesi venissero confermate, si passerebbe alla fase di attuazione che sarà resa nota dopo le opportune verifiche.
Dall’altra parte arrivano alcune proposte per passare sia al miglioramento della situazione ambientale già critica, sia per essere protagonisti con il risparmio energetico.
Ma anche su questo, dopo i necessari convincimenti si passerà al dibattito e alle fasi di azione.
E’ stato avvilente criticare progetti lacunosi che dimostravano scarsa conoscenza e quindi mancanza di rispetto, del territorio.
La programmazione aderente alle caratteristiche e alle reali possibilità deve essere il metodo e il modo per scoraggiare impianti che, come più volte detto, sono incompatibili non solo con Pontinia, ma con l’intera pianura dell’Agro Pontino.
Pontinia 5 marzo 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
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