Il consiglio provinciale sulle 2 centrali a turbogas
Il 16 febbraio è stato convocato il consiglio provinciale per esaminare i rischi e i danni che saranno provocati irrimediabilmente al territorio, alla salute, all’economia, all’agricoltura, all’ambiente della provincia pontina e non solo dalle 2 centrali a turbogas di Aprilia e Pontinia.
Pontinia si sa, le disgrazie non vengono mai sole, è gravata anche dal progetto di una centrale a biomasse e forse dell’inceneritore, insomma una bulimia di metalli pesanti, nanoparticelle, diossina, furani, benzene.
E’ avvilente assistere ad una “programmazione” (si fa per dire) che passa dalle aule di tanti, troppi tribunali, del territorio e dell’energia.
Colpa dell’assenza della politica e della strumentalizzazione, colpa delle aziende o colpa di chi?
Intanto mentre si archivia la prima fase dall’AIA per la centrale a biomasse con la trasmissione, in base alla normativa vigente, della documentazione dall’amministrazione provinciale alla conferenza unificata, sarebbe opportuno che il consiglio provinciale si esprimesse.
Cioè dovrebbe dire (e questo non vale solo per le centrali, ma per tutta l’attività amministrativa), se i propri atti sono validi e credibili, se lo sono (cosa di cui tutti siamo sicuri) come intende attuarli, valorizzarli, difenderli, sostenerli.
E’ molto strano che, per esempio, l’amministrazione provinciale non abbia assunto una posizione politica sul progetto delle biomasse che è ben diverso da quanto previsto, studiato con un lavoro commissionato all’Università dalla stessa Provincia e deliberato come piano energetico provinciale.
Se questi atti hanno la valenza istituzionale altrettanto dovrebbero essere difesi nelle sedi opportune.
Com’è stato fatto, per esempio, per la gestione dell’acqua.
Intanto per la centrale a turbogas di Pontinia l’iter continua, sembra inarrestabile, in attesa di notizie dal presidente della Regione.
In questi giorni è arrivato il documento del Ministero dell’Ambiente avente per oggetto: “ trasmissione parere istruttorio conclusivo della domanda AIA presentata da AceaElectrabel Spa – Centrale Termoelettrica di Pontinia” del 21 gennaio 2009 con allegato il piano di monitoraggio e controllo della centrale termoelettrica turbogas a ciclo combinato di Pontinia.
Il tutto ai sensi dell’art. 6 comma 1 lettera b del decreto 153/07 del Ministero dell’ambiente, aggiornato con le risultanze della conferenza dei servizi del 18 dicembre 2008.
Insomma la centrale a turbogas di Pontinia, di cui si sono perse le notizie in merito agli espropri dei percorsi del gasdotto e dell’elettrodotto, senza fare alcun rumore sta per essere approvata, pare, stando alle notizie sulla stampa di oggi, con il parere non contrario, in linea generale, del WWF sezione di Latina.
Ma non è una novità questa associazione considera energia rinnovabile anche quella proveniente dagli inceneritori. (Consultate http://www.wwf.it/client/render.aspx?content=0&root=3133
"Nelle città, una volta raccolti i materiali riciclabili, i rifiuti possono essere inceneriti per produrre calore ed energia. In Europa, gli inceneritori forniscono calore a 20 milioni di utenti. La Germania – con 65 impianti – e la Francia sono i leader europei. Negli Stati Uniti, una novantina di impianti convertono 20 milioni di tonnellate di rifiuti in energia per 6 milioni di consumatori." ).
Qualcuno mi ha chiesto, ma se esiste una sezione del WWF a Latina cosa ha fatto, negli ultimi 10 anni, per esempio, in merito ai problemi del traffico, dell’inquinamento da metalli pesanti, PM 10, 2,5, programmazione territoriale, trasporto pubblico, gestione dell’acqua, dei rifiuti, della messa in sicurezza della centrale nucleare, le scorie?
Ogni idea, posizione, fraintendimento può e deve essere sempre legittimo.
Speriamo, invece, che dal consiglio provinciale di lunedì arrivi, finalmente, una presa di posizione chiara e forte in materia energetica, di programmazione territoriale e che non sia solo una mossa preelettorale.
I Cittadini vorrebbero capire chi sta dalla parte loro e chi dalla parte del guadagno individuale e di parte.
Pontinia 13 febbraio 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Carissimo Giorgio, ti alla fine del tuo articolo scrivi: "I Cittadini vorrebbero capire chi sta dalla parte loro e chi dalla parte del guadagno individuale e di parte". E' meglio che i cittadini non si fanno queste domande perchè potrebbero avere brutte sorprese! Anche all'interno del Consiglio Comunale di Pontinia - come tu ben sai - non sono tutti contrari a questi impianti. La delega non dovrebbe rimetterla solo Bilotta sul Centro Commerciale ma anche piu' di qualcuno favorevore Turbogas e biomasse! Grazie
RispondiEliminaPaolo Cima
Quando si hanno incarichi di presidente o di sindaco ci si trova davanti anche a questi interrogativi. Ma anche quando si è esponenti consiliari di una maggioranza. Io credo che coloro che non condividano scelte, da loro ritenute importanti, ne dovrebbero trarre le conclusioni dovute.
RispondiEliminaBravo. La penso allo stesso identico molto. Sono daccordissimo con te! Paolo Cima
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