Probabilmente ricordo male ma avevo capito che una delle richieste per accettare il cambio di destinazione d'uso dell'ex Mira Lanza vi fosse anche la viabilità esterna e una scuola.
Non ho trovato nulla di tutto questo nella delibera:
DELIBERA n. 64 del 5/12/2008:
1) DI INDIVIDUARE i seguenti criteri ed indirizzi cui attenersi in sede di valutazione sulla ammissibilità per eventuali iniziative volte alla riconversione del sito industriale dismesso già occupato dalla Soc. Mira Lanza:
a) il proponente l’iniziativa di riconversione dovrà corrispondere alla comunità locale, individuata nell’Amministrazione Comunale, un contributo da potersi utilizzare per opere e interventi pubblici, non inferiore a € 7,00 per ogni metro cubo che si intenderà riconvertire al nuovo utilizzo ed alla nuova destinazione d’uso. Restano fermi gli ulteriori obblighi relativi ai versamenti sul contributo sul costo di costruzione e sugli oneri di urbanizzazione, come per legge dovuti;
b) il proponente l’iniziativa di riconversione dovrà impegnarsi, nel caso l’iniziativa stessa preveda la realizzazione di attrezzature commerciali, a riservare una quota parte della superficie di vendita, non inferiore al 15 % della superficie di vendita complessiva, alla realizzazione di esercizi per attività di vicinato da alienarsi o concedersi in affitto agli imprenditori locali che ne facciano richiesta a prezzi scontati del 10 % rispetto ai correnti prezzi di mercato;
c) sempre nel caso in cui sia prevista la realizzazione di attrezzature commerciali, il proponente l’iniziativa di riconversione dovrà:
- impegnarsi con protocollo d’intesa tra Comune, produttori e commercianti locali a destinare un’area non inferiore a 1200 mq all’interno del complesso commerciale per la commercializzazione di prodotti tipici locali e per la valorizzazione e promozione del territorio anche sotto il profilo socio-culturale,, con comodato d’uso gratuito e/o a prezzo simbolico;
- approvare con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative nel settore commerciale ed il Comune stesso un protocollo d’intesa relativo alla disciplina degli orari di vendita e dei turni di apertura domenicale e festiva al fine di valorizzare le attività commerciali sul territorio comunale;
- approvare con il Comune stesso un protocollo d’intesa volto a favorire l’inserimento lavorativo nel nuovo centro commerciale e nelle attività dell’indotto, di disoccupati, inoccupati residenti nel territorio comunale, nonché a privilegiare nei limiti delle normative vigenti ed applicabili nella fattispecie, l’utilizzo e l’assunzione di maestranze e personale residente nel territorio comunale;
- a favorire la localizzazione di esercizi commerciali ed attività produttive esistenti sul territorio comunale all’interno del centro commerciale e nelle attività dell’indotto e comunque a dare priorità a tali attività nelle proprie politiche commerciali;
d) Il proponente l’iniziativa di riconversione dovrà altresì obbligarsi a realizzare le opere di urbanizzazione necessarie (quali ad esempio viabilità interna, parcheggi, rete idrica, fognatura, depuratori, rete di illuminazione ecc..ecc..) a proprie cure e spese.Le aree da destinare a parcheggi, verde ecc.. di cui all’art. 5 del D.M. 1444 del 2.4.1968 dovranno, altresì, essere attrezzate e le relative opere essere realizzate sempre a cura e spese del proponente, e da questi essere cedute gratuitamente al Comune di Pontinia. Queste ultime aree ed opere potranno essere oggetto di eventuali protocolli d’intesa per la loro gestione e manutenzione da parte del proponente stesso;
2) DI STABILIRE che gli impegni e gli obblighi di cui sopra debbano essere oggetto di specifico Atto unilaterale d’obbligo a favore del Comune di Pontinia, registrato e trascritto, da prodursi allo stesso Comune di Pontinia prima del rilascio delle contestuali Autorizzazioni a Costruire (Permesso di Costruire) e per l’esercizio delle attività proposte (Autorizzazione alla vendita e quant’altro previsto dalle vigenti normative).
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