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http://pontiniaecologia.blogspot.com/2008/11/zaratti-ricevuto-pontinia-da-sindaco-ed.html (il comunicato della visita di Zaratti a maggio 2007 a Pontinia per parlare di biomasse e turbogas).
http://pontiniaecologia.blogspot.com/2008/11/insufficiente-e-lacunoso-il-progetto.html (il mio comunicato in seguito alla conferenza dei servizi del 30 agosto 2007).
http://pontiniaecologia.blogspot.com/2008/07/osservazioni-centrale-biomasse-turbogas.html
(il documento redatto dall'amministrazione provinciale di Latina in seguito alla conferenza dei servizi del 30 agosto 2007).
Progressivo Impresa
1
Descriz. Cod. Cciaa MILANO
Numero Rea 1720583
Denominazione PONTINIA RINNOVABILI S.R.L.Descriz. Prov. Sede MILANO
Codice Fiscale 04035980962
Descriz. Nat. Giuridica SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA CON UNICO SOCIO
Fonte Informazione RI
Desc. Fonte Informazione Registro Imprese
Desc. Stato Attivita` Registrata
Descriz. Prov. Sede MILANO
Descrizione Comune Sede MILANO
Desc.Toponomastica Sede VIA
Via Sede DE CASTRO GIOVANNI
Numero Civico Sede 4
Cap Sede 20144
Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura di MILANO
Documento n . A GW017200309430000025 estratto dal Registro Imprese in data 19/07/2007
Denominazione:
PONTINIA RINNOVABILI S.R.L.
Forma giuridica:
SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA CON UNICO SOCIO
Sede legale:
MILANO (MI)
VIA DE CASTRO GIOVANNI 4 cap 20144
Codice fiscale:
04035980962
Numero REA:
MI-1720583
Sede
Iscrizione REA Numero Repertorio Economico Amministrativo (REA): 1720583
Sede legale MILANO (MI)
VIA DE CASTRO GIOVANNI 4 cap 20144
Informazioni da statuto/atto costitutivo » Estremi di costituzione
Iscrizione Registro Imprese Codice fiscale e numero d'iscrizione: 04035980962
del registro delle imprese di MILANO
Data di iscrizione: 07/08/2003
Sezioni Iscritta nella sezione ORDINARIA il 07/08/2003
Informazioni costitutive Data atto di costituzione: 24/07/2003
Informazioni da statuto/atto costitutivo » Sistema di amministrazione e controllo
Durata della societa' Data termine: 31/12/2100
Scadenza esercizi Scadenza primo esercizio: 31/03/2004
Scadenza esercizi successivi: 31/3
Mesi di proroga dei termini di approvazione del bilancio: 2
Forme amministrative AMMINISTRATORE UNICO (in carica)
Informazioni da statuto/atto costitutivo » Oggetto sociale
Oggetto sociale OGGETTO SOCIALE:
- DELL'ATTIVITA' DI PRODUZIONE, TRASFORMAZIONE, TRASPORTOE COMMERCIALIZZAZIONE
DI FONTI E DI MATERIA ENERGETICHE, RINNOVABILI E NON RINNOVABILI E LORO DERIVATI
;
- DELL'ATTIVITA' DI PRODUZIONE, TRASFORMAZIONE, TRASPORTO E COMMERCIALIZZAZIONE
DI ENERGIA ELETTRICA E DI VAPORE.
LA SOCIETA' HA INOLTRE PER OGGETTO LA PROMOZIONE, PROGETTAZIONE, DIREZIONE
LAVORI, COSTRUZIONE, FORNITURA, ESERCIZIO, MANUTENZIONE, COORDINAMENTO TECNICO E
FINANZIARIO, IN PROPRIO E PER CONTO DI TERZI, DI CENTRALI, DI IMPIANTI E DI
SERVIZI AUSILIARI ED AFFINI A QUELLI INDICATI IN QUALUNQUE MODO ATTINENTI
ALL'OGGETTO SOCIALE.
ESSA POTRA' COMPIERE TUTTE LE OPERAZIONI INDUSTRIALI, COMMERCIALI E
FINANZIARIE, MOBILIARI ED IMMOBILIARI CHE RISULTERANNO UTILI O NECESSARIE PER
IL CONSEGUIMENTO DELLO SCOPO SOCIALE.
POTRA' PURE ASSUMERE INTERESSENZE E PARTECIPAZIONI IN ALTRE SOCIETA' OD ENTI
AVENTI OGGETTO ANALOGO OD AFFINE O COMUNQUE CONNESSO AL PROPRIO, PURCHE' TALE
ATTIVITA' SIA ESERCITATA IN FUNZIONE STRUMENTALE AL CONSEGUIMENTO DEL PROPRIO
OGGETTO SOCIALE.
POTRA' ALTRESI' PRESTARE FIDEIUSSIONI E GARANZIE IN GENERE, ANCHE REALI,
NELL'INTERESSE DI TERZI.
E' TASSATIVAMENTE ESCLUSO L'ESERCIZIO NEI CONFRONTI DEL PUBBLICO DI QUALSIASI
ATTIVITA' DI CARATTERE FINANZIARIO RISERVATA A NORMA DI LEGGE.
LA SOCIETA' POTRA' INFINE ASSUMERE FINANZIAMENTI CON OBBLIGO DI RIMBORSO,
FRUTTIFERI OD INFRUTTIFERI, PRESSO SOCI, CON L'OSSERVANZA DELLE NORME DI LEGGE
SULLA RACCOLTA DEL RISPARMIO TRA IL PUBBLICO E PERTANTO NEI LIMITI E CON I
CRITERI DETERMINATI DAL COMITATO INTERMINISTERIALE PER IL CREDITO ED IL
RISPARMIO AI SENSI DELL'ART. 11 DEL D.LGS. 1 SETTEMBRE 1993 N. 385.
Informazioni da statuto/atto costitutivo » Poteri
Poteri associati alla carica di
AMMINISTRATORE UNICO L'AMMINISTRATORE UNICO E' INVESTITO DEI PIU' AMPI POTERI PER LA GESTIONE
ORDINARIA E STRAORDINARIA DELLA SOCIETA' SENZA ECCEZIONI O LIMITAZIONI DI
SORTA ED HA FACOLTA' DI COMPIERE TUTTI GLI ATTI RITENUTI OPPORTUNI PER
L'ATTUAZIONE E IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI SCOPI SOCIALI, ESCLUSI SOLTANTO QUELLI
CHE LA LEGGE E LO STATUTO RISERVANO IN MODO TASSATIVO ALL'ASSEMBLEA.
LA RAPPRESENTANZA LEGALE DELLA SOCIEA' CON L'USO DELLA FIRMA SOCIALE SIA DI
FRONTE AI TERZI CHE IN GIUDIZIO SPETTA ALL'AMMINISTRATORE UNICO.
L'AMMINISTRATORE UNICO PUO' NOMINARE DIRETTORI, NONCHE' PROCURATORI AD NEGOTIA
E MANDATARI IN GENERE PER DETERMINATI ATTI O CATEGORIE DI ATTI, ANCHE CON
FACOLTA' DI DELEGA.
Capitale e strumenti finanziari
Capitale sociale in EURO Deliberato: 15.000,00
Sottoscritto: 15.000,00
Versato: 15.000,00
Conferimenti in DENARO
Soci e titolari di diritti su azioni e quote » Elenco dei soci e degli altri titolari di diritti su azioni o quote sociali al 24/07/2006
Pratica con atto del 24/07/2006 Data deposito: 25/07/2006
Data protocollo: 26/07/2006
Numero protocollo: MI-2006-238230
L'impresa ha depositato, insieme al bilancio, dichiarazione che l'elenco dei soci e degli altri titolari di diritti su azioni e quote sociali alla data dell'atto non e' variato rispetto all'ultimo depositato
Capitale sociale Capitale sociale dichiarato sul modello con cui e' stato depositato l'elenco soci: 15.000,00 EURO
PROPRIETA' Quota di nominali: 15.000,00 EURO
CARLO GAVAZZI GREEN POWER S.P.A.
Codice fiscale: 02420520161
Tipo di diritto: PROPRIETA'
Amministratori » Forma amministrativa adottata
AMMINISTRATORE UNICO Numero amministratori in carica: 1
Durata in carica: FINO ALLA REVOCA
Amministratori » Elenco amministratori
AMMINISTRATORE UNICO FADDA ANTONIO
Nato a BOLOTANA (NU) il 11/02/1946
Codice fiscale: FDDNTN46B11A948T
Residenza MILANO (MI)
VIA DE CASTRO GIOVANNI 4 cap 20144
Cariche e poteri AMMINISTRATORE UNICO nominato con atto del 24/07/2003
Durata in carica: FINO ALLA REVOCA
Data presentazione carica: 01/08/2003
Titolari di altre cariche o qualifiche
SOCIO UNICO CARLO GAVAZZI GREEN POWER S.P.A.
Codice fiscale: 02420520161
Numero repertorio economico amministrativo: MI 1614282
Sede MILANO (MI)
VIA DE CASTRO GIOVANNI 4 cap 20144
Cariche e poteri SOCIO UNICO
Iscritto nel libro dei soci dal 24/07/2003
Attivita', albi ruoli e licenze » Attivita'
Stato attivita' Impresa INATTIVA
Aggiornamento Impresa
Data ultimo protocollo: 26/07/2006
Oggetto: biomasse da Mazzocchio (Pontinia) alla Valle del Sacco
Sembrerebbe confermata l'ipotesi da me formulata circa un paio di mesi fa della realizzazione di diverse centrali (anzichè una) a biomasse da Mazzocchio (zona industriale nel comune di Pontinia) alla Valle del Sacco nella zona industriale di Anagni e di altri comuni in provincia di Frosinone.
Come certificato dalla conferenza di servizi dell'amministrazione provinciale di Latina del 30 agosto, il progetto aveva dati sbagliati e incompleti in merito alla procedura AIA-IPPC ma sopratutto non dava le garanzie richieste dal protocollo di Kyoto e dalla comunità Europea in merito alla riduzione delle emissioni e tecnico - economiche.
Difatti gli operatori del settore affermano che tali progetti sono convenienti quando il legno o comunque le biomasse da bruciare si trovano nel raggio massimo di 20 km, altrimenti i costi di trasporto riducono notevolmente il prezzo che può essere pagato a chi li coltiva.
Questo nuovo progetto di cui si parla nell'articolo allegato della cronaca di Frosinone invece rivede tutti gli aspetti negativi del progetto di Mazzocchio.
Si può parlare di piccoli impianti a biomasse (in base a quelle prodotte nel comprensorio) nei vari comuni oppure nei bacini delle aree dei vari consorzi industriali che abbiano, però attinenza ed indubbi vantaggi per il territorio.
Non servitù e danni certificati a fronte di nessun guadagno.
Ovviamente se il progetto della Valle del Sacco avanza, come sembra, perde ulteriore significato quello di Pontinia.
Pontinia 17 settembre 2007 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
IL MESSAGGERO Lunedì 17 Settembre 2007 di ANNALISA MAGGI
Una caldaia per la produzione di bioenergia in ognuno dei nove comuni coinvolti nell’emergenza da betaesaclorociloesano che ha colpito il territorio dove scorre il fiume Sacco oggi Valle dei Latini. Da quando le analisi sui campioni di latte rilevarono valori della molecola incriminata oltre i limiti di legge sono trascorsi due anni. In quest’arco di tempo, dall’ufficio commissariale, appositamente istituto, in sinergia con l’assessorato regionale all’agricoltura, sono stati attuati tutta una serie di provvedimenti per cambiare l’immagine della valle e sfruttarne le potenzialità come bacino di energia pulita. Per quest’ultimo scopo si è lavorato anche alla creazione di una filiera di biocombustibilli, ossia energia che si produrrà dal legame ricavato dai pioppi piantati la scorsa primavera lungo l’argine del fiume Sacco in quaranta ettari di terreno “contaminato”.
«Doteremo i nove comuni dell’emergenza ossia Paliano, Anagni, Sgurgola, Supino, Morolo, Ferentino, Gavignano, Colleferro e Segni – hanno spiegato sia i tecnici della regione sia il subcommissario Pierluigi Di Palma in occasione della presentazione della prima fase della sperimentazione – di una caldaia per bruciare il legame, in modo da produrre il quantitativo di energia necessaria al fabbisogno delle strutture pubbliche e destinata essenzialmente alle funzioni di riscaldamento e raffreddamento». Quanto ai risultati ottenuti con la messa a dimora delle prime talee, nel corso dell’incontro con i proprietari dei terreni bloccati nelle attività agricole e nell’allevamento, è stata illustrata una prospettiva “incoraggiante”: stando alle cifre riportate dai tecnici per circa il 75% dei terreni le risposte sono state soddisfacenti e tali da incoraggiare la continuazione delle coltivazioni. «Perché tali, cioè coltivazioni come altre, si devono considerare - è stato specificato – se si vogliono ottenere risultati migliori». Ai presenti è stata dunque prospettata la possibilità di aderire al progetto di nuovi impianti per i quali, come dicevamo all’inizio, l’ufficio commissariale sta provvedendo a creare il mercato proprio attraverso la dotazione delle caldaie ai vari enti comunali che, da parte loro, troveranno conveniente reperire il cippato nel proprio territorio abbattendo gli alti costi del trasporto.«L’intera valle se ne avvantaggerà – ha detto Di Palma – essendo la prima in Europa ad offrire potenzialmente un così vasto territorio da finalizzare alla produzione di biodiesel, biomasse e biocobustibili». L’accordo con i proprietari terrieri che aderiranno al proseguo dell’iniziativa prevede un indennizzo di circa novemila euro ad ettaro per il danno subito, la realizzazione dell’irrigazione a goccia utilizzando l’acqua dal Sacco che, nel frattempo, pare sia tornato ad avere livelli accettabili di particelle inquinanti, e un ulteriore premio per quelle aziende che riusciranno a far crescere bene i pioppeti. Per coprire le spese di questa seconda fase dell’intervento nei giorni scorsi il presidente della giunta regionale Piero Marrazzo ha scritto una lettera al ministro dell’agricoltura De Castro per chiedere la disponibilità di ulteriori cinque milioni di euro che si aggiungerebbero ai dieci già utilizzati.
Oggetto: il progetto della centrale a biomasse a Pontinia e il finanziamento pubblico
Il corriere della sera di domenica 23 dicembre riportava, nella cronaca di Roma, alcune inchieste relative alle frodi alla comunità europea da parte di alcune aziende romane con riferimento anche ai contributi relativi alla legge n. 488/1992.
Pur non essendoci alcun riferimento né è intenzione dimostrarlo, anche il progetto della centrale a biomasse prevista a nel nucleo industriale di Mazzocchio nel comune di Pontinia, ha beneficiato di un cospicuo finanziamento per un’opera che, forse, speriamo, non sarà mai utilizzata.
Il progetto delle biomasse risulta ammesso al finanziamento in base alla legge 488/2003 bando 2003, graduatorie 2004, progetto 81509-12 per l'importo di € 8.128.758.
Alcune disposizioni relative alla legge 488/1992:
“I benefici si sostanziano in una quota di contributo in conto capitale ed in un finanziamento agevolato, regolato al tasso dello 0,50%, reso disponibile dalla Cassa Depositi e Prestiti a valere sul Fondo Rotativo per il Sostegno alle Imprese e da affiancare obbligatoriamente ad un finanziamento bancario di pari importo e durata regolato a tasso di mercato.
Il Contributo in Conto Capitale è erogabile in 2 (se esplicitamente richiesto) o 3 quote annuali, a seconda della durata prevista dei programmi di investimento (24 o 48 mesi), ed avviene a fronte della presentazione di adeguati stati avanzamento lavori o, in alternativa e solo per la prima quota, di una fideiussione bancaria/polizza (la c.d. “anticipazione”). La prima quota è resa disponibile per l’erogazione il giorno successivo alla stipula del contratto di finanziamento.”
Nell’interesse della società proponente, nell’ipotesi che la centrale non venga mai autorizzata sarebbe opportuno rinunciare al finanziamento per il sito di Pontinia in quanto sono già trascorsi oltre 3 anni dalla graduatoria e non ha potuto compiere alcuna opera.
Inoltre la stessa società potrebbe presentare altri progetti in altre località.
Lo stesso finanziamento potrebbe e dovrebbe tornare poi a favore della comunità (visto che il finanziamento utilizza i soldi di tutti anche dei 13 mila cittadini di Pontinia contrari all’impianto) e di altre attività che propongono energia naturale e rinnovabile.
Facendo quattro conti con quel finanziamento si possono realizzare 10 aziende (nel settore metalmeccanico e per le energie rinnovabili) aventi ognuna un capannone di 1000 mq coperti, lotto di 5 mila mq, con 30/50 posti di lavoro per azienda .
Avremo 300/500 posti di lavoro, tutte di manodopera locale, a servizio di altre realtà territoriale, le aziende sarebbero autosufficienti per produzione di energia, con la parte eccedente che potrebbe essere ceduta ad altre aziende del consorzio industriale.
Calcolando l’introito che queste aziende porterebbero alle casse comunali avremo circa 100 mila euro dall’ICI e circa 50 mila euro dalle imposte sul reddito dei dipendenti, per un totale di circa 150 mila euro l’anno che non è molto distante da quanto promesso come royalty.
Non è chiaro, mi pare dove sarebbe l’interesse pubblico di questo impianto.
Anzi potrebbe essere vero il contrario, lo stesso finanziamento potrebbe essere speso meglio.
Pontinia 28 dicembre 2007 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI PONTINIA
Oggetto: richiesta annullamento approvazione progetto centrale a biomasse
I sottoscritti Cittadini di Pontinia, considerati:
- i vari progetti di produzione di energia elettrica interessanti il Comune di Pontinia;
- gli obiettivi del protocollo di Kyoto e la conseguente necessità di riduzione delle emissioni in atmosfera;
- l’elevato inquinamento ambientale riscontrato;
- la produzione di energia elettrica della Regione Lazio attualmente doppia rispetto alle necessità e al consumo della stessa Regione;
visto il progetto di produzione di energia elettrica denominato a “biomasse” nell’area industriale di Mazzocchio, di cui è attualmente titolare la Ditta Carlo Gavazzi Green Power,
rilevato che la stessa Ditta Carlo Gavazzi Green Power risulta titolare e gestore di medesimo impianto a Bando D’Argenta (FE) che nel mese di novembre 2006, stando alle notizie degli organi di informazione sarebbe stato sequestrato dagli Organi di controllo per macroscopiche irregolarità,
si chiede
a) di esaminare la questione energetica, in modo approfondito con istruttoria pubblica,
b) di formare una commissione allargata ai Cittadini per verificare l'iter burocratico ed eventualmente intervenire;
c) di informare e dibattere ogni successivo passaggio procedurale, oltre alla commissione ambiente allargate, il consiglio comunale;
d) di favorire l'insediamento di aziende nel nucleo industriale di Mazzocchio di aziende che possono favorire un circolo virtuoso e l'indotto;
e) di annullare ogni parere positivo sul progetto della centrale a biomasse e di chiederne la revoca completa.
f) di inviare quanto sopra agli Enti competenti per il rilascio di tutti i pareri e/o nulla osta relativi all’impianto di produzione di energia elettrica a biomasse.
I cittadini di Pontinia
AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI PONTINIA
Oggetto: richiesta annullamento approvazione progetto centrale a biomasse, copiamo dal comune di Tuscania (VT)
Il TGR del Lazio delle ore 14 di ieri ha illustrato il servizio relativo alla bocciatura del ricorso al Tar della società che voleva installare una centrale a biomasse nel comune di Tuscania (VT) dopo che la stessa amministrazione comunale aveva bocciato il progetto.
Ritengo che l’Amministrazione comunale di Pontinia dovrebbe copiare il provvedimento del comune di Tuscania (VT) visto che il TAR ha riconosciuto valide le ragioni dello stesso comune.
Considerato che il progetto dovrebbe ottenere, tra l’altro, l’Autorizzazione Integrata Ambientale, per la quale dovrebbe essere convocata la conferenza di servizi, tra gli Enti interessati, tra i quali, oltre al comune di Pontinia c’è l’Amministrazione Comunale si propone:
a) la convocazione di apposito consiglio comunale urgente dove dibattere l’argomento, previa convocazione di un’assemblea dei Cittadini, convocazione della commissione comunale ambiente e istituzione di un tavolo tecnico;
b) inviare la delibera all’Amministrazione Provinciale e Regionale, oltre ai Comuni limitrofi ai quali lo stesso impianto potrebbe nuocere per le emissioni, chiedendo di esprimersi come deliberato dal Comune di Pontinia;
c) dotarsi di un regolamento comunale energetico che metta ordine alle varie richieste e progetti relativi, anche con la nomina di un esperto in materia.
La presente segue le richieste di annullamento del progetto della centrale a biomasse inoltrate il 4 marzo 2007 e il 15 dicembre 2006, che fa seguito alla richiesta di sospensione dell’impianto sottoscritta dall’intero centro sinistra nel luglio 2005.
Ringraziando per l’attenzione, si inviano distinti saluti.
Pontinia 4 maggio 2007 Ecologia e Territorio Giorgio Libralato
AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI PONTINIA
All'assessore all'ambiente
Al presidente della commissione ambiente
Ai Signori Consiglieri comunali
Ai Cittadini e agli organi di informazione
Oggetto: richiesta annullamento approvazione centrale a biomasse
Nel luglio del 2005 i partiti del centro sinistra (DS, Margherita, SDI e Verdi) avevano inoltrato un comunicato ed una richiesta all’amministrazione comunale di Pontinia nei quali chiedevano, tra l’altro:
“Anche per il progetto Green Power è massima l'attenzione del centro sinistra che per ora aspetta che l'amministrazione comunale mantenga la promessa di rivedere il progetto e di sospenderlo per la mancata attuazione di alcuni passaggi procedurali.
Comunque il centro sinistra chiede che venga effettuata una pubblica istruttoria per l'esame, la verifica e le controdeduzioni sulle attività di gestione del territorio, di eventuali progettazioni e scelte (se e quando verranno effettuate da questa amministrazione), ma soprattutto dell'attuale iter dei numerosi progetti di trattamento dei rifiuti e di produzione dell'energia.
Il centro sinistra è fortemente contrario a far diventare Pontinia la città dei rifiuti come farebbero temere i progetti approvati e/o incoraggiati da questa amministrazione di destra”.
Visti i recenti fatti accaduti a Bando D’argente (FE) riportati dagli Organi di Informazione all’impianto simile a quello progettato per Mazzocchio, dalla stessa Società che ne ha chiesto l’autorizzazione, di cui se ne riportano i comunicati apparsi, tra l’altro sul sito de La Nuova Ecologia.
In questa centrale a biomasse, infatti, stando alle notizie di cui sopra, sono stati riscontrati emissioni superiori al consentito, strumenti di controllo modificati per evitare problemi, incenerimento di sostanze non previste nel ciclo produttivo.
Anche le ammissioni del presidente della Regione Lazio sulla questione turbogas inducono a riflettere e a temere per la salute dei cittadini di Pontinia.
Considerato il programma elettorale della Lista per Tombolillo, le istanze, le richieste e le proposte per la tutela e salvaguardia della salute, dell’ambiente, sociale ed economico della nostra cittadinanza a dura prova per gli aumenti dovuti al dissesto, nonché la situazione di attenzione particolare per l’inquinamento nella zona di Mazzocchio.
Visti i risultati di accertamenti tecnici e sanitari, successivi al parere di massima del comune di Pontinia, le analisi e il risultato di gravi danni e malattie, l'esubero della produzione di energia elettrica nella regione Lazio, la mancanza di agevolazioni, introiti significativi a favore del Comune di Pontinia, l'irrilevante numero di posti di lavoro, i danni accertati e/o presunti ai cittadini e alle proprietà immobiliari, la conseguente delibera di sospensione del consiglio comunale di Pontinia dell'iter autorizzativo della centrale a turbogas, si chiede, anche per la centrale a biomasse:
a) di esaminare la questione energetica, come riportano le dichiarazioni sulle cronache locali degli esponenti della maggioranza, in modo approfondito con istruttoria pubblica, previo nuovo passaggio in commissione ambiente;
b) di formare una commissione allargata ai Cittadini per verificare l'iter burocratico ed eventualmente intervenire;
c) di informare e dibattere ogni successivo passaggio procedurale, oltre alla commissione ambiente allargate, il consiglio comunale;
d) di favorire l'insediamento di aziende nel nucleo industriale di Mazzocchio di aziende che possono favorire un circolo virtuoso e l'indotto;
e) di annullare ogni parere positivo sul progetto della centrale a biomasse e di chiederne la revoca completa.
Grazie dell’attenzione alla presente, alla salute pubblica, alla salvaguardia e tutela ambientale, all’economia locale.
Pontinia 15 dicembre 2006 Ecologia e Territorio Giorgio Libralato
http://www.lanuovaecologia.it/energia/politiche/6778.php EMILIA - ROMAGNA|
Sequestro centrale, Legambiente parte civile
Dieci giorni fa il sequestro dell'impiano a biomasse di Bando d'Argenta (Fe). L'associazione denuncia il cattivo funzionamento degli impianti: «Sembra che le preoccupazioni erano fondate»
Legambiente Emilia Romagna si costituirà parte civile nel procedimento aperto sulla vicenda della Centrale di Bando nel Comune di Argenta. «Come è noto – spiega l'associazione – sia il mondo ambientalista che i cittadini del luogo hanno espresso fin dall'inizio più di una perplessità sulla installazione di una centrale a biomasse, nonostante tutte le assicurazioni fornite dalle istituzioni locali e dagli organi ai quali è affidata la vigilanza sui processi produttivi. La cronaca - insiste Legambiente - sembra dimostrare che le preoccupazioni dei cittadini erano fondate e che alle assicurazioni date dagli organi di controllo e dalle istituzioni responsabili non sono seguite misure in grado di evitare episodi del tipo di quelli accaduti»
«La nostra decisione di intervenire nel procedimento – ha detto Luigi Rambelli, Presidente Regionale di Legambiente - deriva dall'esigenza di avere il massimo di informazioni sui vari elementi della vicenda, poter nominare periti di parte ed avere la possibilità di accedere al materiale dell'inchiesta aperta dopo le note vicende che hanno interessato l'azienda ora sotto sequestro. Per questo abbiamo dato incarico ai nostri legali di presentare l'atto di intervento necessario anche a potersi poi presentare parte civile nel procedimento all'atto del rinvio a giudizio».
15 dicembre 2006
http://www.lanuovaecologia.it/energia/politiche/6705.php ECOREATI|
Sequestrata centrale a biomasse
Riscontrate dal Noe macroscopiche irregolarità nelle emissioni. Indagati i vertici dell'azienda di Bando d'Argenta (Fe): usavano combustibile non conforme a quello autorizzato. La ditta: «Collaboreremo per chiarire»
La centrale elettrica alimentata a biomasse di Bando d'Argenta (Ferrara) è stata posta sotto sequestro dal Nucleo operativo ecologico (Noe) dei carabinieri di Bologna. Secondo gli accertamenti svolti dai militari dell'Arma, per alimentare il termovalorizzatore sarebbero state utilizzate biomasse di natura diversa da quella per la quale l'impianto era stato autorizzato.
Inoltre, i valori di emissione in atmosfera, misurati con sensori collocati ai vari camini, sono risultati di gran lunga superiori a quelli previsti dalle tabelle normative. I valori sarebbero stati poi modificati con interventi sul sistema informatico usato per la rilevazione e il monitoraggio dei flussi in uscita, soprattutto per quel che riguarda il rilascio di monossido di carbonio.
Al momento, risultano indagati per falsificazione di registri e notificazioni e per violazione di normative ambientali il legale rappresentante della società che gestisce dell'impianto e i direttori tecnici, protempore, della centrale. La centrale, dalla capacità produttiva di 22-24 Megawatt/ora, continuerà ad operare, in attesa di ulteriori decisioni dell'autorità giudiziaria, al minimo regime consentito.
5 dicembre 2006
troopo facile così, ma le pare che siano direttamente soci di questa società? ma su andiamo un po di furbizia!!!!! siete gli unici in italia a non esserlo? libera energia.... libera energia sig. giorgio!
RispondiEliminaprecisazione.....
RispondiEliminail post sopra fa riferimento all'articolo: del 5 gennaio 09
cciaa Pontinia rinnovabili 5.1.9