Qualche anno fa una delle espressioni più abusate era “volontà politica”. Esiste ancora?
E se esiste qual è quella prevalente riguardo al progetto della centrale a turbogas di Pontinia?
Quella del passato governo di destra (2001/2006) che ha emanato il tanto citato “decreto sblocca centrali”?
Oppure quella di un governo federalista (ammesso che esista nella realtà oltre ai proclami) che vorrebbe che le scelte locali prevalgano su quelle del governo centrale?
Quella riconosciuta costituzionalmente della “concorrenza” tra governo nazionale e scelte regionali?
Vale il piano energetico regionale approvato dalla giunta del Lazio il 4 luglio dove a pag. 3 del management summary del PER (piano energetico regionale) viene evidenziato in sottolineato neretto che non è quindi necessario aumentare la potenza attualmente installata, la motivazione è semplice: “il settore termoelettrico laziale ha comunque attualmente una potenza sufficiente a sostenere i consumi prevedibili fino al 2020”?
Prevale quella dell’amministrazione provinciale dove nel relativo piano energetico non c’è spazio per le turbogas?
Contano le mozioni e le delibere del consiglio regionale (mozione 19 ottobre 2006) e provinciale (2 maggio 2007) contrarie alla realizzazione delle centrali a turbogas, del comune di Pontinia (delibera n. 11 del 17 febbraio 2007)?
Quella del presidente regionale Piero Marrazzo che (fonte area informazione del consiglio regionale del 20/10/06 http://www.consiglio.regione.lazio.it/consiglioweb/dettaglio_comunicati.php?vms=172&vmf=17&id=376) dichiara “Io, mi impegno a dare seguito alla mozione di oggi, perchè la concertazione è un luogo dove ci si confronta. Da presidente – ha detto Marrazzo - ho scelto sempre questa via. Bisogna fare in fretta, spero di essere qui entro giugno per presentare il piano.”
I cittadini credono a Marrazzo (30 luglio 2007, tavolo regionale sulla turbogas) “nessun impianto che crea nocumento alla salute avrà l’intesa della Regione Lazio”, ai commissari del presidente, Filiberto Zaratti ed Enrico Fontana (30 luglio 2007, 16 settembre 2007, 16 luglio 2008) che hanno ribadito il no all’intesa, confermato da Claudio Moscardelli e Domenico Di Resta 16 luglio 2008 e Di Resta nell’assemblea pubblica del 26 settembre 2008.
Oppure valgono le delibere dei consigli limitrofi (Sezze, Priverno, Sonnino, Terracina, Roccasecca, Roccagorga, Sermoneta, Bassiano) tutti contrari alla realizzazione della centrale a turbogas?
Ma se tutte le volontà politiche espresse (a meno che non siano cambiate e allora sarebbe giusto saperlo) sono contrarie al progetto perché questo è ancora in corso?
A chi spetta fermarlo?
Queste sono le domande che mi fanno i cittadini che nella loro semplicità sono abituati a dire sì o no e ai quali sarebbe giusto dare una risposta, fino a quando questa risposta può avere significato.
Pontinia 12 ottobre 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
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