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LA SARDEGNA DICHIARA DI CAMBIARE ROTTA
20 Ottobre 2008
Foto in Sardegna, azione di 19 ottobre 2008
Sassari, Italia — Erano pronti a bloccare la centrale per giorni i nostri attivisti. Ma dopo 14 ore di protesta, ieri Greenpeace ha ottenuto un incontro con l'assessore all'Ambiente della Regione Sardegna, Cicitto Morittu, che ha dichiarato l'intenzione del governo regionale di allineare il piano energetico locale al rispetto dei parametri europei degli obiettivi del 20-20-20. Non solo. L'assessore ha anche espresso la volontà di andare oltre la percentuale per le fonti rinnovabili.
Solo dopo le dichiarazioni incoraggianti dell'assessore, gli attivisti hanno lasciato la centrale a carbone di Fiume Santo, scendendo dai nastri trasportatori e dalle gru. Almeno nelle dichiarazioni, infatti, sembra che la regione Sardegna voglia intraprendere sul serio un cambio di rotta.
È un grande risultato verso l'Europa proprio mentre il governo rema contro.
La E.ON - proprietaria della centrale a carbone - ha deciso, invece, di non rilasciare dichiarazioni, nonostante gli inviti fatti da Greenpeace riguardo alla riduzione delle emissioni di CO2.Sono già diverse le attività di Greenpeace contro E.ON in Europa.Greenpeace continuerà a fare pressione sull'azienda per ottenere quanto prima un incontro con il vertice E.ON e un confronto sulla nuova politica industriale.
— Maria Carla Giugliano
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