APPELLO A TUTTI I COMUNI ITALIANI
PER L’ADESIONE ALLA STRATEGIA RIFIUTI ZERO
Il nostro modello di sviluppo, improntato sullo spreco di materie prime, di energia e
sulla produzione di una enorme quantità di rifiuti, non può essere definito “sostenibile”.
Occorre ripensare in termini di “futuro possibile” il modo di vivere il rapporto uomoambiente,
vincolando le attività umane al massimo risparmio energetico, al minimo
consumo di materie prime e al completo riciclo dei rifiuti prodotti. La questione rifiuti
ha dimostrato in questi anni la centralità del nostro stile di vita ed ha fatto emergere la
problematica dello smaltimento di enormi montagne di scarti che la nostra società
produce.
Secondo la legislazione dell’Unione Europea le priorità di intervento sul tema rifiuti
dovrebbero essere in ordine di importanza: prevenzione; riciclaggio; recupero
energetico e discarica. In Italia si producono ogni anno circa 30 milioni di tonnellate di
rifiuti solidi urbani. La politica della gestioni rifiuti è ancora fortemente orientata alle
discariche dove viene ancora stoccato circa il 65% del totale, mentre circa il 10% viene
incenerito con le enormi e pesanti conseguenze ambientali che queste soluzioni
comportano. Solo il 25% circa dei rifiuti viene avviato a riciclaggio o compostato.
Moltissime esperienze dimostrano che in tutti i contesti (urbani, rurali, montani….) è
possibile avviare sistemi di raccolta “Porta a porta” che permettono di raggiungere
elevate percentuali di differenziazione del rifiuto, anche superiori all’80%. Le
esperienze che hanno avuto una buona progettazione ed un buon coinvolgimento della
cittadinanza, dimostrano anche che riciclare i rifiuti è un sistema che permette di
diminuire i costi di gestione e creare maggiori posti di lavoro, spesso riuscendo
anche a diminuire le tariffe alla cittadinanza.
In questi anni anche l’esperienza del Comune di Capannori ha dimostrato che l’aumento
dei rifiuti non è più un dato immodificabile, ma solo un fattore che può essere governato
con il coraggio di una politica orientata alla sostenibilità e alla necessità di scelte
coraggiose e concrete per un comune futuro possibile.
Grazie alla grande e partecipazione della cittadinanza, alla professionalità dell’azienda
pubblica Ascit (che gestisce il servizio), all’impegno politico in tante assemblee e
riunioni in tutte le frazioni, con la raccolta domiciliare abbiamo superato la quota di
raccolta differenziata dell’80%, con una riduzione complessiva dei costi, la creazione di
posti di lavoro, la riduzione delle tariffe alla cittadinanza ed una riduzione annua della
produzione complessiva dei rifiuti. Per la riduzione dei rifiuti sono stati avviati, così
come in molte altre esperienze, progetti mirati all’abbattimento della loro produzione.
Alcuni esempi importanti: compostaggio domestico della frazione organica, acquisti
verdi negli enti pubblici, eliminazione delle acque minerali dalle mense comunali e
scolastiche, eliminazione dell’usa e getta dalle sagre e feste popolari, diffusione dei
distributori alla spina di latte, detersivi e altri prodotti, diffusione dei pannolini lavabili
etc.. Questo duplice percorso di riciclaggio e riduzione dei rifiuti ci ha permesso di
definire un obiettivo importante ma urgente: rifiuti zero.
Rifiuti zero non è dunque un’utopia ma un obiettivo essenziale per cercare di costruire
una maggiore sostenibilità, cambiando anche le abitudini e i nostri stili di vita.
Attraverso la delibera di adesione alla strategia “Rifiuti Zero”, il comune di
Capannori, primo in Italia, si è posto l’obiettivo “di intraprendere il percorso
verso il traguardo dei “Rifiuti Zero” entro il 2020 stabilendo per il 2008 il
raggiungimento del 60% di raccolta differenziata e per il 2011 il 75%”
combinando questi obiettivi con un impegno costante mirato alla riduzione della
produzione dei rifiuti. Nel solo comune di Capannori, nell’arco del 2007, raccolta
differenziata e riduzione dei rifiuti, hanno portato ad aver risparmiato l’abbattimento di
100.000 alberi, il consumo di 2.85 milioni di litri di acqua e la mancata emissione di
1.904.800 tonnellate di CO2 in atmosfera, dato che coincide con il mancato consumo di
676.204 barili di petrolio. Ampliando e moltiplicando queste esperienze
La politica è tale se riesce a maturare consapevolezza, se alimenta la partecipazione, se
fa crescere la democrazia ed il protagonismo delle comunità, Unire queste urgenze di
partecipazione, all’urgenza di preservare il nostro ambiente, la nostra casa comune dal
degrado e dall’insostenibilità è la prima missione di un buona amministrazione.
Per far crescere la strategia “Rifiuti zero” è URGENTE ED IMPORTANTE che
tante amministrazioni, oltre a quelle che hanno già adottato questo impegno,
aderiscano e costruiscano, tutte assieme, un’azione territoriale dimostrandone la
possibilità ed i vantaggi ambientali, sociali ed economici che ne derivano.
Per aderire alla Strategia “Rifiuti zero”, assumendo impegno formale di un
percorso a tappe per il riciclaggio e la riduzione dei rifiuti, occorre approvare la
delibera di adesione. La delibera adottata dal comune di Capannori che può essere
presa a riferimento ed è disponibile sul nostro sito. Maggiore sarà il numero di
comuni ad aderire maggiore sarà la nostra forza propositiva, la forza della nostra
rete e delle nostre proposte!
Rifiuti zero è una politica che può e deve essere declinata in scelte quotidiane e di
responsabilità che coinvolgono ed aggregano le comunità locali nella costruzione di un
migliore futuro possibile per tutti noi. Sta a tutti noi declinare le nostre responsabilità in
azione politica, nella società e nelle istituzioni, per costruire percorsi di partecipazione e
cambiamento!
Assessore all’Ambiente del Comune di Capannori
Alessio Ciacci
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